Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
Percio' Benvenuto a chiunque voglia seguire queste pagine.

giovedì 30 luglio 2015

Buone Ferie a tutti e Arrivederci a dopo Ferragosto.

Anche per questo blog è arrivato il momento di fare le valigie ed entrare in vacanza.  Pertanto Buone Ferie a tutti e ci si rivede dopo Ferragosto   :)

 
 
questa è una foto di un tramonto sul mio luogo di origine
 (Milazzo, spiaggia di Ponente)

mercoledì 22 luglio 2015

Torta con Pesche, Amarene e Pasta di Mandorla.

Presa da una strana voglia di dolci e avendo in casa un rotolo di pasta di mandorla per torte mi sono detta "facciamo la solita torta".
Come ben sapete, da miei post precedenti, non sono brava a fare il pan di spagna e così ho recuperato al supermercato i famosi "fondi per torta" che uso di solito, la frutta in casa e gli altri ingredienti li avevo già e così mi son messa all'opera.
Vediamo cosa ho pasticciato:

INGREDIENTI  USATI:

Rotolo di Pasta di Mandorle bianco; Fondi per torta (sono tre dischi di pan di spagna che trovate al supermercato, ma se siete bravi a preparare la base torta fatela anche da voi); 50 gr. di burro; 100 gr. di Zucchero a Velo;  Marmellata di Pesche; Pesche (io ne ho usate circa 5 belle grosse e succose); amarene sciroppate (un vasettino).

COME L'HO PREPARATA:

Come prima cosa ho preparato la Crema di Burro come da indicazioni trovate sul rotolo di pasta di mandorle; ovvero in una terrina ho unito 50 gr. di Burro ammorbidito con 100 gr. di Zucchero a Velo e ho lavorato il composto fino a quando si è avuta una crema liscia.




 

 
 
Subito dopo ho tagliato le pesche a fettine sottili.
Ho preso il primo strato di pan di spagna, l'ho appoggiato su un piatto e ho spalmato sopra la marmellata di pesche aggiungendo poi un primo strato di amarene e delle pesche tagliate a fettine
 
 


 
In seguito ho posato sopra un secondo strato di pan di spagna ed usato lo stesso procedimento di sopra alternando quindi marmellata, pesche e amarene.
Ancora sopra l'ultimo strato, ovvero l'ultimo disco di pan di spagna e stavolta ho usato la crema di burro spalmandola sul dorso e nei laterali in modo che così poi aderisse la pasta di mandorla.
Finito con la crema di burro ho così adagiato la pasta di mandorla, facendola girare e aderire anche verso i lati e tagliando i bordi in eccesso.
 


 
 
In conclusione ho ricoperto il sopra con il resto delle fettine di pesche tagliate e messo in frigorifero per un oretta circa a riposare.
Ed ecco nella foto finale il risultato che poi ovviamente è stata anche consumata.
 
 
 
 

Per stasera è tutto, arrivederci e a presto :)

 

venerdì 17 luglio 2015

Ho ritrovato il mio amico Montalbano. L'articolo con l'intervista all'attore Zingaretti per Sorrisi e Canzoni Tv.

