Iniziamo
Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
Percio' Benvenuto a chiunque voglia seguire queste pagine.
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
Percio' Benvenuto a chiunque voglia seguire queste pagine.
sabato 29 ottobre 2011
La Notte Azzurra tra le terme del bolognese
Ci siamo !
un lungo week-end ci aspetta, grazie a questo ponte del 1 Novembre, che come sempre è pieno di tante iniziative disponibili e di molte cose interessanti che si possono fare nelle varie piazze d'Italia.
Allora, tra le tante opzioni, perche' non concedersi una serata diversa dal solito, magari nel relax delle terme ?
Sopratutto se si considera che anche quest'anno, con prezzi adatti a tutti, torna sul territorio bolognese quella che è stata ribattezzata come: La Notte Azzurra.
La "Notte Azzurra" rientra in un sistema chiamato Mare Termale Bolognese, composto da 5 centri termali che costituiscono un unico grande complesso presente su Bologna e provincia e dove i
servizi offerti sono mirati alla prevenzione, alla salute e al benessere globale attraverso tutte le proposte di diagnosi, cure, trattamenti, medicina fisica e riabilitazione, medicina termale, fitness e wellness articolati nei cinque centri.
Di questi 5 centri termali ne segnalo in particolare tre che hanno buon prezzo:
il Villaggio della Salute piu', propone la sua notte azzurra tra venerdi' e sabato dalle ore 19e30 fino alla mezzanotte (piscina termale a 34° C coperta e scoperta, piscina termale salata, sauna e bagno turco), ingresso a 12 euro e il buffet a 20 euro; poi ci sono le Terme di San Petronio, aperte dalle ore 20 alle ore 23, con piscina termale petroniana a 32-34° C, lagune salate, percorso vascolare, sauna termoterapica, jet spa, doccia sensoriale, sala relax, l'ingresso qui è invece a 15 euro; infine le
Terme di San Luca con ingresso sabato dalle ore 21 fino all'una di notte, piscina termale dinamica, piscina Wellness, Grotte, saune ai cristalli salini, il pozzo degli audaci e la sala relax, ingresso a 10 euro.
Bene, non mi resta che Augurarvi buon week-end, passate un buon ponte, preparate gli accappatoi e godetevi il relax con le cure termali della Notte Azzurra !
Per chi desidera ottenere maggiori informazioni puo' averle tramite i seguenti siti internet:
http://www.maretermalebolognese.it/
http://www.villaggiodellasalutepiu.it/
http://maretermalebolognese.it/piscine termali di san luca pluricenter bologna/
http://www.maretermalebolognese.it/p/terme_di_san_petronio_antalgik_bologna/
giovedì 27 ottobre 2011
Daria Bignardi: Non vi lascero' orfani.
Il libro che ho appena finito di leggere è quello scritto da Daria Bignardi (noto volto televisivo, conduttrice di vari programmi, giornalista e scrittrice), edito da Mondadori nel 2009, intitolato
"Non vi lascero' orfani".
E' un libro particolare in cui la Bignardi mette nero su bianco la propria sofferenza e i ricordi piu' cari dopo il lutto della madre a cui era legata da un sentimento di Odio-Amore; un sentimento umano che almeno molti di noi credo provino nella vita, almeno una volta, nei confronti della figura materna.
Come scritto su alcune recensioni:
La scomparsa di un genitore non lascia un piccolo orfano ma un orfano adulto.
Eppure il dolore dell'orfano adulto non è meno intenso.
L'opera di Daria Bignardi scava in questo dolore, lo analizza, lo racconta.
E' una biografia questa, a mio avviso, ben riuscita, dove viene messo in mostra non solo il mondo della scrittrice (che passa dai ricordi dell'infanzia a quelli dell'adolescenza in conflitto con la propria genitrice) ma che addirittura tratta di un periodo storico preciso (Daria è nata a Ferrara nel 1961 da genitori già molto grandi, il padre era del 1914, e che hanno persino vissuto la guerra fascista).
Scritta in maniera semplice, a tratti nel testo si riesce a sentire una sorta di contatto empatico con cio' che l'autrice ha vissuto; forse proprio perche' la sua quotidianita' familiare permette al lettore di riconoscersi nelle routine universale dell'essere parte di una famiglia.
Alzi la mano chi in fondo non trova a volte i propri genitori pesanti, ossessivi e possessivi, ripetitivi nel loro impartire ordini anche in età adulta.
Eppure, anche se con mille difetti, i nostri genitori sono il nostro rifugio nei momenti di sconforto, nei momenti bui della nostra vita.
Sono il nostro punto di riferimento costante nel bene e nel male, coloro che leggono nel nostro profondo io, nell'anima, e che in parte (non intendo fisicamente) ci hanno influenzato anche nel nostro carattere di adulto.
E' il loro affetto quello di cui sentiamo la mancanza quando siamo lontani; la loro presenza ci ricorda, in ogni momento, chi siamo e qual è il nostro posto nel mondo.
Daria Bignardi è riuscita perfettamente a descrivere un sentimento universale: Il rapporto con la propria famiglia.
Alla fine come lei stessa scrive nel suo libro:
Ti manca un pezzo e non ci puoi credere che potrai vivere senza il loro sguardo addosso.
Senza la possibilità di far felice qualcuno solo perché hai telefonato, hai sorriso, ti sei ricordato,
hai fatto un gesto piccolo che non ti è costato niente, solo perché sei contenta.
Il mio consiglio è di leggere le pagine di questo libro la sera prima di addormentarsi in modo di avere cosi' nella notte una visione di insieme che porti a riflettere anche del nostro rapporto con i propri genitori.
mercoledì 26 ottobre 2011
Casalecchio di Reno: la Casa della conoscenza e Politicamente Scorretto
Ieri ho passato tutta la mia giornata in giro per Casalecchio di Reno (Bologna) e anche se il tempo non era tra i migliori, a causa della pioggia, ho potuto trovare riparo in un posto molto confortevole: La Casa della Conoscenza.
Si tratta di un luogo di interesse culturale (inaugurato nel novembre 2004) per la comunità, aperto dunque a chiunque, dove è possibile non solo spaziare tra la biblioteca (al piano superiore) e l'emeroteca (al piano terra), ma dove si puo' anche arricchire il proprio bagaglio culturale attraverso la "Conoscenza" del prossimo e di nuove situazioni di vario tipo.
Come si puo' ben leggere sulla storia del loro sito internet(http://www.casalecchiodelleculture.it/pages/menu2/casa-della-conoscenza.html):
Questo edificio, con i suoi 1900 mq circa, ospita la biblioteca comunale "Cesare Pavese", la Sala Polivalente "Piazza delle Culture" (200 mq quadri per novantotto posti a sedere), una Sala Seminari di 38 mq con 15 posti, una Sala Lettura di 900 mq con 160 posti (di cui 30 nell'Area Ragazzi), 20 postazioni informatiche connesse a Internet e, infine, lo Spazio Espositivo "La Virgola".
