Uscito nelle sale cinematografiche il 15 di novembre di quest'anno, il film è basato su una storia (purtroppo) vera accaduta nel 1999 e mescolata a un'altra storia romanzata ma che riassume perfettamente le vicende reali di tanti ragazzi africani che cercano fortuna in Europa.
LA TRAMA:
Yaguine Koita e Fodè Tounkara, sono due adolescenti di 14 e 15 anni, della Guinea che nel luglio del 1999, tentano con ogni mezzo di recapitare un messaggio a Bruxelles ai membri della corte Europea.
Scrivono così una lettera, indirizzata "Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell'Europa", a nome di tutti i bambini e i ragazzi africani, in cui chiedono aiuto affinchè si intervenga per avere un futuro migliore: per avere scuole, cibo, cure e tutte quelle cose che noi diamo per scontate mentre in molti posti dell'Africa invece sono ancora oggi assenti.
Con la lettera in tasca i due ragazzi si nascondono nel vano carrello di un aereo diretto a Bruxelles, iniziando così un lungo viaggio della speranza.
Parallelamente, il loro viaggio della speranza si incrocia con il racconto di un altro viaggio, odierno, quello di altri due adolescenti, Rocco e Thabo che decidono di effettuare un percorso inverso e di tornare dall'Europa all'Africa.
Thabo è un tredicenne africano che era stato prelevato dal proprio villaggio e portato in Italia con la promessa che sarebbe diventato una giovane promessa del mondo del calcio.
Ai campi sportivi stringe una profonda amicizia con Rocco, un quattordicenne di Bari con gravi problemi familiari alle spalle (orfano di madre, padre in carcere e zio tutore violento).
Un giorno la società sportiva decide che Thabo non ha futuro come calciatore e così lo abbandonano in mezzo a una strada senza alcuna pieta'.
Rocco scappa dalla scuola di calcio e lo raggiunge.
Insieme i due decidono di percorrere con ogni mezzo di fortuna e con i propri piedi un estenuante e lunghissimo viaggio per poter tornare al villaggio di Thabo, N'Dola.
PERCHE' ANDARE A VEDERE QUESTO FILM:
Diretto da Paolo Bianchini e premiato al Giffoni Film Festival, il film merita di essere visto se davvero ci si vuole immergere in un mondo che ancora non conosciamo a fondo, che a noi pare lontano ma che in realtà è dietro l'angolo di casa nostra.
Serve da spunto riflessivo quindi e si allontana anni luce dai film campioni di incasso solo perchè hanno un cast colossale o perchè vanno di moda tra la massa.
Consigliato vivamente a chiunque.
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