Nel post del 7 Novembre avevo iniziato a descrivere il viaggio di un weekend in terra umbra con prima tappa nella splendida città di Perugia.
Quel post era stato lasciato con il finale in sospeso per quello che riguardava gli altri due giorni restanti del tour umbro e che vedeva toccare, prima del rientro a Bologna, anche le città di Passignano e Tuoro sul Trasimeno ed infine Umbertide.
Pertanto proseguo e finisco definitivamente con il post di stasera di parlarvi dei giri finali, corredandolo come sempre di mie foto.
SECONDO GIORNO DI TOUR:
Lasciata Perugia ci siamo avviati con l'auto alle volte di uno dei laghi piu' grandi per estensione (il quarto in Italia con una superfice di 128 km quadrati): il Lago Trasimeno.
A mezz'ora esatta di auto costeggiando le acque si arriva a Passignano sul Trasimeno.
Situato sulla sponda settentrionale del lago, la cittadina offre paesaggi naturalistici mozzafiato e un borgo storico ricco di luoghi ed eventi interessanti.
Di notevole rilevanza storica a Passignano è infatti la Rocca, edificata in età medievale.
Passignano, insieme agli altri piccoli comuni che sorgono lungo il lago, fa parte del "Parco del Lago Trasimeno".
Il parco è sorto nel 1995 per volere della regione umbra con l'intento di proteggere e salvaguardare l'area naturalistica ricca in queste zone.
Caratteristico è quindi il contrasto tra il blu delle acque del lago nelle belle giornate di sole (e siamo stati fortunati in tal senso) e il grigio delle grandi pietre poste lievemente piu' in alto del borgo storico della città.
Proseguendo dopo la passeggiata e lasciandoci alle spalle Passignano, ci siamo recati poco piu' avanti verso Tuoro sul Trasimeno, comune composto da circa tremila abitanti che si affaccia sempre sulla parte settentrionale del lago.
A Tuoro vi è l'imbarco per i traghetti diretti all'isola Maggiore e all'isola Polvese (la prime due delle 4 isole che si trovano in totale nel mezzo del Lago Trasimeno).
Da un punto di vista storico il territorio di Tuoro è importante per via dei combattimenti che si ebbero tra i Romani (capitanati dal console Caio Flaminio) e i Cartaginesi (capitanati da Annibale).
La Battaglia del Lago Trasimeno è stata infatti una tra le piu' importanti della Seconda Guerra Punica, combattuta nel 217 a.C. all'alba del 24 Giugno e che vide una dura sconfitta dei Romani.
L'attuale cittadina di Tuoro si è formata poi in età medievale acquistando sempre piu' potere nel periodo che va tra il Sette e l'Ottocento (testimonianza di questo periodo storico rimane la Chiesa di Santa Maria Maddalena che conserva al suo interno una tela dell'artista Gerardo Dottori).
La nostra seconda serata si è conclusa cosi' con un bel giro e con la cena e il pernottamento lungo un'albergo nelle vicinanze del Lago.
Pronti l'indomani mattina al nostro rientro verso Bologna, abbiamo deciso per una terza e ultima tappa finale conclusiva che riguardava la città di Umbertide.
TERZA ED ULTIMA TAPPA DEL VIAGGIO: UMBERTIDE:
A circa 40 minuti di viaggio d'auto, partendo da Passignano, si giunge alla città di Umbertide.
Come si legge su wikipedia:
Collocata nell'alta valle del Tevere, attraversata dallo stesso Tevere e dal torrente Reggia, Umbertide presenta un caratteristico centro storico circondato tutt'ora dalle mura medievali....
Il centro storico della città ha subito profondi interventi di riqualificazione stilistica e storica nel corso del tempo.
Principali monumenti di Umbertide sono: la Rocca Medievale, oggi centro espositivo d'arte; la Collegiata di Santa Maria della Reggia e la Chiesa-Museo di Santa Croce.
CONCLUSIONE:
Un tour umbro di tre giorni intensi è stata una esperienza unica che consiglio vivamente a chiunque abbia voglia di scoprire le nostre bellezze italiane (storiche, naturalistiche o qualsiasi altra cosa preferiate se vi organizzate per tempo).
Assolutamente da vedere il Lago Trasimeno e i suoi dintorni per immergersi in una atmosfera naturalistica di rara purezza.
Iniziamo
Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
Percio' Benvenuto a chiunque voglia seguire queste pagine.
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
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martedì 27 novembre 2012
domenica 25 novembre 2012
25 Novembre: Giornata Contro la Violenza sulle Donne
Mentre oggi gli occhi e le orecchie della gente è attenta solo alle primarie del centrosinistra; oggi con questo post io vorrei invece spostare, nel mio piccolo, l'attenzione a qualcosa che non ha mai colpito a fondo il cuore dei politici in generale (con l'attuazione di leggi serie) e purtroppo viste le ultime statistiche neanche il cuore della gente comune (che il piu' delle volte preferisce ignorare e voltarsi dall'altra parte), parlo della "Giornata Contro la Violenza sulle Donne".
Numeri allarmanti quelli di questi ultimi anni che hanno visto un incremento pauroso delle donne rimaste purtroppo vittime di uomini brutali.
La data di oggi, 25 novembre, è stata scelta dall'Onu come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne su indicazione, nel 1981, di un gruppo di donne riunetesi a Bogotà in un consesso femminista perchè fosse ricordata la vicenda delle sorelle Mirabal, tre giovani assassinate in questa data oltre mezzo secolo fa perchè opposte alla tirannia del governatore della Repubblica Dominicana.
I primi passi sono stati quindi mossi a partire dagli anni '80 ma, almeno in Italia, pare che questo argomento non abbia avuto rilevanza fino alla fine degli anni '90 e solo con l'arrivo del nuovo millennio si sia iniziato a prendere una prima piccola coscenza e conoscenza di alcuni fatti e si sia deciso di agire in qualche maniera (anche se in realtà ancora c'è molto lavoro da fare).
Occorre iniziare a considerare in maniera piu' seria e gravosa (aumentare le pene carcerarie in tal senso contro chi commette violenze non sarebbe poi un brutto inizio) cio' che avviene nei confronti del mondo femminile.
Numeri allarmanti quelli di questi ultimi anni che hanno visto un incremento pauroso delle donne rimaste purtroppo vittime di uomini brutali.
La data di oggi, 25 novembre, è stata scelta dall'Onu come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne su indicazione, nel 1981, di un gruppo di donne riunetesi a Bogotà in un consesso femminista perchè fosse ricordata la vicenda delle sorelle Mirabal, tre giovani assassinate in questa data oltre mezzo secolo fa perchè opposte alla tirannia del governatore della Repubblica Dominicana.
I primi passi sono stati quindi mossi a partire dagli anni '80 ma, almeno in Italia, pare che questo argomento non abbia avuto rilevanza fino alla fine degli anni '90 e solo con l'arrivo del nuovo millennio si sia iniziato a prendere una prima piccola coscenza e conoscenza di alcuni fatti e si sia deciso di agire in qualche maniera (anche se in realtà ancora c'è molto lavoro da fare).