La collocazione dell'edificio è studiata per creare scenari prospettici sugli assi principali al fine di dare una chiara e riconoscibile immagine del "centro cittadino" a chi lo raggiunge dalle due direzioni principali, ovvero dalla "Porrettana" o dalla "Bazzanese" da un lato e da Bologna dall'altro.
Grazie alla sua collocazione, dunque, la Casa della Conoscenza interpreta egregiamente quel ruolo di crocevia e scambio, culturale ed economico, che Casalecchio di Reno ha assunto negli anni.
Inoltre la Casa della Conoscenza propone tanti eventi particolari, tra questi quello che piu' mi ha colpita (vi ho partecipato due anni fa ma si ripete comunque ogni anno) è denominato: Politicamente Scorretto.
Ideato dall'Assassessorato alla cultura di Casalecchio di Reno nel 2005, con la collaborazione dello scrittore Carlo Lucarelli, ogni anno sono presenti tutta una serie di appuntamenti che trattano un tema delicato quale quello della Mafia e di come la cultura possa diventare arma di una società civile nel combattere questo triste fenomeno.
Si legge sul sito:
Politicamente Scorretto in questi anni, attraverso i linguaggi della letteratura, del cinema, del teatro, della musica, del video-reportage, delle mostre, della comunicazione e del giornalismo, ha creato e crea occasioni e spunti di riflessione e dibattito sulle più tormentate vicende dalla nostra storia repubblicana, facendosi portatore di un’idea di cultura vigile e appassionata, pronta all’ascolto e netta nella denuncia.
Anche quest'anno quindi, per chi fosse interessato, si rinnova la sfida civile e culturale della comunita' con la VII edizione di Politicamente Scorretto che si terrà dal 19 al 29 Novembre.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il sito:
http://www.politicamentescorretto.org
Oppure ci si puo' rivolgere alla Casa della Conoscenza
Via Porrettana 360
40033 Casalecchio di Reno (Bo)
Tel. 051.598243 (programmazione culturale) – 051.598300
lunedì 24 ottobre 2011
24 ottobre 1901 nasceva la Kodak
Quanti hanno la passione per la fotografia ?
Quanti hanno quella che io definisco "la sindrome del cinese" (ovvero la mania di scattare migliaia di foto quando si è in vacanza, quando ricorre un'occasione particolare oppure solo per semplice voglia e piacere di immortalare un momento prezioso) ?
Come ho già accennato agli inizi del mese, ho anche un altra mia mania: quella di documentarmi sulle date storiche passate importanti >> ed anche stavolta ho svolto la mia brava ricerca e ho scoperto che il 24 ottobre del 1901, a Trenton (New Jersey) venne fondata la Eastman Kodak C.o.
Come si legge su Wikipedia :
La Eastman Kodak Company, nota più semplicemente con il nome Kodak, è un'azienda multinazionale statunitense fra le principali produttrici di apparecchiature e supporti per immagine analogica e digitale.
Storicamente il nome Kodak è legato alla fotografia tradizionale sia grazie alle macchine fotografiche prodotte in svariati modelli per ogni esigenza e per ogni fascia di utenza, che per i prodotti professionali ed amatoriali oltre che per lo sviluppo e la stampa delle immagini fotografiche.
Nel corso degli anni, la Kodak ha conquistato ampie fette di mercato anche nei settori degli Audiovisivi, delle macchine da stampa e fotocopiatura e se ne è fatto uso persino nel campo medico.
Il signore che vedete raffigurato in questa fotografia è George Eastman, (nato a Waterville, stato di New York, il 12 luglio 1854, morto nel marzo del 1932 ) ovvero il fondatore della Kodak e il cui slogan di lancio nel 1888 per la prima fotocamera fu:
Durante un viaggio di affari a Santo Domingo, Eastman si rese conto che le macchine fotografiche di allora erano ingombranti e pesanti, troppo grandi e difficili anche nell'utilizzo.
Ragionandoci percio' sopra ebbe quel lampo di genio ed escogito' un modo per rendere l'uso della fotografia piu' pratico e comodo, aperto a chiunque.
Invento' cosi' una macchina per la produzione in serie di lastre al collo disco (dry plates) e si reco' in Inghilterra per brevettarla.
Ritorno' a New York nel 1880, dove prese in affitto un loft in un edificio di Rochester per poter dare inizio alla relativa produzione a livello commerciale.
E' l’avvio della Kodak.
Nel 1881 l’attività è talmente promettente che viene fondata la Eastman Dry Plate Company, impresa commerciale che al momento dell’apertura conta già sei dipendenti e che soltanto due anni dopo si è talmente allargata da doversi trasferire in un edificio di quattro piani, al 343 di State Street.
Lo sviluppo dell’azienda è così rapido che nel 1884 si trasforma in una Società per Azioni e nel
1885, dopo soltanto quattro anni dalla fondazione, venne aperto il primo ufficio vendite a Londra.
Nel 1888 lo stesso Eastman crea la denominazione commerciale "Kodak".
Da questo momento la serie di innovazioni nei materiali sensibili e negli apparecchi è pressoché ininterrotta: nel 1889 venne lanciata la prima pellicola per diapositive a base di cellulosa (uno dei primi utililizzatori fu lo scienziato Thomas Alva Edison che con questo prodotto sviluppo' l’idea della telecamera).
Nel 1891 (a dieci anni dalla fondazione) venne inaugurato ad Harrow, in Gran Bretagna, il primo stabilimento Kodak europeo (in Italia arrivera' solo nel 1905).
Nel 1898 la progenitrice delle macchine a rullino fu messa in commercio e a partire dalla data del 1901 in poi la Kodak non ha mai smesso di creare nuove macchine fotografiche, nuovi apparecchi correlati al suo uso, ma sopratutto non ha mai smesso di crescere e di svilupparsi a livello mondiale.
Nel corso del secolo il genio di Eastman e' stato in grado di rendere alla popolazione, un mezzo capace di essere sempre piu' maneggevole, alla portata di tutti e poeticamente parlando con il suo sogno ha permesso di far si' che ad oggi noi possiamo conservare dei cari ricordi a lungo.
Fonti di riferimento sono stati i siti internet:
http://www.storiadellafotografia.it/2009/12/12/la-eastman-kodak-company-i-primi-cinquant%E2%80%99anni/
http://wwwit.kodak.com/IT/it/corp/storia/1880.shtml
http://wikipedia.it
Oltre agli appunti dell'esame di Storia della Fotografia, corso frequentato presso il D.a.m.s della facoltà di lettere e filofosofia dell'università degli studi di Bologna.
domenica 23 ottobre 2011
venerdì 21 ottobre 2011
Zucca Ripiena
Sarà dovuto al fatto che ieri ho parlato di Halloween ma oggi mi era venuta una gran voglia di zucca e cosi' ho deciso che pomeriggio compro gli ingredienti necessari e provo a prepararla stasera a cena (almeno ci provo) visto che ho una ricetta mai provata prima d'ora (quella della: Zucca ripiena).