Attirata dalla copertina di una vecchia e famosa rivista (almeno famosa fino agli anni '90, oggi credo che abbia perso qualche punto) quale "Sorrisi e Canzoni TV" non ho resistito e l'ho comprata per poterla leggere poi comoda sul divano di casa.
Quello che mi ha attirato del paginone di copertina è la faccia dell'attore Luca Zingaretti ed il titolo "Ho ritrovato il mio amico Montalbano".
Ora, vista la mia nota passione per Camilleri e anche per Montalbano, non potevo non curiosare al suo interno.
L'articolo, che va da pagina 20 fino alla 25, riporta una intervista fatta all'attore durante le riprese di quelli che saranno poi i nuovi episodi delle avventure del Commissario ormai più famoso d'Italia (e non solo; Montalbano riscuote successo anche all'estero e vanta un grande numero di traduzioni in molte lingue). Sono inoltre presenti numerose fotografie del cast, di Zingaretti e dello sfondo siciliano presso cui si girano gli episodi.
Ora non sto a riportare tutto l'articolo come sono solita fare (in quanto la rivista in questione scrive in chiaro che ogni riproduzione è riservata) ma voglio dare comunque la buona notizia a chi come me è un fan dei libri di Camilleri, dei Montalbano (personalmente adoro anche gli altri romanzi dello scrittore siciliano e non solo quelli riguardanti il commissario) e della serie, che presto saranno disponibili in televisione i nuovi episodi.
A quanto pare, infatti, quelli che si stanno girando al momento in Sicilia sono gli episodi tratti da due dei romanzi, ovvero da: La Piramide di Fango>> e da: Una faccenda delicata (tratto dalla raccolta dei racconti "Un mese con Montalbano")>>.
Altri due episodi quindi nuovi di zecca da godersi dunque a quanto pare nella prossima primavera, al più tardi nell'autunno (quindi nel 2016) e secondo i piani della casa produttrice, la Palomar, altri due si avranno in seguito nel 2017.
Non ci resta altro che aspettare ancora pazientemente per rivedere il volto più amato dal pubblico televisivo.
Infine ultimissima chicca: in autunno pare che andrà in onda anche la seconda serie del "Giovane Commissario Montalbano" (interpretato da Michele Riondino).
Aspettiamo quindi e vedremo cosa accade.



FONTI ED IMMAGINI:

"Sorrisi e Canzoni Tv" numero 29, programmi dal 18 al 24/07/2015, Mondadori editore.
http://www.sorrisi.com/

martedì 14 luglio 2015

Vecchia gita a Venezia in stile toccata e fuga.

Circa quattro mesi fa, ho avuto modo di fare una piccola gita giornaliera, per una occasione particolare quale il compleanno di una amica, che mi ha portata fino a Venezia.
Città tanto cara ai turisti (potrei fare un gioco di parole dicendo "cara" in tutti sensi, visto che non è certo famosa per la sua economicità) e più volte raccontata dal magico mondo del cinema e della televisione, Venezia offre una lunga e grande storia alle proprie spalle (basti pensare che è stata nei secoli scorsi capitale della Repubblica di Venezia, per chi non ricorda la storia consiglio un ripasso sulle Repubbliche Marinare, in storia italiana) oltre che, come ben si può immaginare, un grande fascino estetico.
Non è un caso quindi se la Serenissima (altro nome con cui è famosa Venezia) viene considerata come una tra le più belle città del mondo ed è collocata come uno tra i siti italiani patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
Tranquilli non ho intenzione stavolta di annoiarvi con la storia della città (anche se, per quello che mi riguarda, sarei veramente tentata) ma bensì voglio lasciarvi alle immagini scattate lungo la piena giornata turistica avuta.
Come sempre sono mie foto (ricordo a chi mi segue la mia famosa "sindrome da turista cinese", ovvero la mania continua di far fotografie in giro) ed ho escluso per motivi di privacy la persona che festeggiava il compleanno.
La prima foto è d'obbligo scattata non appena usciti dalla stazione, per poi risalire attraverso i ponti lungo le stradine e le viuzze (costeggiate dall'acqua ben si intende) che portano verso il centro.


Subito fuori dalla stazione (quelle in fondo non sono auto
 ovviamente ma gondole e motoscafi).
 
 
La nostra prima tappa, a differenza di quanto fanno i normali turisti fiondandosi quasi subito in Piazza San Marco, è stata quella riguardante l'area del Ghetto Ebraico, ovvero la zona in cui sono stati obbligati a risiedere durante il periodo della Repubblica Veneta gli ebrei veneziani.
L'area si trova nel sestiere (ovvero quella che era la sesta parte o zona della città) di Cannaregio ed è ancora oggi sede della Comunità Ebraica di Venezia.
Esiste ancora oggi inoltre il più antico banco dei pegni ebraico di Venezia, detto anche Banco Rosso, ed è visitabile come museo.
 