Occorre iniziare a considerare in maniera piu' seria e gravosa (aumentare le pene carcerarie in tal senso contro chi commette violenze non sarebbe poi un brutto inizio) cio' che avviene nei confronti del mondo femminile.
martedì 20 novembre 2012
La Cucina Svedese dell'Ikea. Adesso anche Bio.
Era già da qualche anno che nella testa mi frullava l'idea di andare a mangiare prima o poi all'Ikea.
Ogni volta però rinunciavo per due semplici ragioni: la prima era la chilometrica fila che si trovava lungo la mensa, la seconda invece era la paura di tentare di mangiare qualcosa di ignoto che magari poi mi avrebbe procurato qualche bel mal di pancia.
In settimana però ho deciso il tutto per tutto e stavolta mi sono detta "Rischio" e alla fine devo dire con sorpresa che non sono rimasta nè avvelenata nè tantomeno delusa.
La cucina Ikea trae le sue origini da quella che è la propria madre patria ed è quindi una cucina di tipo svedese che affianca inoltre adesso come novità anche il biologico.
In stile self-service, carrello alla mano abbiamo iniziato a riempire i nostri vassoi (avevo dimenticato di dire che non ero sola in questo tour d'assaggi culinari altrimenti non so se il coraggio davvero da sola mi sarebbe venuto).
Il menu' che abbiamo scelto si componeva di: due Antipastini di Verdure (simil tortini con un mix di verdure all'interno veramente ottimi); un piattone abbondante di Riso con Verdure; due bei piatti di Salmone con una salsina gialla che non ho ancora ben capito cosa fosse (l'unica parte ignota era questa salsina perchè il salmone invece era veramente buono); due dolci (torte con crema e frutti di bosco, che dal sapore mi hanno ricordato molto quelle torte cameo pronte che si fanno anche a casa e che quindi non erano poi così male); bibite e caffè.
Il prezzo per tutto questa baraonda di roba è stato di 28 eruini (che a scranno alla fine risultavano 14 euro).
Alla fine di tutto cio' devo dire quindi che non è stata poi una cattiva idea quella di tentare anche la mensa Ikea e che questa puo' servire come testimonianza positiva in piu' (tra le mille internettiane) per chi fosse alla ricerca e tentato di provare.
Ogni volta però rinunciavo per due semplici ragioni: la prima era la chilometrica fila che si trovava lungo la mensa, la seconda invece era la paura di tentare di mangiare qualcosa di ignoto che magari poi mi avrebbe procurato qualche bel mal di pancia.
In settimana però ho deciso il tutto per tutto e stavolta mi sono detta "Rischio" e alla fine devo dire con sorpresa che non sono rimasta nè avvelenata nè tantomeno delusa.
La cucina Ikea trae le sue origini da quella che è la propria madre patria ed è quindi una cucina di tipo svedese che affianca inoltre adesso come novità anche il biologico.
In stile self-service, carrello alla mano abbiamo iniziato a riempire i nostri vassoi (avevo dimenticato di dire che non ero sola in questo tour d'assaggi culinari altrimenti non so se il coraggio davvero da sola mi sarebbe venuto).
Il menu' che abbiamo scelto si componeva di: due Antipastini di Verdure (simil tortini con un mix di verdure all'interno veramente ottimi); un piattone abbondante di Riso con Verdure; due bei piatti di Salmone con una salsina gialla che non ho ancora ben capito cosa fosse (l'unica parte ignota era questa salsina perchè il salmone invece era veramente buono); due dolci (torte con crema e frutti di bosco, che dal sapore mi hanno ricordato molto quelle torte cameo pronte che si fanno anche a casa e che quindi non erano poi così male); bibite e caffè.
Il prezzo per tutto questa baraonda di roba è stato di 28 eruini (che a scranno alla fine risultavano 14 euro).
Alla fine di tutto cio' devo dire quindi che non è stata poi una cattiva idea quella di tentare anche la mensa Ikea e che questa puo' servire come testimonianza positiva in piu' (tra le mille internettiane) per chi fosse alla ricerca e tentato di provare.
lunedì 19 novembre 2012
Film: IL SOLE DENTRO. Quando una storia serve a far riflettere.
"Il Sole Dentro" è uno di quei film di genere drammatico che ti porta a riflettere a fondo sull'essere umano, sulle differenze tra le varie etnie e sui sacrifici pagati spesso a caro prezzo e con la propria pelle da chi tenta di rivoluzionare la propria vita cercandone una nuova altrove (anche a mille miglia di distanza dai propri affetti) scoprendo magari alla fine che forse era meglio la vita di prima.
Uscito nelle sale cinematografiche il 15 di novembre di quest'anno, il film è basato su una storia (purtroppo) vera accaduta nel 1999 e mescolata a un'altra storia romanzata ma che riassume perfettamente le vicende reali di tanti ragazzi africani che cercano fortuna in Europa.
LA TRAMA:
Yaguine Koita e Fodè Tounkara, sono due adolescenti di 14 e 15 anni, della Guinea che nel luglio del 1999, tentano con ogni mezzo di recapitare un messaggio a Bruxelles ai membri della corte Europea.
Scrivono così una lettera, indirizzata "Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell'Europa", a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani, in cui chiedono aiuto affinchè si intervenga per avere un futuro migliore: per avere scuole, cibo, cure e tutte quelle cose che noi diamo per scontate mentre in molti posti dell'Africa invece sono ancora oggi assenti.
Con la lettera in tasca i due ragazzi si nascondono nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles, iniziando così un lungo viaggio della speranza.
Parallelamente, il loro viaggio della speranza si incrocia con il racconto di un altro viaggio, odierno, quello di altri due adolescenti, Rocco e Thabo che decidono di effettuare un percorso inverso e di tornare dall'Europa all'Africa.
Thabo è un tredicenne africano che era stato prelevato dal proprio villaggio e portato in Italia con la promessa che sarebbe diventato una giovane promessa del mondo del calcio.
Ai campi sportivi stringe una profonda amicizia con Rocco, un quattordicenne di Bari con gravi problemi familiari alle spalle (orfano di madre, padre in carcere e zio tutore violento).
Un giorno la società sportiva decide che Thabo non ha futuro come calciatore e così lo abbandonano in mezzo a una strada senza alcuna pieta'.
Rocco scappa dalla scuola di calcio e lo raggiunge.
Insieme i due decidono di percorrere con ogni mezzo di fortuna e con i propri piedi un estenuante e lunghissimo viaggio per poter tornare al villaggio di Thabo, N'Dola.
PERCHE' ANDARE A VEDERE QUESTO FILM:
Diretto da Paolo Bianchini e premiato al Giffoni Film Festival, il film merita di essere visto se davvero ci si vuole immergere in un mondo che ancora non conosciamo a fondo, che a noi pare lontano ma che in realtà è dietro l'angolo di casa nostra.