INGREDIENTI (per 4 persone): una zucca, una cipolla, 250 grammi di pomodori, 250 grammi di funghi, 3 cucchiai di olio d'oliva, 75 grammi di riso, 50 grammi di gruviera grattugiato, sale e pepe.
PREPARAZIONE:
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Tagliare la parte superiore della zucca con il coltello e mettere da parte la calotta.
Pulire la zucca dai semi, lasciando la polpa intatta all'interno.
Intanto in una padella scaldate l'olio e versateci la cipolla tritata finemente insieme ai pomodori pelati e ridotti in pezzi piccoli, aggiungere i funghi e lasciate cuocere per alcuni minuti.
Quando gli ingredienti iniziano ad ammorbidirsi inserite il formaggio e il riso crudo, il sale e il pepe, lasciando sul fuoco ancora qualche minuto fino a far sciogliere il formaggio.
Riempite la zucca con il con il composto ottenuto, copritela con la parte superiore che avevate lasciato
da parte e avvolgetela bene in della carta stagnola.
Infornate per 50 minuti e quando alla fine la uscirete dal forno scartate con attenzione perché la zucca assorbe molto calore.
Servire e Buon appetito (e speriamo che personalmente stasera io non combini troppo danni in cucina nel prepararla).
Questa ricetta l'ho ripresa da un vecchio libro del 1994 (sbucato fuori nel riordinare le librerie)intitolato "I grandi piatti della cucina Vegetariana" e venduto insieme al quotidiano Il Resto del Carlino.
giovedì 20 ottobre 2011
La festa di Halloween si avvicina.
Non è certamente tra le mie feste preferite ma è anche vero che già da un paio di anni a questa parte, la notte del 31 ottobre a preso piede anche in Italia come “notte di Halloween”.
Halloween è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana, osservata prevalentemente in Irlanda, Scozia, Canada e Stati Uniti d'America, che si celebra alla vigilia della festa di Ognissanti (non a caso l'etimologia della parola deriva da All Hallows Eve, che vuole dire Vigilia di tutti i Santi appunto; oppure è possibile rintracciarne le origini anche nella religione Neopagana che usa la parola All Allows Even per indicare che questa è la sera in cui tutto è permesso, inclusa la credenza che i defunti potessero uscire dalle loro tombe per far visita ai propri cari ancora in vita ).
Le origini della festa di Halloween sono dunque antiche e per quanto riguarda l'Europa, la ricorrenza fu diffusa grazie ai Celti, che festeggiavano la fine dell'estate con "Samhain", il loro Capodanno.
I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi, usanza questa che è sopravvissuta anche in alcune regioni dell'Italia settentrionale (ad esempio, ancora oggi in alcune località della Sicilia si usa far trovare ai bambini sulla tavola dei dolcetti di pasta di mandorla che si chiamano "Morticini" oppure dei biscotti duri detti "Ossa di Morto" che servono appunto per insegnare loro a commemorare i propri defunti).
Esiste inoltre l'usanza di intagliare delle zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno (probabilmente l'idea nasce dal fatto che si riteneva che i defunti vagassero per la terra con dei fuochi in mano).
L'uso di zucche (più spesso in Europa di fantocci rappresentanti streghe) è documentato anche in alcune località della Liguria, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons), dell'Emilia-Romagna, dell'alto Lazio e della Toscana.
Anche in Sardegna la notte della commemorazione dei defunti si svolgono riti che hanno strette similitudini con la tipica festa di Halloween d'oltreoceano, in diversi paesi si preparano le Concas e i sos mortos (le teste dei morti), ovvero zucche intagliate a forma di teschio, illuminate da una candela.
Sulla festa di Halloween ci sarebbero tante cose da raccontare ma non voglio occupare una pagina intera.
Alla fine la cosa piu' importante è l'idea della festa in se' e dunque organizzatevi e andate a divertirvi da qualche parte (in questa giornata sono molti gli eventi presenti nelle singole città e nei vari locali) e ovviamente: Buon Halloween !
Le fonti informative da cui ho preso spunto sono:
Il testo di: F. Lanza, Almanacco per il popolo siciliano, Edizioni per le scuole
oltre che conoscenze personali di buona sicula !
mercoledì 19 ottobre 2011
Torna Corrado Guzzanti su Sky. Dopo "Aniene" presenterà lo spettacolo "Recital"
Ecco ci siamo !
Tra poche ore infatti, su Sky Uno, torna il grande attore e comico romano Corrado Guzzanti, stavolta con lo spettacolo "Recital" .
Il tour di questo spettacolo (disponibile anche in Dvd) è stato vincitore del "biglietto d’oro 2009" (ha infatti registrato il sold out in ogni teatro in cui lo spettacolo è andato in scena) con ben 90 repliche in 9 mesi e ha portato Corrado, insieme alla sorella Caterina e all'attore Marco Marzocca, davanti a 150.000 spettatori.
Tanti i personaggi (reali e di fantasia) e le storie che popolano questo show, dove Guzzanti racconta con la sua solita sottile ironia la realtà dei nostri giorni.
Sono infatti personaggi che vengono usati per descrivere la crisi e che vengono raccontati con il mezzo dell’intervista giornalistica a cui non seguono mai risposte reali.
Crisi della nostra società e crisi di valori (che sembrano oggi persi), rappresentati da politici come Bertinotti, Di Pietro, Tremonti, Prodi.
E poi ancora, invece, ritroviamo personaggi come Funari, Quelo (il santone che accoglie adepti desiderosi di conoscenza) e la conduttrice Vulvia.
Certa che sarà un successone anche questa volta (basta pensare anche ad un altro dei suoi spettacoli, "Aniene", in onda sempre su Sky con un boom di ascolti) auguro semplicemente Buona visione a chi vorrà passare delle ore allegre (confrontandosi alla fine con la riflessione filosofica e teatrale guzzantiniana di fondo).
a
Tra poche ore infatti, su Sky Uno, torna il grande attore e comico romano Corrado Guzzanti, stavolta con lo spettacolo "Recital" .
Il tour di questo spettacolo (disponibile anche in Dvd) è stato vincitore del "biglietto d’oro 2009" (ha infatti registrato il sold out in ogni teatro in cui lo spettacolo è andato in scena) con ben 90 repliche in 9 mesi e ha portato Corrado, insieme alla sorella Caterina e all'attore Marco Marzocca, davanti a 150.000 spettatori.
Tanti i personaggi (reali e di fantasia) e le storie che popolano questo show, dove Guzzanti racconta con la sua solita sottile ironia la realtà dei nostri giorni.