Monumento alle vittime veneziane della Shoah
 
Siamo risalite poi lungo i vari ponti e canali e ci siamo fermate per il primo aperitivo di festeggiamento. La giornata è stata fortunatamente dalla nostra parte con il sole che giocava a fare dei bei riflessi sull'acqua e con l'affollamento classico di turisti da tutto il mondo che la caratterizza.
Ecco altre foto.
 


uno dei tanti attracchi delle famose Gondole


Teatro Italia

Pittoresco canale con la roba stesa

 
Non poteva mancare dopo l'aperitivo, il giro, ed ovviamente il pranzo, la prima tappa del pomeriggio (l'abbiamo tenuta come chicca semifinale visti i tempi stretti che avevamo di toccata e fuga) la famosa Piazza San Marco.
L'unica nel centro storico di Venezia ad essere chiamata Piazza in quanto tutte le altre sono caratterizzate dai nomignoli di "campi" o di "campielli".
La Basilica di San Marco è situata al centro della piazza, colorata d'oro e rivestita da mosaici che raccontano la storia di Venezia. Sulla porta principale ci sono quattro cavalli in bronzo che provengono dal palazzo imperiale di Costantinopoli e che furono portati a Venezia subito dopo la Quarta Crociata del 1204.
Nella Piazza sono presenti svariate attività tra queste anche il più antico Caffè Letterario d'Italia (Caffè Floriani) dove poeti, letterati e scienziati andavano a discutere e a dar sfoggio della propria cultura.
Ecco le altre foto.

in alto i quattro cavalli di cui accennavo poco sopra




come si capisce la Piazza piena di turisti


laterale della Basilica

La Torre dell'Orologio
 
 
Caffè Floriani
 

 
Concludo il post con le ultime foto di Venezia perché subito dopo aver visitato la Piazza siamo state ancora un poco in giro e poi si è ripreso il treno che ci riportava a Bologna entro un orario umano e decente (consiglio a chi ne ha l'opportunità di fermarsi almeno una notte).
Si è risaliti passando davanti al famoso Teatro della Fenice e poi sempre attraverso canali, ponti e stradine si è passati sul tanto discusso ponte moderno creato da Renzo Piano.
Ecco le ultime immagini.




 

 



 


 

mercoledì 8 luglio 2015

Che cosa pensano gli animali. L'articolo di Focus di Luglio da leggere.

Riporto oggi articolo della rivista mensile "Focus" (in tal caso del mese di Luglio) che è stata di compagnia durante un mio lungo viaggio in treno avvenuto di recente.
L'articolo in questione, scritto da Marco Ferrari, si intitola "Cosa pensano loro ?" ed è interamente dedicato ai nostri amici a quattro zampe e più in generale anche al resto degli animali.
Un vero e proprio Dossier che parte da pagina 85 ed arriva fino alla 92.
Ora chi legge qualche post qui ogni tanto sa che da qualche tempo la mia famiglia si è allargata con l'arrivo di Billy (quello che chiamiamo primogenito peloso o a quattro zampe) e il motivo che mi ha spinta a comprare la rivista è stata proprio la copertina con il paginone che intitolava "Che cosa pensano gli animali" e aveva in stampa un mega-cagnolone.
Quindi come potevo dire di no a questa tentazione ? Soprattutto visto che alle volte sono la prima a chiedermi cosa pensa Billy di noi e se potesse parlare cosa ci direbbe.
L'articolo apre così:

Gli animali sono intelligenti ?
Se la risposta a questa domanda è ormai assodata (sì) meno scontati sono i meccanismi e i processi mentali con i quali gli animali arrivano a risolvere i problemi, a memorizzare, a contare.
E anche se anno dopo anno le ricerche aggiungono tasselli nuovi alla conoscenza del "pensiero" animale, i dubbi da chiarire sono superiori alle certezze....