Serve da spunto riflessivo quindi e si allontana anni luce dai film campioni di incasso solo perchè hanno un cast colossale o perchè vanno di moda tra la massa.
Consigliato vivamente a chiunque.
Uscito nelle sale cinematografiche il 15 di novembre di quest'anno, il film è basato su una storia (purtroppo) vera accaduta nel 1999 e mescolata a un'altra storia romanzata ma che riassume perfettamente le vicende reali di tanti ragazzi africani che cercano fortuna in Europa.
LA TRAMA:
Yaguine Koita e Fodè Tounkara, sono due adolescenti di 14 e 15 anni, della Guinea che nel luglio del 1999, tentano con ogni mezzo di recapitare un messaggio a Bruxelles ai membri della corte Europea.
Scrivono così una lettera, indirizzata "Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell'Europa", a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani, in cui chiedono aiuto affinchè si intervenga per avere un futuro migliore: per avere scuole, cibo, cure e tutte quelle cose che noi diamo per scontate mentre in molti posti dell'Africa invece sono ancora oggi assenti.
Con la lettera in tasca i due ragazzi si nascondono nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles, iniziando così un lungo viaggio della speranza.
Parallelamente, il loro viaggio della speranza si incrocia con il racconto di un altro viaggio, odierno, quello di altri due adolescenti, Rocco e Thabo che decidono di effettuare un percorso inverso e di tornare dall'Europa all'Africa.
Thabo è un tredicenne africano che era stato prelevato dal proprio villaggio e portato in Italia con la promessa che sarebbe diventato una giovane promessa del mondo del calcio.
Ai campi sportivi stringe una profonda amicizia con Rocco, un quattordicenne di Bari con gravi problemi familiari alle spalle (orfano di madre, padre in carcere e zio tutore violento).
Un giorno la società sportiva decide che Thabo non ha futuro come calciatore e così lo abbandonano in mezzo a una strada senza alcuna pieta'.
Rocco scappa dalla scuola di calcio e lo raggiunge.
Insieme i due decidono di percorrere con ogni mezzo di fortuna e con i propri piedi un estenuante e lunghissimo viaggio per poter tornare al villaggio di Thabo, N'Dola.
PERCHE' ANDARE A VEDERE QUESTO FILM:
Diretto da Paolo Bianchini e premiato al Giffoni Film Festival, il film merita di essere visto se davvero ci si vuole immergere in un mondo che ancora non conosciamo a fondo, che a noi pare lontano ma che in realtà è dietro l'angolo di casa nostra.
Serve da spunto riflessivo quindi e si allontana anni luce dai film campioni di incasso solo perchè hanno un cast colossale o perchè vanno di moda tra la massa.
Consigliato vivamente a chiunque.
martedì 13 novembre 2012
14 Novembre 2012. L'attore Leonardo Manerà interpreterà lo scienziato Marsili a Bologna.
E' risaputo che la città di Bologna, fin dai tempi piu' remoti, offre a chiunque abbia sete di conoscenza (e quindi non solo ai suoi cittadini) ampi spazi culturali che si propagano a svariate tipologie di materia (dallo sport allo spettacolo, dall'arte alle scienze fino ad arrivare al settore enogastronomico e tanto altro ancora).
Segnalo quindi stavolta una iniziativa interessante proprio nel settore spettacolo/cultura che si svolge domani sera, mercoledì 14 Novembre alle ore 21.00, presso la Chiesa di Santa Cristina e che vede il comico ed attore Leonardo Manera (poliedrica figura nata a Zelig e distintasi poi nei teatri italiani con ulteriori prove di recitazione) dare vita ad una particolare figura che altri non è che uno tra gli scienziati piu' importanti di Bologna: Luigi Ferdinando Marsili.
LA FIGURA DI MARSILI BREVEMENTE:
Nato a Bologna nel Luglio del 1658, Marsili, appartenente al ceto aristocratico (figlio del conte Francesco Marsili), è stato scienziato; militare (arruolatosi nel 1682 nell'esercito di Leopoldo I ebbe una vita militaresca piena di avventure rocambolesche); esploratore (tra i suoi numerosi viaggi quello più lungo riguarda la permanenza di un anno a Costantinopoli, all'epoca capitale dell'Impero Ottomanno, ed ancora la permanenza in Francia, lungo le coste provenzali, per ben due anni dove scrisse e pubblicò il primo trattato scientifico comparso al mondo che si occupava di idrografia). Marsili fu inoltre: ingegnere, geologo e botanico ed anticipatore della moderna oceanografia (in suo onore è persino stato dedicato il suo nome ad un vulcano, il vulcano Marsili appunto, che si trova nei fondali del Mar Tirreno).
Grazie a lui venne inoltre fondato, agli inizi del '700, nella città di Bologna, l'Istituto delle Scienze.
LO SPETTACOLO DI MANERA E CONCLUSIONE:
L'idea di portare in scena uno spettacolo che riguarda la vita di uno scienziato come Marsili rientra in un progetto in realtà piu' ampio che si chiama "VITE DI BOLOGNESI ILLUSTRI".
Nato nel 2010 grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (Carisbo), su idea di Andrea Maioli, questo progetto ha voluto essere in tutti questi anni motivo di ricerca storica e libertà teatrale permettendo così ai propri cittadini di conoscere i protagonisti illustri della propria città che spesso vengono messi nel dimenticatoio.
Lo spettacolo merita quindi di essere visto (non preoccupatevi perchè l'ingresso è libero, ovviamente fino ad esaurimento posti) non solo perchè Manera sarà sicuramente all'altezza del suo compito (quello di interpretare un personaggio di non facile ma preziosa fattura) ma anche perchè così sarà possibile conoscere qualcosa di piu' su colui che ha dato ancora più importanza a Bologna e che ha contribuito inoltre con le sue ricerche scientifiche ad aiutare anche l'Italia.
Segnalo quindi stavolta una iniziativa interessante proprio nel settore spettacolo/cultura che si svolge domani sera, mercoledì 14 Novembre alle ore 21.00, presso la Chiesa di Santa Cristina e che vede il comico ed attore Leonardo Manera (poliedrica figura nata a Zelig e distintasi poi nei teatri italiani con ulteriori prove di recitazione) dare vita ad una particolare figura che altri non è che uno tra gli scienziati piu' importanti di Bologna: Luigi Ferdinando Marsili.
LA FIGURA DI MARSILI BREVEMENTE:
Nato a Bologna nel Luglio del 1658, Marsili, appartenente al ceto aristocratico (figlio del conte Francesco Marsili), è stato scienziato; militare (arruolatosi nel 1682 nell'esercito di Leopoldo I ebbe una vita militaresca piena di avventure rocambolesche); esploratore (tra i suoi numerosi viaggi quello più lungo riguarda la permanenza di un anno a Costantinopoli, all'epoca capitale dell'Impero Ottomanno, ed ancora la permanenza in Francia, lungo le coste provenzali, per ben due anni dove scrisse e pubblicò il primo trattato scientifico comparso al mondo che si occupava di idrografia). Marsili fu inoltre: ingegnere, geologo e botanico ed anticipatore della moderna oceanografia (in suo onore è persino stato dedicato il suo nome ad un vulcano, il vulcano Marsili appunto, che si trova nei fondali del Mar Tirreno).