Sono infatti personaggi che vengono usati per descrivere la crisi e che vengono raccontati con il mezzo dell’intervista giornalistica a cui non seguono mai risposte reali.
Crisi della nostra società e crisi di valori (che sembrano oggi persi), rappresentati da politici come Bertinotti, Di Pietro, Tremonti, Prodi.
E poi ancora, invece, ritroviamo personaggi come Funari, Quelo (il santone che accoglie adepti desiderosi di conoscenza) e la conduttrice Vulvia.
Certa che sarà un successone anche questa volta (basta pensare anche ad un altro dei suoi spettacoli, "Aniene", in onda sempre su Sky con un boom di ascolti) auguro semplicemente Buona visione a chi vorrà passare delle ore allegre (confrontandosi alla fine con la riflessione filosofica e teatrale guzzantiniana di fondo).
a
lunedì 17 ottobre 2011
Ancora tagli al Teatro Comunale di Bologna.
In un momento di crisi storica come questo, dispiace leggere (purtroppo sempre piu' spesso) dei tagli alla cultura e a tutto cio' che la rappresenta.
Con mio grande rammarico infatti è caduto sotto i miei occhi l'articolo (pubblicato sul quotidiano
on-line del "Resto del Carlino" di Bologna) riguardante gli ulteriori e pesanti tagli a uno dei teatri piu' importanti di questa città: il Teatro Comunale .
Evidentemente, i signori che si preoccupano di sfoderare le loro belle forbici nei confronti dei teatri non sanno che in ognuno di essi vive un'anima che ha segnato la storia dell'essere parte di questa nostra nazione e che questi luoghi ci hanno aiutato a diventare cio' che siamo.
Forse non tutti sanno che: il Teatro Comunale di Bologna è uno tra i piu' grandi teatri in muratura sopravvisuti ed è ancora vitale come sede d'opera nella nazione (superando inoltre per anzianità la Scala, edificata da Piermarini nel 1778).
Questo teatro venne costruito da Antonio Galli da Bibiena (scenografo, architetto e trattatista italiano) nel luogo in cui, un tempo, sorgeva la Domus Aurea dei Bentivoglio (famiglia feudale bolognese del XIV secolo), distrutta nel 1507.
Al suo interno il teatro conserva ancora molti degli elementi originari e tutto cio' nonostante i numerosi cambiamenti architettonici e le migliorie che di epoca in epoca si andarono effettuando.
Dopo l'incendio del febbraio 1745, che distrusse il Teatro Malvezzi (costruito nel 1651), la città promosse la costruzione di un nuovo teatro, il "Teatro Pubblico", come venne inizialmente chiamato il Teatro Comunale.
Esso fu dunque il primo esempio di teatro dell'opera edificato con fondi pubblici e affittato dalla municipalità.
Inaugurato nel maggio 1763 con l'opera di Gluck "Il trionfo di Clelia", scritta per l'occasione; strutturalmente questo teatro presenta un auditorium, a forma di campana, composto da quattro ordini di palchi con un palco reale e un loggione.
Personalmente ho avuto la fortuna e l'onore di poter fare un tour di approfondimento in questo teatro nel 2004 durante i seminari universitari con la professoressa Bignami (insegnante di Teoria e Storia della Scenografia presso il D.a.m.s, corso di laurea della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Universita' degli studi di Bologna).
Avendo cosi' avuto modo di vedere da vicino questo gioiello architettonico, mi auguro che la situazione possa ristabilirsi per il meglio e al piu' presto perchè credo che non sia cancellando la Storia che si possa pensare di coprire i debiti fatti altrove e da altri responsabili.
Con mio grande rammarico infatti è caduto sotto i miei occhi l'articolo (pubblicato sul quotidiano
on-line del "Resto del Carlino" di Bologna) riguardante gli ulteriori e pesanti tagli a uno dei teatri piu' importanti di questa città: il Teatro Comunale .
Evidentemente, i signori che si preoccupano di sfoderare le loro belle forbici nei confronti dei teatri non sanno che in ognuno di essi vive un'anima che ha segnato la storia dell'essere parte di questa nostra nazione e che questi luoghi ci hanno aiutato a diventare cio' che siamo.
Forse non tutti sanno che: il Teatro Comunale di Bologna è uno tra i piu' grandi teatri in muratura sopravvisuti ed è ancora vitale come sede d'opera nella nazione (superando inoltre per anzianità la Scala, edificata da Piermarini nel 1778).
Questo teatro venne costruito da Antonio Galli da Bibiena (scenografo, architetto e trattatista italiano) nel luogo in cui, un tempo, sorgeva la Domus Aurea dei Bentivoglio (famiglia feudale bolognese del XIV secolo), distrutta nel 1507.
Al suo interno il teatro conserva ancora molti degli elementi originari e tutto cio' nonostante i numerosi cambiamenti architettonici e le migliorie che di epoca in epoca si andarono effettuando.
Dopo l'incendio del febbraio 1745, che distrusse il Teatro Malvezzi (costruito nel 1651), la città promosse la costruzione di un nuovo teatro, il "Teatro Pubblico", come venne inizialmente chiamato il Teatro Comunale.
Esso fu dunque il primo esempio di teatro dell'opera edificato con fondi pubblici e affittato dalla municipalità.
Inaugurato nel maggio 1763 con l'opera di Gluck "Il trionfo di Clelia", scritta per l'occasione; strutturalmente questo teatro presenta un auditorium, a forma di campana, composto da quattro ordini di palchi con un palco reale e un loggione.
Personalmente ho avuto la fortuna e l'onore di poter fare un tour di approfondimento in questo teatro nel 2004 durante i seminari universitari con la professoressa Bignami (insegnante di Teoria e Storia della Scenografia presso il D.a.m.s, corso di laurea della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Universita' degli studi di Bologna).
Avendo cosi' avuto modo di vedere da vicino questo gioiello architettonico, mi auguro che la situazione possa ristabilirsi per il meglio e al piu' presto perchè credo che non sia cancellando la Storia che si possa pensare di coprire i debiti fatti altrove e da altri responsabili.
domenica 16 ottobre 2011
Sapori d'Autunno. A Tolè la Marronata del 23 Ottobre.
Anche oggi, come nei vari week-end, ne ho approfittato per fare una bella passeggiata a Porretta Terme dove si è tenuta la Festa del Cioccolato !
In questo periodo, l'avevo già accennato la scorsa domenica con la Tartufesta di Vergato, sono tante le occasioni festive a cui poter prendere parte.
Il prossimo week-end ad esempio (22-23 ottobre) si potrebbe fare un giro in quei di Tolè (città d'arte, frazione di Vergato, nell'Appenino Tosco-Emiliano) per la sagra della Marronata (ovvero la Castagna).