Esiste quindi ancora qualche dubbio che ruota intorno a quello che riguarda il pensiero nel mondo degli animali e che se anche non ha remore sul fatto che gli animali siano intelligenti (ma questo personalmente lo sostengo da sempre) si ferma a domandarsi se questo tipo di intelligenza sia più legata alla logica o all'emotività.
Trovo simpatica l' immagine del Corvo Imperiale che viene posto al lavoro di fronte ad un computer in una stazione di ricerca in Austria e che riesce a risolvere attraverso le immagini alcuni problemi; ancora più significativa l'immagine dello giovane scimpanzé Joya che trasporta un sasso che poi userà come strumento.
Si legge nella pagina seguente:

La verità è che sul nostro pianeta coesistono varie forme di intelligenza, ognuna delle quali affronta in modo diverso la sfida della sopravvivenza.

In buona sostanza ci avvisano che gli animali usano la loro intelligenza per riuscire a sopravvivere e per risolvere in questo modo dei problemi che altrimenti li annienterebbero.
Interessante anche come prosegue l'articolo:

Di primo acchito, se dovessimo pensare a una creatura intelligente, dopo la scimmia metteremmo il cane. Con qualche ragione. I cani infatti, secondo lo psicologo americano Stanley Coren posseggono ben tre tipi di intelligenza: istintiva, adattiva (cioè quella che permette loro di affrontare problemi e concetti nuovi) e di lavoro.

Questa cosa effettivamente l'ho notata anche io osservando Billy quando giochiamo; se dico di portarmi la corda o la palla lui sa distinguere tra i due oggetti (inoltre se dico palla porta tutti gli oggetti rotondi che gli somigliano) quello che lo frega più in là però è poi la pigrizia (ma questo è un discorso a parte, lui ormai sa che tanto riceve lo stesso i premi/cibo alla fine e così spesso ti guarda con l'occhio alzato come a dire "Ma perché vuoi che io faccia questo per te ? metti giù la crocca e lasciami in pace perfavore che oggi non ho voglia di ascoltarti").
Comunque, scusandomi per il breve sfogo personale, andando oltre, sempre nell'articolo, oltre ad essere stilata una hit parade dei 10 cani di razza che sempre secondo lo psicologo americano sopra citato Coren possiedono una marcia in più (al primo posto viene il Border Collie , seguito dal Barbone, mentre al terzo il Pastore Tedesco. Per il resto della parade andate a guardarvi la rivista) viene riportata anche la capacità straordinaria anche di altri animali.
E' il caso del Polpo dove si può leggere:

Non è enorme neppure il cervellino del Polpo, tuttavia questi animali, molluschi senza conchiglia e quindi indifesi, sanno sfruttare quello che vedono attorno a loro come rifugio. Ad esempio una bottiglia rotta o una noce di cocco spezzata, o ancora molta della spazzatura di cui alcuni mari sono pieni. Risolvono in fretta e bene anche problemi molto complessi come aprire il coperchio di un barattolo contenente una preda....

Insomma come si può ben capire l'intelligenza è una caratteristica di qualsiasi specie animale, anche di quelli di cui non sospettiamo (esempio gli insetti sociali come le formiche).
L'unico animale che come sempre viene poco capito alla fine di tutta questa lista è il gatto.
Non fraintendete, gli scienziati affermano che anche loro sono intelligenti solo che a differenza di altri animali nei vari test effettuati hanno dato risultati contraddittori.
Scrive Stefano Moriggi, storico e filosofo della scienza:

La vera intelligenza del gatto è quella di ricordare, nella sua natura, l'indipendenza e la vita selvaggia che lo fa tornare ad essere predatore quando l'uomo scompare.

In pratica se il gatto non vuole fare una cosa non la e basta e conserva di più il suo istinto predatorio.
In conclusione si può affermare che anche gli animali sono esseri intelligenti e che hanno un modo tutto loro di dimostrarlo e comunicarlo.
Consigliata come lettura estiva non ve ne pentirete.

 
FONTI ED IMMAGINI:
 
Focus luglio 2015, Dossier "Cosa pensano loro?", di Marco Ferrari, pp. 85-92.