Grazie a lui venne inoltre fondato, agli inizi del '700, nella città di Bologna, l'Istituto delle Scienze.
LO SPETTACOLO DI MANERA E CONCLUSIONE:
L'idea di portare in scena uno spettacolo che riguarda la vita di uno scienziato come Marsili rientra in un progetto in realtà piu' ampio che si chiama "VITE DI BOLOGNESI ILLUSTRI".
Nato nel 2010 grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (Carisbo), su idea di Andrea Maioli, questo progetto ha voluto essere in tutti questi anni motivo di ricerca storica e libertà teatrale permettendo così ai propri cittadini di conoscere i protagonisti illustri della propria città che spesso vengono messi nel dimenticatoio.
Lo spettacolo merita quindi di essere visto (non preoccupatevi perchè l'ingresso è libero, ovviamente fino ad esaurimento posti) non solo perchè Manera sarà sicuramente all'altezza del suo compito (quello di interpretare un personaggio di non facile ma preziosa fattura) ma anche perchè così sarà possibile conoscere qualcosa di piu' su colui che ha dato ancora più importanza a Bologna e che ha contribuito inoltre con le sue ricerche scientifiche ad aiutare anche l'Italia.
giovedì 8 novembre 2012
165° Anniversario della nascita di Bram Stoker il padre di Dracula.
In
Televisione come al Cinema negli ultimi anni sono tornati in voga la categoria dei Vampiri
(esempio clamoroso per gli appassionati del genere è la saga letteraria e
cinematografica di Twilight).
Come sicuramente avrete notato oggi il motore di ricerca Google celebra con il suo doodle il 165° anniversario della nascita di Bram Stoker.
I giovanissimi quasi certamente ignoreranno chi sia quest’uomo e (almeno i piu’ curiosi) lo avranno appreso dalle ricerche cliccando sopra l’immagine; mentre invece gli adulti, almeno una volta nel corso della loro vita, si saranno di certo imbattuti nella figura di questo romanziere e più ancora nel suo romanzo di maggior successo quale è appunto: Dracula.
Non a caso, infatti, proprio da questo famosissimo romanzo, nel 1992 (all’epoca avevo 12 anni e ho potuto vederlo solo in seguito), uscì nelle sale cinematografiche il film (diretto dal regista Francis Ford Coppola e con un cast di bravura straordinaria che vedeva nomi di attori quali quelli di: Anthony Hopkins; Keanu Reeves; Winona Ryder; Monica Bellucci) che fece tanto discutere e che spaventò a morte i ragazzini piu’ impressionabili che si prestavano a guardarlo.
Tanto ci sarebbe da scrivere quindi intorno all’enigmatica e spaventosa figura (mitologica o reale ?) di Dracula ma oggi mi sembra giusto limitarmi qui a riportare la biografia di Stoker e qualche accenno intorno al suo romanzo.
ABRAHAM STOCKER:
I suoi interessi furono però ben altri, oltre alla matematica e alle scienze, Stoker provò infatti una profonda attrazione nei confronti della letteratura e del teatro ed in base a queste sue nuove attrazioni divenne critico teatrale per il “Dublin Evening Mail” (dove collaborò inoltre con l’autore di novelle gotiche Joseph Sheridan Le Fanu).
Nel Dicembre del 1876 scrisse una recensione teatrale favorevole sull’interpretazione di Amleto (in scena quell’anno presso il Theatre Royal di Dublino) da parte dell’attore protagonista Henry Irving con cui in seguito strinse una profonda amicizia.
In quegli stessi anni, Stoker, scrisse dei primi romanzi, come ad esempio: La Catena del Destino; il saggio The Duty of Clercks of Petty Session in Ireland; le storie per bambini “Under the Sunset”, che furono pubblicati dalla “London Society”.
Nel 1878 sposò Florence Balcombe (con cui ebbe un figlio l’anno seguente) ed insieme si trasferirono a Londra dove Stoker divenne manager del suo amico, l’attore Irving, e direttore del londinese Lyceum Theatre.
La collaborazione con Irving fu importante per Stoker perché gli diede l’opportunità non solo di viaggiare in lungo e in largo per il mondo, ma anche di entrare a far parte dell’alta società londinese e di fare conoscenze con altri scrittori famosi come ad esempio: Sir Arthur Conan Doyle (padre creatore di Sherlock Holmes).
Intorno al 1890, Stoker, iniziò a scrivere novelle teatrali come “The Snacke’s Pass” ed entrò anche a far parte della redazione giornalistica “London Telegraph”.
Nel 1897, lo scrittore, diede alle stampe (dopo accurate ricerche svolte in Europa dell’est sulle tradizioni mitologiche e folkloristiche ed ispirato dall’incontro con il professore ungherese Arminius Vambéry, che gli aveva narrato le leggenda del principe rumeno Vlad Tepes Dracul, conosciuto come il sanguinario Dracula) il romanzo horror che diverrà dopo la sua morte il capolavoro indiscusso (ancora oggi attuale) di tutto il suo percorso letterario: Dracula.
Nell’Aprile del 1912, dopo una lunga malattia, Stoker morì nella sua casa londinese dove venne poi sepolto nel giardino della propria casa.
Come poco sopra descritto, Dracula è un romanzo horror gotico composto nel 1897 dallo scrittore irlandese Bram Stoker ed ispirato alla figura di Vlad III principe di Valacchia.
Scritto sotto forma di Lettere e Diario da alcuni dei protagonisti del racconto, il romanzo riporta in vita il mito del Vampiro (lanciato in letteratura dallo scrittore e medico britannico: John William Polidori).
LA TRAMA:
Siamo nel Maggio del 1890 ed il giovane avvocato Jonathan Harker viene inviato in Transilvania per
Tutti lo scoraggiano dall’andare dal Conte Dracula ma nessuno riesce nel proprio intento.
Lungo la sua permanenza al castello Harker trova inizialmente nella figura del vecchio conte quella di un uomo anziano affabile ma nel passare dei giorni si ricrede scoprendo che in realtà quella che vede di fronte a sé è una semplice facciata di contorno.
In realtà il conte è un terribile mostro che nutre del sangue di altri esseri viventi.
In pratica è un vampiro pronto a trasferirsi in Inghilterra alla ricerca di nuove occasioni.
Oramai però l’affare è concluso e il giovane avvocato e il conte se ne tornano in Gran Bretagna.
Qui entrano in gioco nuovi personaggi quali Mina Murray (fidanzata di Jonathan) e la sua amica Lucy Westenra (donna corteggiatissima tra gli uomini della società inglese), ed ancora John Seward (direttore del manicomio).