Come sempre saranno presenti degli Stand gastronomici con prodotti tipici a base di castagne oltre che i mercatini vari.
Le castagne sono indicate in questo periodo di ottobre e si possono consumare in tanti modi (bollite, arrostite, sotto forma di marmellate etc..). Inoltre, con la farina di castagne si possono fare svariati dolci, tra cui il castagnaccio (una torta di farina di castagne tipica delle zone dell'Appennino. E' un piatto tipicamente autunnale che si ottiene facendo cuocere nel forno un impasto di farina di castagne, acqua, olio extravergine d'oliva, pinoli e uvetta).
Che dire di piu' ?
Buona passeggiata e buona degustazione a chiunque voglia farci un salto.
venerdì 14 ottobre 2011
Michelle Williams sarà Marilyn Monroe sul grande schermo.
Tra le pagine del quotidiano on-line di "Repubblica" ho trovato, nella sezione dedicata allo spettacolo e alla cultura, un articolo di Claudia Morgoglione che ha attirato la mia attenzione.
A quanto pare l'attrice Michelle Williams (ex moglie del giovane attore scomparso Heath Ledger e diventata famosa grazie al telefilm Dawson's Creek) ha deciso di interpretare, nel film intitolato
"My week with Marilyn" , che negli Stati Uniti uscirà il 4 di Novembre, un personaggio Mito del passato (ma sempre comunque di gran moda) come: Marilyn Monroe.
La giornalista nota, giustamente, come sui vari quotidiani e nel mondo di internet si siano subito aperti dei dibattiti vari, sopratutto ruotanti intorno alla domanda di fondo: può un'attrice brava ma non dotata di supercarisma interpretare la diva scomparsa?
E' giusto oppure no chiederle di interpretare l'eterna superdiva (sogno erotico planetario di tanti maschietti) ?
Molte sono le attrici che in passato hanno tentato, sia in Tv che al cinema, il confronto ma che alla fine ne sono uscite distrutte.
Anche se stavolta pare che i critici (che hanno avuto modo di vedere l'anteprima del film in ottobre al New York Film Festival) si siano divisi a metà tra chi difende il film del regista Simon Curtis e la sua protagonista, e chi invece non lo trova per nulla originale e definisce l'interpretazione della Williams come insicura.
Personalmente restero' in attesa di vedere il film nelle nostre sale cinematografiche (anche se un'occhiata al trailer l'ho già data nel sito di youtube), per poter dare un ulteriore giudizio.
Foto di Michelle Williams Foto di Marilyn Monroe
A quanto pare l'attrice Michelle Williams (ex moglie del giovane attore scomparso Heath Ledger e diventata famosa grazie al telefilm Dawson's Creek) ha deciso di interpretare, nel film intitolato
"My week with Marilyn" , che negli Stati Uniti uscirà il 4 di Novembre, un personaggio Mito del passato (ma sempre comunque di gran moda) come: Marilyn Monroe.
La giornalista nota, giustamente, come sui vari quotidiani e nel mondo di internet si siano subito aperti dei dibattiti vari, sopratutto ruotanti intorno alla domanda di fondo: può un'attrice brava ma non dotata di supercarisma interpretare la diva scomparsa?
E' giusto oppure no chiederle di interpretare l'eterna superdiva (sogno erotico planetario di tanti maschietti) ?
Molte sono le attrici che in passato hanno tentato, sia in Tv che al cinema, il confronto ma che alla fine ne sono uscite distrutte.
Anche se stavolta pare che i critici (che hanno avuto modo di vedere l'anteprima del film in ottobre al New York Film Festival) si siano divisi a metà tra chi difende il film del regista Simon Curtis e la sua protagonista, e chi invece non lo trova per nulla originale e definisce l'interpretazione della Williams come insicura.
Personalmente restero' in attesa di vedere il film nelle nostre sale cinematografiche (anche se un'occhiata al trailer l'ho già data nel sito di youtube), per poter dare un ulteriore giudizio.
Foto di Michelle Williams Foto di Marilyn Monroe
giovedì 13 ottobre 2011
Leggendo De Crescenzo.
Se c'è una cosa che mi è sempre piaciuta tanto è quella di leggere libri, di divorare libri, leggerli senza interruzioni, frequentare le biblioteche negli inverni freddi per poter conoscere, attraverso le loro pagine, nuovi mondi reali o presunti che siano.
Tra i tanti letti questo mese, quello che maggiormente mi ha aiutata a passare le mie ore velocemente e con simpatia è stato il libro di Luciano De Crescenzo (classe 1928, una classe di annata di molti e validi scrittori) dal titolo "Tutti Santi. me compreso".
Come sempre l'ex ingegnere e filosofo narra con la sua ironia partenopea e con sapiente leggerezza le vite dei santi ma umanizzandoli e avvicinandoli a noi.
Già nel trafiletto di introduzione al libro si legge l'ironico incipit:
Circa una quarantina di anni fa la Chiesa di Roma minaccio' di togliere San Gennaro dal calendario.
Le notizie che lo riguardavano erano poche e sospette e i resoconti del suo martirio non erano attendibili.
Dopo una lunga trattazione con la curia di Napoli, il Vaticano concesse il culto del santo ma solo su base locale. San Gennaro insomma diventava un santo di serie B.
Il primo pensiero che venne ai napoletani fu: Gesu' vuoi vedere che mo il santo si è offeso ?>>.
Bisognava consolarlo e percio' sui muri della città apparve la scritta "San Gennà futtatenne".
Ma non solo San Gennaro, De Crescenzo prende a raccontare anche di altri santi passando da Sant'Agostino (dove l'autore scrive che è uno dei santi che preferisce in quanto ha inventato il Purgatorio che per lui è il pressapoco del Paradiso) a San Tommaso, da San Nicola a San Francesco.
Come scrive De Crescenzo, l'elenco dei santi è lungo, quello delle sante un po' meno "perché a parte mia madre non mi sono mai piaciute troppo".
Il filosofo partenopeo intreccia cosi' la vita dei santi con pagine della propria vita, fino a giungere a una conclusione assolutoria, anche per ciascuno di noi:
"A forza di leggere le vite dei santi mi sono convinto che anch'io potrei avere una qualche piccola speranza. Io nella vita volontariamente non ho mai fatto del male a nessuno, e già questa mi sembra una buona partenza".
Che altro dire ?
Semplicemente Buona Lettura nel caso decidiate di aprire questo libro !
mercoledì 12 ottobre 2011
Ottobre: mese di prevenzioni e visite gratuite
Ottobre si sa è il mese della prevenzione e la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori; ente pubblico che opera sotto la vigilanza del Ministero della Salute) torna come ogni anno in prima linea nella prevenzione del tumore al seno con la Campagna Nastro Rosa 2011, giunta alla XVIII edizione in Italia.
Dal 1922 questa associazione promulga la diffusione della cultura della Prevenzione (che oggi è l'arma piu' efficace per combattere il cancro) affinché si possa cercare di vivere bene e a lungo.
Quest'anno sono 395 i punti di Prevenzione (Ambulatori) che saranno a disposizione per delle visite senologiche e dei controlli clinici strumentali gratuiti.
Inoltre, come riportato sul sito della LILT:
Anche quest'anno l'Italia si tingera' nuovamente di rosa, colore simbolo di questa campagna, con tanti monumenti, edifici e statue che resteranno illuminati per una o più notti a testimoniare che, grazie a un'efficace e corretta prevenzione, questa malattia tumorale si può, e si deve, vincere.
Per chi volesse conoscere i giorni e gli orari di apertura degli ambulatori più vicini alla propria regione oltre che il sito della LILT, puo' anche consultare il sito www.nastrorosa.it
E' inoltre attiva una linea verde nazionale, l'800-998877, con chiamata anonima e gratuita rivolta a tutti, dove del personale esperto (giuristi, medici e psicologi) rispondera' dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17.
martedì 11 ottobre 2011
Il Generale Della Rovere fiction ben riuscita
Che sia o no un remake del film girato nel 1959 da Rossellini (con un travolgente e inimitabile protagonista quale Vittorio De Sica), anche il moderno film per la tv, "Il Generale Della Rovere" (tratto dal romanzo di Indro Montanelli), trasmesso in onda su Raiuno in due puntate ( 9-10 ottobre prodotto per Raifiction da Rizzoli), merita la sua attenzione.La storia :
Giovanni Bertone (interpretato da Pierfrancesco Favino) è un truffatore ed un giocatore incallito che nell'Italia in guerra, occupata dai nazisti, nel 1944 fa un patto con un comandante delle SS.
In cambio della sua salvezza, gli viene chiesto di prendere il posto del generale badogliano Fortebraccio Della Rovere ( il vero generale era destinato ad assumere il comando della resistenza Antinazista nel Nord Italia ma viene ucciso per errore proprio dai tedeschi) nel carcere di San Vittore, dove dovrà fare da spia comunicando tutte le informazioni sulla Resistenza che riuscirà a recuperare.
Bertone accetta e viene cosi' rinchiuso nel carcere tra i detenuti politici.
Scopre presto pero' gli orrori commessi da parte dei soldati sui detenuti che nonostante tutte le difficoltà sono comunque disposti a sacrificare la propria vita in nome dell’onore e dell’Italia.
A contatto con questi uomini coraggiosi, Bertone sente nascere dentro di sé un senso mai provato prima, un senso di rivalsa che lo porterà a riscoprire i valori della dignita' e della libertà.
La notte che precede l’esecuzione, il protagonista, identifica Fabrizio (l’uomo a capo dei ribelli che doveva incontrarsi con il vero Della Rovere per fare Resistenza ai nazisti) e pur di non dare il nome al comandante Muller, preferisce avviarsi al muro della fucilazione gridando prima di morire: "Viva l’Italia !".
Come scrivevo all'inizio, cio' che conta (polemiche a parte sul fatto che sia oppure no un remake del film del '59) sono i risultati, che a mio avviso sono stati comunque buoni (basta pensare solo alla notevole presenza di telespettatori, 4.220.000, già alla prima puntata, con il 17,13% di share).
Per concludere, sono sicura che l'intento del regista Carlo Carlei è riuscito a pieni voti : far conoscere una bella storia italiana tratta da un romanzo di Montanelli che sarebbe bene riprendere in mano per una rilettura.
lunedì 10 ottobre 2011
Censimento 2011. Obbligo di compilazione o arriva la Multa.
Alzi la mano a chi non è arrivato il Modulo dell'Istat per il censimento 2011 a casa propria.
Come riportano numerosi quotidiani, il censimento interessa 25 milioni di famiglie e oltre 61 milioni
di cittadini, italiani e stranieri, residenti in circa 8.000 comuni.
Si compie ogni 10 anni, da quando esiste l'Italia come nazione, cioè dal 1861, e consente di raccogliere dati sulle caratteristiche dell'Italia, sulla sua struttura demografica, sociale ed economica.
Inoltre per la prima volta nella storia, è possibile compilare online il questionario che arriva al proprio domicilio (anche se momentaneamente pare ci siano state considerevoli proteste dovute al fatto che numerosi cittadini si sono trovati in difficoltà con la compilazione via Internet a causa di rallentamenti del sistema).
In caso di disagi, l'Istat mette a disposizione un numero verde ( 800.069.701) da poter contattare per avere ulteriori informazioni.
E' possibile riconsegnare, una volta che è stato compilato, il questionario negli uffici postali o in quelli comunali (per le famiglie residenti in Comuni con meno di 20 mila abitanti la riconsegna deve avvenire entro il 31 dicembre 2011, per quelle residenti in Comuni con popolazione fra 20 mila e 150 mila abitanti c'è tempo fino al 31 gennaio 2012, mentre per le famiglie residenti in Comuni con più di 150 mila abitanti si va al 29 febbraio 2012).
Ad ogni modo qualunque sia l'ufficio (postale o comunale) a cui consegnate il plico, dovra' esservi consegnata una ricevuta da conservare per l'avvenuta compilazione.
Fino a qui tutto chiaro o per lo meno diciamo di si'.
Ora pero' alzi la mano chi era a conoscenza del fatto che:
1- C'è l'obbligatorietà alla compilazione del questionario (in base al decreto legislativo del 1989, n. 322) .
2- Chi decide di non compilarlo incorre in una Multa che può andare da un minimo di 206 euro ad un massimo di 2.000.
Le multe vengono emesse solo se - dopo procedura di accertamento - si rileva che il rifiuto a rispondere alle domande è netto e «consapevole» o per chi volontariamente risponde in modo errato alle domande alterando cosi' i risultati della rilevazione.
Bene allora, Pc o penna alla mano "divertitevi" (se cosi' si puo' dire visto che personalmente ho trovato una rottura di scatole dover rispondere a una miriade di domande) alla compilazione del questionario e vi raccomando di non dimenticare di riconsegnarlo entro le date di scadenza !
Siti internet a cui ho fatto riferimento sono:
http://censimentopopolazione.istat.it
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/10/09/news/censimento_marzo_primi_dati-22931387/
http://www.bolognatoday.it/cronaca/censimento-2011-bologna-informazioni.html
domenica 9 ottobre 2011
Passeggiate di Ottobre tra Fiere e Mercatini
Il mio consiglio per questo mese di ottobre è quello di soffermarvi nei week-end (approfittando ancora di qualche giornata di sole) lungo i paesi e i borghi dell' Appenino Tosco-Emiliano, dove si possono ritrovare numerevoli iniziative come: sagre, feste, spettacoli vari, mercatini con prodotti tipici della stagione (miele, castagne, tartufi, vino novello etc..), stand gastronomici e tante altre attività interessanti.