Nell’attesa che l’amato Jonathan rientri dal suo viaggio, Mina insieme a Lucy si trasferisce per un breve soggiorno a Whitby (in un giorno di tempesta selvaggia) dove iniziano degli strani incidenti che vengono riportati sul diario della ragazza.
Tra gli episodi anomali che vi sono a Whitby vi è anche il ritrovamento del cadavere del capitano della nave che li ha accompagnati li e il carattere della sua amica Lucy che, morsa sul collo da qualcosa di strano, inizia a mutare il proprio comportamento.
Intanto arriva a Mina la notizia che il proprio fidanzato (che intanto è scappato dal castello del conte Dracula) è ricoverato a Bucarest.
Decide così di raggiungerlo e lo sposa presso un ospizio, gestito da suore, prima di far ritorno in Inghilterra.
L’amica di Mina, Lucy, peggiora sempre piu’ e Seward (suo corteggiatore) decide di chiamare in aiuto il professore Abraham Van Helsing.
Ogni tentativo di salvare Lucy però è inutile e la notte stessa la giovane ragazza muore nella propria camera, insieme a lei, stranamente muore anche la madre.
Ma il professore Van Helsing ha intuito che la morte di Lucy è solo un tragico inizio e scopre poi che la ragazza, diventata ormai vampiro, è in caccia di bambini a cui succhiare il sangue.
Il fatto che ora le vittime siano dei bambini convince il professore Van Helsing che è giunto il momento di agire senza esitazioni e chiama in suo aiuto il suo allievo Quincey Morris.
Nella notte i due chiudono il corpo di Lucy nella tomba per tornare così il giorno dopo per poterlo distruggere tramite un paletto di legno che le verrà piantato nel cuore.
Leggendo le lettere che Lucy e Mina si scambiavano, il professore contatta la donna chiedendole il permesso per poter leggere il diario scritto durante il soggiorno in Transilvania dal marito.
Scopre così dagli scritti chi è l’avversario temibile che dovrà affrontare: il conte Dracula.
Con l'aiuto della giovane Mina, il professore si reca a Carfax, nella proprietà acquistata dal conte ed entratovi di nascosto va a benedire le casse di terra che il vampiro ha portato dalla Transilvania per riposare.
Nonostante cio’ il conte riesce a penetrare nel manicomio di Seward e vampirizza Mina rendendola sua sposa per l’eternità.
Van Helsing, Harker e Morris corrono ai ripari e utilizzano delle ostie consacrate sterilizzando tutti i possibili nascondigli londinese del conte che si vede così costretto a fuggire con l’unica cassa di terra che aveva nascosto per sé.
Ma il gruppo decide di inseguirlo fino al suo castello in Transilvania dove vogliono dare al Conte il colpo di grazia. Dopo aver ucciso le spose di Dracula, il professore, Quincey e Harker ingaggiano una lunga e cruenta battaglia (che procura la morte a Quincey) dove sferrano i colpi letali al conte che diventa così polvere.
CONCLUSIONE:
Fin dall’uscita del suo romanzo su Dracula, Stoker ha influenzato la letteratura e i generi dello spettacolo venuti in tempi successivi (mezzi di comunicazione di massa quali: tv, musical, cinema, editoria etc…).
Il personaggio del conte Dracula è rimasto così popolare negli anni accrescendo il proprio fascino nel tempo, tanto che a lui sono dedicati numerosi film (circa 160 fino al 2004 mentre si conta che i riferimenti anche indiretti ad esso superino le 650 tra citazioni e affini).
Romanzo dalle atmosfere cupe e oscure, con un senso di minaccia sempre dietro l’angolo (oltre che la suspence che attrae il lettore) , Dracula e Bram Stoker si sono meritati non solo il doodle di oggi ma tutta l’intera costruzione di eventi a loro dedicata fino ad oggi.
Come sicuramente avrete notato oggi il motore di ricerca Google celebra con il suo doodle il 165° anniversario della nascita di Bram Stoker.
I giovanissimi quasi certamente ignoreranno chi sia quest’uomo e (almeno i piu’ curiosi) lo avranno appreso dalle ricerche cliccando sopra l’immagine; mentre invece gli adulti, almeno una volta nel corso della loro vita, si saranno di certo imbattuti nella figura di questo romanziere e più ancora nel suo romanzo di maggior successo quale è appunto: Dracula.
Non a caso, infatti, proprio da questo famosissimo romanzo, nel 1992 (all’epoca avevo 12 anni e ho potuto vederlo solo in seguito), uscì nelle sale cinematografiche il film (diretto dal regista Francis Ford Coppola e con un cast di bravura straordinaria che vedeva nomi di attori quali quelli di: Anthony Hopkins; Keanu Reeves; Winona Ryder; Monica Bellucci) che fece tanto discutere e che spaventò a morte i ragazzini piu’ impressionabili che si prestavano a guardarlo.
Tanto ci sarebbe da scrivere quindi intorno all’enigmatica e spaventosa figura (mitologica o reale ?) di Dracula ma oggi mi sembra giusto limitarmi qui a riportare la biografia di Stoker e qualche accenno intorno al suo romanzo.
ABRAHAM STOCKER:
Nato in un
piccolo paese dell’Irlanda nel novembre del 1847, Abraham Stoker, detto Bram, a
causa della cagionevole salute che lo costrinse a letto fino all’età di 8 anni
venne educato in maniera privata dal reverendo William Woods.
Miracolosamente
guarito da questa strana forma di malattia, Bram si rafforzò nel fisico, tanto
da diventare un eccellente atleta sportivo e poter così frequentare il Trinity
College di Dublino, finalmente a contatto con altri studenti, dove si laureò a
pieni voti nel 1870 in Matematica. I suoi interessi furono però ben altri, oltre alla matematica e alle scienze, Stoker provò infatti una profonda attrazione nei confronti della letteratura e del teatro ed in base a queste sue nuove attrazioni divenne critico teatrale per il “Dublin Evening Mail” (dove collaborò inoltre con l’autore di novelle gotiche Joseph Sheridan Le Fanu).
Nel Dicembre del 1876 scrisse una recensione teatrale favorevole sull’interpretazione di Amleto (in scena quell’anno presso il Theatre Royal di Dublino) da parte dell’attore protagonista Henry Irving con cui in seguito strinse una profonda amicizia.
In quegli stessi anni, Stoker, scrisse dei primi romanzi, come ad esempio: La Catena del Destino; il saggio The Duty of Clercks of Petty Session in Ireland; le storie per bambini “Under the Sunset”, che furono pubblicati dalla “London Society”.
Nel 1878 sposò Florence Balcombe (con cui ebbe un figlio l’anno seguente) ed insieme si trasferirono a Londra dove Stoker divenne manager del suo amico, l’attore Irving, e direttore del londinese Lyceum Theatre.