I luoghi da poter visitare sono numerosi, si va' da Camugnano a Castel di Casio, da Castiglione dei Pepoli a Grizzana Morandi, da Lizzano in Belvedere a Monzuno, da Sasso Marconi a Porretta Terme, da Vergato a Savigno e tanti altri ancora appartenenti alla provincia di Bologna.
Già la prossima domenica (16 ottobre) , per esempio, potreste approfittarne per fare un salto a Porretta Terme dove il tema della giornata sarà quello del Tartufo con una vera e propria "Street food" ( si inizia alle ore 10) dedicata a questo prodotto e ad altri prodotti del sottobosco della montagna bolognese (in collaborazione con la Strada dei Vini e Sapori dell'Appennino bolognese).
Alle ore 11 e alle 16 invece ci sono i racconti di strada per i piu' piccoli e l'insegnamento di come si prepara il pane. (per ulteriori info vedi il sito: www.comune.porrettaterme.bo.it )
Personalmente, già oggi ne ho approfittato per girovagare alla Tartufesta di Vergato e ho passato una splendida giornata in relax e in buona compagnia mangiando le castagne e assaggiando qua e la' tra i vari stand le degustazioni offerte dai commercianti dei mercatini.
Se interessati, potete trovare i programmi dei singoli eventi e delle iniziative anche sul sito: provincia.bologna.it/
oppure nei siti internet dei singoli comuni.
venerdì 7 ottobre 2011
Donne, Democrazia e Dignita' al Premio Nobel vincono "le tre D"
La notizia data dai telegiornale, oltre che dai vari mezzi di comunicazione, ha attirato una notevole attenzione da parte delle istituzioni politiche e sociali di tutto il mondo, intorno alla figura di tre donne che hanno ricevuto oggi il Premio Nobel per la Pace.
Si tratta di due Liberiane e una Yemenita: Ellen Johfnson Sirlea, Leymah Gbowee ed infine Tawakkul Karman.
Queste tre donne sono già definite "Donne Coraggio" in quanto con il loro operato stanno rivoluzionando la realtà del mondo arabo e di quello africano.
Non a caso la motivazione con cui è stato affidato il premio dalla commissione di Oslo è stata dichiarata dallo stesso presidente:
Per la loro battaglia non violenta per la sicurezza delle donne e per i diritti delle donne alla piena partecipazione all'impegno per la costruzione della pace.
Ellen Johfnson Sirlea, 72 anni, 4 figli e 8 nipoti è lei la prima presidentessa donna (gennaio 2006) di uno stato africano (la Liberia ) ed è soprannominata la "Thatcher di Monrovia".
Laureata in economia ad Harvard, con un passato a lavorare per l'Onu e la Banca Mondiale, in lei è vista la carta vincente per il futuro della Liberia, una nazione che è stata segnata da 14 anni di guerre civili.
Donna dotata di grande determinazione e pronta a fronteggiare qualsiasi attentato ha da subito fatto del binomio «pace e sicurezza» il cavallo di battaglia della sua presidenza.
Fin dalla sua investitura ha avviato una campagna di sforzi presso le istituzioni finanziarie internazionali per attirare investimenti per la ricostruzione della Liberia.
Altra Liberiana a cui è stato assegnato il Nobel è l'attivista pacifista Leymah Gbowee.
Leader del movimento "Women of Liberia Mass Action for Peace" e di altre organizzazioni di e per le donne, ha contribuito a mettere fine alla guerra civile in Liberia nel 2003, aprendo la strada all'elezioni della prima donna presidente di un Paese africano, la Sirleaf appunto.
Nel 2002 iniziò la propria lotta non violenta alla guerra invitando le altre donne a pregare e a cantare per la pace vestite di bianco e riuscendo con l'accrescimento del suo potere a strappare la promessa di un trattato di pace a Charles Taylor (dittatore della nazione fino al 2003).
Operatore sociale e madre di sei figli, Gbowee ha sempre lavorato per il recupero degli ex bambini soldato dell'esercito di Taylor.
Protagonista nel 2008 del documentario "Pray the devil back to hell" (premiato come miglior film-documentario al Sundance festival e diretto da Giti Reticker) un reportage intenso, che porta la testimonianza delle leader di un movimento pacifista di base (WIPNET, Women in Peace Networking) che in quattro anni, dal 1999 al 2003, è riuscita a fare breccia nella paura delle donne di Monrovia, cristiane e musulmane, trasformandole in un piccolo esercito agguerrito che con la sola forza della parola ha costretto i grandi del Paese a sedersi attorno a un tavolo negoziale.
Ultimo premio Nobel per la Pace è andato alla yemenita attivista per i diritti civili Tawakkul Karman.
Giornalista trentaduenne, madre di tre ragazze, ha sfidato il potere togliendosi il velo (ma conservando la veste nera delle donne islamiche) mentre partecipava a un meeting per i diritti umani nel 2004 e invitando altre donne a fare altrettanto
Fondatrice dell'associazione "Giornaliste senza catene" ha collaborato con il Washington Post e ha evitato piu' volte, grazie all'aiuto di guardie del corpo, i tentativi di arresto fatti dal presidente Saleh.
La Karman è famosa per la sua lotta contro i pregiudizi di casta maschile dello Yemen e per la lotta per i diritti delle donne.
Alla consegna del Premio Nobel ha dichiarato:
È un premio per me, ma soprattutto per tutte le donne dello Yemen
Queste tre signore sono un grande esempio per tutto l'universo femminile e il lavoro che svolgono con costanza, affrontando persino minacce di morte, portano su quella strada che si chiama "Democrazia" e che rende "Dignità" alla donna in nazioni ancora arretrate e maschiliste.
Si tratta di due Liberiane e una Yemenita: Ellen Johfnson Sirlea, Leymah Gbowee ed infine Tawakkul Karman.
Queste tre donne sono già definite "Donne Coraggio" in quanto con il loro operato stanno rivoluzionando la realtà del mondo arabo e di quello africano.
Non a caso la motivazione con cui è stato affidato il premio dalla commissione di Oslo è stata dichiarata dallo stesso presidente:
Per la loro battaglia non violenta per la sicurezza delle donne e per i diritti delle donne alla piena partecipazione all'impegno per la costruzione della pace.
Ellen Johfnson Sirlea, 72 anni, 4 figli e 8 nipoti è lei la prima presidentessa donna (gennaio 2006) di uno stato africano (la Liberia ) ed è soprannominata la "Thatcher di Monrovia".
Laureata in economia ad Harvard, con un passato a lavorare per l'Onu e la Banca Mondiale, in lei è vista la carta vincente per il futuro della Liberia, una nazione che è stata segnata da 14 anni di guerre civili.
Donna dotata di grande determinazione e pronta a fronteggiare qualsiasi attentato ha da subito fatto del binomio «pace e sicurezza» il cavallo di battaglia della sua presidenza.