La collaborazione con Irving fu importante per Stoker perché gli diede l’opportunità non solo di viaggiare in lungo e in largo per il mondo, ma anche di entrare a far parte dell’alta società londinese e di fare conoscenze con altri scrittori famosi come ad esempio: Sir Arthur Conan Doyle (padre creatore di Sherlock Holmes).
Intorno al 1890, Stoker, iniziò a scrivere novelle teatrali come “The Snacke’s Pass” ed entrò anche a far parte della redazione giornalistica “London Telegraph”.
Nel 1897, lo scrittore, diede alle stampe (dopo accurate ricerche svolte in Europa dell’est sulle tradizioni mitologiche e folkloristiche ed ispirato dall’incontro con il professore ungherese Arminius Vambéry, che gli aveva narrato le leggenda del principe rumeno Vlad Tepes Dracul, conosciuto come il sanguinario Dracula) il romanzo horror che diverrà dopo la sua morte il capolavoro indiscusso (ancora oggi attuale) di tutto il suo percorso letterario: Dracula.
Nell’Aprile del 1912, dopo una lunga malattia, Stoker morì nella sua casa londinese dove venne poi sepolto nel giardino della propria casa.
DRACULA IL
ROMANZO:
Come poco sopra descritto, Dracula è un romanzo horror gotico composto nel 1897 dallo scrittore irlandese Bram Stoker ed ispirato alla figura di Vlad III principe di Valacchia.
Scritto sotto forma di Lettere e Diario da alcuni dei protagonisti del racconto, il romanzo riporta in vita il mito del Vampiro (lanciato in letteratura dallo scrittore e medico britannico: John William Polidori).
LA TRAMA:
Siamo nel Maggio del 1890 ed il giovane avvocato Jonathan Harker viene inviato in Transilvania per
curare l’acquisto
di una abitazione fatta da un nobile della zona: il Conte Dracula.
Durante il
viaggio, il giovane Harker, entra a contatto con la gente del luogo e con un
mondo nuovo per lui pieno di superstizioni.Tutti lo scoraggiano dall’andare dal Conte Dracula ma nessuno riesce nel proprio intento.
Lungo la sua permanenza al castello Harker trova inizialmente nella figura del vecchio conte quella di un uomo anziano affabile ma nel passare dei giorni si ricrede scoprendo che in realtà quella che vede di fronte a sé è una semplice facciata di contorno.
In realtà il conte è un terribile mostro che nutre del sangue di altri esseri viventi.
In pratica è un vampiro pronto a trasferirsi in Inghilterra alla ricerca di nuove occasioni.
Oramai però l’affare è concluso e il giovane avvocato e il conte se ne tornano in Gran Bretagna.
Qui entrano in gioco nuovi personaggi quali Mina Murray (fidanzata di Jonathan) e la sua amica Lucy Westenra (donna corteggiatissima tra gli uomini della società inglese), ed ancora John Seward (direttore del manicomio).
Nell’attesa che l’amato Jonathan rientri dal suo viaggio, Mina insieme a Lucy si trasferisce per un breve soggiorno a Whitby (in un giorno di tempesta selvaggia) dove iniziano degli strani incidenti che vengono riportati sul diario della ragazza.
Tra gli episodi anomali che vi sono a Whitby vi è anche il ritrovamento del cadavere del capitano della nave che li ha accompagnati li e il carattere della sua amica Lucy che, morsa sul collo da qualcosa di strano, inizia a mutare il proprio comportamento.
Intanto arriva a Mina la notizia che il proprio fidanzato (che intanto è scappato dal castello del conte Dracula) è ricoverato a Bucarest.
Decide così di raggiungerlo e lo sposa presso un ospizio, gestito da suore, prima di far ritorno in Inghilterra.
L’amica di Mina, Lucy, peggiora sempre piu’ e Seward (suo corteggiatore) decide di chiamare in aiuto il professore Abraham Van Helsing.
Ogni tentativo di salvare Lucy però è inutile e la notte stessa la giovane ragazza muore nella propria camera, insieme a lei, stranamente muore anche la madre.
Ma il professore Van Helsing ha intuito che la morte di Lucy è solo un tragico inizio e scopre poi che la ragazza, diventata ormai vampiro, è in caccia di bambini a cui succhiare il sangue.
Il fatto che ora le vittime siano dei bambini convince il professore Van Helsing che è giunto il momento di agire senza esitazioni e chiama in suo aiuto il suo allievo Quincey Morris.
Nella notte i due chiudono il corpo di Lucy nella tomba per tornare così il giorno dopo per poterlo distruggere tramite un paletto di legno che le verrà piantato nel cuore.
Leggendo le lettere che Lucy e Mina si scambiavano, il professore contatta la donna chiedendole il permesso per poter leggere il diario scritto durante il soggiorno in Transilvania dal marito.
Scopre così dagli scritti chi è l’avversario temibile che dovrà affrontare: il conte Dracula.
Con l'aiuto della giovane Mina, il professore si reca a Carfax, nella proprietà acquistata dal conte ed entratovi di nascosto va a benedire le casse di terra che il vampiro ha portato dalla Transilvania per riposare.
Nonostante cio’ il conte riesce a penetrare nel manicomio di Seward e vampirizza Mina rendendola sua sposa per l’eternità.
Van Helsing, Harker e Morris corrono ai ripari e utilizzano delle ostie consacrate sterilizzando tutti i possibili nascondigli londinese del conte che si vede così costretto a fuggire con l’unica cassa di terra che aveva nascosto per sé.
Ma il gruppo decide di inseguirlo fino al suo castello in Transilvania dove vogliono dare al Conte il colpo di grazia. Dopo aver ucciso le spose di Dracula, il professore, Quincey e Harker ingaggiano una lunga e cruenta battaglia (che procura la morte a Quincey) dove sferrano i colpi letali al conte che diventa così polvere.
CONCLUSIONE:
Fin dall’uscita del suo romanzo su Dracula, Stoker ha influenzato la letteratura e i generi dello spettacolo venuti in tempi successivi (mezzi di comunicazione di massa quali: tv, musical, cinema, editoria etc…).
Il personaggio del conte Dracula è rimasto così popolare negli anni accrescendo il proprio fascino nel tempo, tanto che a lui sono dedicati numerosi film (circa 160 fino al 2004 mentre si conta che i riferimenti anche indiretti ad esso superino le 650 tra citazioni e affini).
Romanzo dalle atmosfere cupe e oscure, con un senso di minaccia sempre dietro l’angolo (oltre che la suspence che attrae il lettore) , Dracula e Bram Stoker si sono meritati non solo il doodle di oggi ma tutta l’intera costruzione di eventi a loro dedicata fino ad oggi.
mercoledì 7 novembre 2012
Viaggio in terra Umbra. Perugia la città etrusca.
Se vi venisse mai la voglia di fare un viaggio attraverso la nostra italica terra e di voler visitare una regione in particolare ricca di storia medievale e di bellezze ancora tutte da scoprire, sicuramente vi consiglierei di andare in Umbria.
Riporto in questo post-blog quello che è stato il breve ma intenso tour (durata di tre giorni) che ho effettuato per una occasione particolare nel Maggio del 2011, visitando la città di Perugia e sulla strada del ritorno soffermandoci poi in altri luoghi degni di essere ricordati.
Come sempre (è un mio pallino personale che ci volete fare ?) allego le foto e qualche notizia storica.
LA PARTENZA:
Partiti presto un venerdì mattina da Bologna (sfatando così il vecchio detto popolare "Di Venere e di Marte non ci si sposa e non si parte") abbiamo iniziato il nostro percorso di marcia (in auto) alle volte di Perugia (all'incirca 2 orette di viaggio).
Una volta arrivati a destinazione e subito dopo aver sistemato i nostri zaini in albergo, ci siamo subito portati verso il centro della città.
PRIMA TAPPA PERUGIA:
Il ricordo che ho di Perugia è quello di aver camminato come una pazza in lungo e largo tentando di scoprire ogni singolo lato della cittadina. E tutto questo semplicemente perchè Perugia merita davvero di essere visitata da cima a fondo.
Come leggerete su una qualunque rivista di viaggio apposita (o come sempre anche su wikipedia):
Perugia è situata su un colle alto circa 490 metri (sopra il livello del mare) e domina tutta la zona compresa tra la Val Tiberina e la Valle Umbra.
Abitata fin dal X secolo a.C. dagli Etruschi, (lo stesso nome dato alla città pare sia di origine etrusca, "Phersna", ma venne cambiato in seguito dai romani in "Perusia") che la resero una delle dodici città piu' importanti dell' Italia centrale.
Perugia visse il periodo di massimo splendore durante il Medioevo, tanto che il suo centro storico si sviluppa sul colle intorno a 5 borghi medievali che furono il prolungamento dei primi insediamenti etruschi. Quindi all'originario cerchio delle mura etrusche (lunghe 3 km), si aggiunsero nel periodo che va tra il '200 e il '300 la nuova definitva murazione medievale, tuttora quasi del tutto integra e che raggiunge lo sviluppo di 9 Km .
I cinque quartieri storici sono Porta Sole, Porta Sant'Angelo, Porta S. Susanna, Porta Eburnea e Porta S. Pietro, cui corrisposero per secoli i rispettivi spicchi dell'ampio territorio rurale soggetto alla città fin dal governo comunale.
Questa quindi una prima ricostruzione storica e geografica di Perugia e ora torniamo a noi.
La visita della città a questo punto non poteva di certo non iniziare se non dal centro vero e proprio e dalla sua maestosa piazza.
Parlo di Piazza IV Novembre, cuore della città, da cui si affaccia il Duomo Centrale, il Comune e la Fontana Maggiore (vero emblema di Perugia, realizzata tra il 1275 e il 1277 da Nicola e Giovanni Pisano, capolavoro artistico che presenta due vasche marmoree decorate da bassorilievi e dove vi sono incastonate delle preziose formelle che rappresentano i segni zodiacali, le sette arti liberali e il calendario dei lavori agricoli).
Riporto in questo post-blog quello che è stato il breve ma intenso tour (durata di tre giorni) che ho effettuato per una occasione particolare nel Maggio del 2011, visitando la città di Perugia e sulla strada del ritorno soffermandoci poi in altri luoghi degni di essere ricordati.
Come sempre (è un mio pallino personale che ci volete fare ?) allego le foto e qualche notizia storica.
LA PARTENZA:
Partiti presto un venerdì mattina da Bologna (sfatando così il vecchio detto popolare "Di Venere e di Marte non ci si sposa e non si parte") abbiamo iniziato il nostro percorso di marcia (in auto) alle volte di Perugia (all'incirca 2 orette di viaggio).
Una volta arrivati a destinazione e subito dopo aver sistemato i nostri zaini in albergo, ci siamo subito portati verso il centro della città.
PRIMA TAPPA PERUGIA:
Il ricordo che ho di Perugia è quello di aver camminato come una pazza in lungo e largo tentando di scoprire ogni singolo lato della cittadina. E tutto questo semplicemente perchè Perugia merita davvero di essere visitata da cima a fondo.
Come leggerete su una qualunque rivista di viaggio apposita (o come sempre anche su wikipedia):
Perugia è situata su un colle alto circa 490 metri (sopra il livello del mare) e domina tutta la zona compresa tra la Val Tiberina e la Valle Umbra.
Abitata fin dal X secolo a.C. dagli Etruschi, (lo stesso nome dato alla città pare sia di origine etrusca, "Phersna", ma venne cambiato in seguito dai romani in "Perusia") che la resero una delle dodici città piu' importanti dell' Italia centrale.
Perugia visse il periodo di massimo splendore durante il Medioevo, tanto che il suo centro storico si sviluppa sul colle intorno a 5 borghi medievali che furono il prolungamento dei primi insediamenti etruschi. Quindi all'originario cerchio delle mura etrusche (lunghe 3 km), si aggiunsero nel periodo che va tra il '200 e il '300 la nuova definitva murazione medievale, tuttora quasi del tutto integra e che raggiunge lo sviluppo di 9 Km .
I cinque quartieri storici sono Porta Sole, Porta Sant'Angelo, Porta S. Susanna, Porta Eburnea e Porta S. Pietro, cui corrisposero per secoli i rispettivi spicchi dell'ampio territorio rurale soggetto alla città fin dal governo comunale.
Questa quindi una prima ricostruzione storica e geografica di Perugia e ora torniamo a noi.
La visita della città a questo punto non poteva di certo non iniziare se non dal centro vero e proprio e dalla sua maestosa piazza.
Parlo di Piazza IV Novembre, cuore della città, da cui si affaccia il Duomo Centrale, il Comune e la Fontana Maggiore (vero emblema di Perugia, realizzata tra il 1275 e il 1277 da Nicola e Giovanni Pisano, capolavoro artistico che presenta due vasche marmoree decorate da bassorilievi e dove vi sono incastonate delle preziose formelle che rappresentano i segni zodiacali, le sette arti liberali e il calendario dei lavori agricoli).
Vicino alla Fontana Maggiore sorge, in cima a una gradinata, il Duomo di San Lorenzo, fondato nel 969 e composto all'interno da tre navate divise da pilastri ottagonali e decorato con stucchi settecenteschi oltre che da vetrate di particolare fattura.
Sul lato opposto della Piazza, vicino via Vannucci (strada che insieme a Via dei Priori costitusce una delle importanti passeggiate cittadine principali) si trova la maestosità del Palazzo dei Priori.
Questo Palazzo è stato antica sede delle funzioni amministrative e giudiziarie della città, costruito in stile gotico, tra il 1293 e rifinito nel 1443, si ritrova ad essere oggi sede del Municipio, oltre che ospitare al suo interno la Galleria Nazionale dell'Umbria (una tra le piu' importanti gallerie d'arte dell'Italia centrale, composta da 26 sale in cui si ritrovano opere di grande interesse come per esempio quelle del: Beato Angelico; il Pinturicchio; Piero della Francesca.)
Proseguendo poi dalla Piazza IV Novembre, si possono seguire due percorsi alternativi alla scoperta del centro della città.
Primo Percorso:
Uscendo dal Duomo ci si puo' recare presso Piazza Danti, dove si trova l'ingresso al Pozzo Etrusco, situato nel Palazzo Bourbon-Sorbello, risalente al III secolo a.C..
Dietro a Piazza Danti, si apre così il Rione di Porta Sole, antica cittadella fortificata, dove percorrendone le stradine è possibile ritrovare la Chiesa di San Severo (al suo interno sono visibili degli affreschi di Raffaello e del Perugino) mentre alla chiusura del percorso è presente, dopo una discesa panoramica, l'Arco di Augusto, antica porta etrusca ricostruita poi dai romani.
Dall'Arco di Augusto si puo' prendere Corso Garibaldi per addentrarsi così presso il Borgo Sant'Angelo, dove sono presenti importanti complessi monastici perugini e lungo il quartiere medievale anche l'antichissima chiesa di Sant'Angelo (fine V secolo la struttura mantiene la pianta centrale paleocristiana) e chiamata dai perugini con il nome di "Padiglione D'Orlando".
Secondo Percorso:
Avevo scritto agli inizi, che dalla Piazza centrale IV Novembre, è possibile prendere due percorsi per visitare la città ed il primo ve l'ho appena finito di illustrare.
Adesso veniamo al secondo percorso, partendo sempre, appunto, da Piazza IV Novembre.
Stavolta si procede in direzione opposta e si entra su via Vannucci.
Lungo questa primaria via perugina si affacciano infatti importanti palazzi storici come ad esempio il settecentesco Palazzo Donini (sede della Giunta regionale) oppure il Teatro del Pavone (1717-1723).
Alla fine di questo lungo corso si arriva su Piazza Italia (creata sulla zona un tempo occupata dalla Rocca Paolina).
Da Piazza Italia, prendendo via Marzia, si possono ammirare i resti della Rocca (eretta nel 1540, per affermare il dominio della pontificio sulla città, e demolita nel 1860 con l'annessione della città al Regno d'Italia).
Nel quartiere si ritrova anche il Giardino Carducci, da cui si gode un panorama di una parte della città di Perugia oltre che una vista sulla valle del Tevere.
Dai Giardini si puo' poi discendere verso la sotterranea via Bagliona, antico quartiere in cui sono ancora presenti resti di torri, mura e porte medievali; mentre all'uscita di questa via si presentano i resti di Porta Marzia.
CONCLUSIONE PRIMA TAPPA:
Insomma questo è il tour (corredato di mie foto) di Perugia che ho fatto nel primo giorno e mezzo proseguendo poi (nel rientro verso Bologna) anche in altri luoghi quali: Passignano sul Trasimeno (il lago Trasimeno è unico e magico da visitare), Tuoro ed Umbertide.
Insomma tre giorni di giri intensi in lungo e in largo e mi scuso in anticipo se ho dimenticato di citare altri Palazzi o luoghi importanti, ma è risaputo che Perugia ha tanto da vedere e tanto da descrivere che non è possibile farlo in un solo semplice post.
Pertanto per oggi accontentavi della gita perugina e spero prossimamente di riuscire ad inserire anche le tappe finali del viaggio.
Inoltre spero di avervi invogliato (o perlomeno messo anche solo la semplice curiosità) a fare una gita in questa magica città umbra.
venerdì 2 novembre 2012
Novembre e la Zuppa Mediterranea.
La ricetta del mese di Novembre vede un piatto che ben si adatta a questo tempo incerto così freddo e pungente oltre che caratterizzato da piogge abbondanti.
Parlo delle calde zuppe ed in particolar modo della: Zuppa Mediterranea.
INGREDIENTI (per 4 persone):
2 grosse Cipolle; 6 Patate; 2 Peperoni (di qualunque colore preferite); 2 Melanzane; 1 Carota; 1/2 kg di Pomodori (meglio se di tipo San Marzano); 3 cucchiai di Olio extravergine di Oliva; 1 costa di Sedano; sale e pepe.
PREPARAZIONE (circa 20 minuti):
Lavate e tagliate le verdure.
Le melanzane tagliatele a quadretti e sistematele in una terrina dove aggiungerete un pizzico di sale (serve a far fuoriuscire l'acqua dalle melanzane).
Tagliate le cipolle a fettine grossolane e lasciatele momentaneamente da parte.
Pelate e tagliate a quadretti anche le patate insieme ai peperoni.
Intanto scolate l'acqua delle melanzane e strizzatele per bene per lavarle poi in acqua fredda corrente.
Scaldate l'olio in una pentola a pressione e soffriggetevi il sedano tritato finemente con la carota e i pomodori a fettine sottili. Aggiungete poi le melanzane, i peperoni, le patate e le cipolle.
Ancora un pizzico di sale e di pepe e bagnate tutto con acqua fino a ricoprire le verdure.
Fate cuocere il tutto per 15 minuti circa e alla fine servite la zuppa ben calda.
Testo di riferimento da cui ho recuperato la seguente ricetta è: Cucina Leggera, Food Editore 2012. libri in allegato con la spesa presso i supermercati Sigma.
Parlo delle calde zuppe ed in particolar modo della: Zuppa Mediterranea.
INGREDIENTI (per 4 persone):
2 grosse Cipolle; 6 Patate; 2 Peperoni (di qualunque colore preferite); 2 Melanzane; 1 Carota; 1/2 kg di Pomodori (meglio se di tipo San Marzano); 3 cucchiai di Olio extravergine di Oliva; 1 costa di Sedano; sale e pepe.
PREPARAZIONE (circa 20 minuti):
Lavate e tagliate le verdure.
Le melanzane tagliatele a quadretti e sistematele in una terrina dove aggiungerete un pizzico di sale (serve a far fuoriuscire l'acqua dalle melanzane).
Tagliate le cipolle a fettine grossolane e lasciatele momentaneamente da parte.
Pelate e tagliate a quadretti anche le patate insieme ai peperoni.
Intanto scolate l'acqua delle melanzane e strizzatele per bene per lavarle poi in acqua fredda corrente.
Scaldate l'olio in una pentola a pressione e soffriggetevi il sedano tritato finemente con la carota e i pomodori a fettine sottili. Aggiungete poi le melanzane, i peperoni, le patate e le cipolle.
Ancora un pizzico di sale e di pepe e bagnate tutto con acqua fino a ricoprire le verdure.
Fate cuocere il tutto per 15 minuti circa e alla fine servite la zuppa ben calda.
Testo di riferimento da cui ho recuperato la seguente ricetta è: Cucina Leggera, Food Editore 2012. libri in allegato con la spesa presso i supermercati Sigma.
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