Fin dalla sua investitura ha avviato una campagna di sforzi presso le istituzioni finanziarie internazionali per attirare investimenti per la ricostruzione della Liberia.
Altra Liberiana a cui è stato assegnato il Nobel è l'attivista pacifista Leymah Gbowee.
Leader del movimento "Women of Liberia Mass Action for Peace" e di altre organizzazioni di e per le donne, ha contribuito a mettere fine alla guerra civile in Liberia nel 2003, aprendo la strada all'elezioni della prima donna presidente di un Paese africano, la Sirleaf appunto.
Nel 2002 iniziò la propria lotta non violenta alla guerra invitando le altre donne a pregare e a cantare per la pace vestite di bianco e riuscendo con l'accrescimento del suo potere a strappare la promessa di un trattato di pace a Charles Taylor (dittatore della nazione fino al 2003).
Operatore sociale e madre di sei figli, Gbowee ha sempre lavorato per il recupero degli ex bambini soldato dell'esercito di Taylor.
Protagonista nel 2008 del documentario "Pray the devil back to hell" (premiato come miglior film-documentario al Sundance festival e diretto da Giti Reticker) un reportage intenso, che porta la testimonianza delle leader di un movimento pacifista di base (WIPNET, Women in Peace Networking) che in quattro anni, dal 1999 al 2003, è riuscita a fare breccia nella paura delle donne di Monrovia, cristiane e musulmane, trasformandole in un piccolo esercito agguerrito che con la sola forza della parola ha costretto i grandi del Paese a sedersi attorno a un tavolo negoziale.
Ultimo premio Nobel per la Pace è andato alla yemenita attivista per i diritti civili Tawakkul Karman.
Giornalista trentaduenne, madre di tre ragazze, ha sfidato il potere togliendosi il velo (ma conservando la veste nera delle donne islamiche) mentre partecipava a un meeting per i diritti umani nel 2004 e invitando altre donne a fare altrettanto
Fondatrice dell'associazione "Giornaliste senza catene" ha collaborato con il Washington Post e ha evitato piu' volte, grazie all'aiuto di guardie del corpo, i tentativi di arresto fatti dal presidente Saleh.
La Karman è famosa per la sua lotta contro i pregiudizi di casta maschile dello Yemen e per la lotta per i diritti delle donne.
Alla consegna del Premio Nobel ha dichiarato:
È un premio per me, ma soprattutto per tutte le donne dello Yemen
Queste tre signore sono un grande esempio per tutto l'universo femminile e il lavoro che svolgono con costanza, affrontando persino minacce di morte, portano su quella strada che si chiama "Democrazia" e che rende "Dignità" alla donna in nazioni ancora arretrate e maschiliste.
Carta e penna tra passato e presente
In questa epoca in cui domina la tecnologia sono una nostalgica che ama ancora l'uso della carta e della penna.
Ovviamente non disdegno i mezzi informatici, altrimenti non sarei qui a scrivere al computer.
E' solo che ieri sera ho ripreso in mano i vecchi "taccuini" (piccoli quadernetti su cui sono riportati poesie scritte da me, annotazioni varie e pensieri personali, situazioni e sensazioni di vita, disegni e immagini che mi piaceva fare affiancandoli al caos del mio scribacchiare).
L'odore della carta e rileggere del mio passato in un ottobre che inizia solo ora ad essere veramente tale, mi ha riportata indietro nel tempo.
Questi quaderni iniziai a scriverli nel 1999, subito dopo che mi ero lasciata alle spalle la città in cui sono nata per trasferirmi a Bologna e frequentare l'universita'.
La cosa strana e' che li ho interrotti nel 2005 e non trovo una vera ragione per cui abbia smesso.
Voglio dire perchè scrivere in continuo per anni e poi interrompere di colpo ?
L'unica spiegazione che sono riuscita a darmi è che sono caduta in un lungo sonno in tutto questo tempo e solo ora grazie all'aver deciso di scrivere su un Blog mi si è riaccesa la lampadina che si trovava in fondo alla testa !!!
Percio' grazie alla carta e alla penna che conserva le nostre memorie passate ma grazie anche al Blog che permette di condividerle nel presente.
Giusto per citarne solo una, questa è una poesia che ho scritto nel 2003:
Anima inquieta
vago tra ragione e sentimento
in un non senso che va' in cerca di una arcaica risposta.
L'Amore di un tempo lontano,
il pianto di un bambino,
le risate di chi in un soffio è volato via ....
Un girotondo tra testa e cuore che alla fine mi sconfigge !!!
giovedì 6 ottobre 2011
Home sweet Home
Queste sono le immagini della città in cui sono nata, la solare Milazzo !!!
Anche se non vivo piu' in Sicilia da parecchi anni (ormai direi che sono già 11 anni), ora la mia seconda casa e' qui in Emilia-Romagna, resterà sempre e comunque legata al mio cuore.
Ritorno comunque giu' (anche se purtroppo sempre e solo per due settimane) ogni volta in Agosto, godendo di ogni attimo fino in fondo.
Ciao Steve !!!
Addio a un grande uomo che ha rivoluzionato il mondo della tecnologia e non solo !!!
mercoledì 5 ottobre 2011
In cucina
In attesa che arrivi la cena provero' a preparare una nuova ricetta consigliatami da un amica, ovvero la : CREMA DI CAROTE.
INGREDIENTI (per 4 persone): 8 Carote medie, due cipolle medie, 3 spicchi d'aglio, 2 cucchiai di olio d'oliva, prezzemolo, un cucchiaio di semi di coriandolo, sale e pepe.
Per prima cosa occorre pulire le carote dalla cima al fondo e tagliarle a rondelle sottili.
Scaldare l'olio in una padella e aggiungere le cipolle tagliate anche queste sottili insieme all'aglio tritato, soffrigendo tutto per qualche minuto.
Aggiungere le carote e cuocere ancora 5 minuti mescolando perchè non si bruci tutto.
Versare nella padella 100ml circa di acqua, coprire e lasciare stufare per un quarto d'ora a fuoco molto basso.
Togliere il composto dal fuoco e aspettare che si intiepidizzi un poco per poterlo passare poi con il passaverdura o con il frullatore.
Una volta ottenuta la crema rimettetela per pochi minuti sul fuoco, salate e pepate.
Versate infine tutto in una zuppiera e guarnite con il prezzemolo tritato e i semi di coriandolo.
Buon Appetito !!!
5 ottobre 1921 data storica
Oggi è il 5 ottobre e avendo una personale mania, quella di voler approfondire la conoscenza di alcune date storiche importanti, ho svolto una piccola ricerca.
Esattamente il 5 ottobre 1921, a Londra, nasceva il Pen Club Internazionale (acronimo di Poets, Essaysts e Novelist) grazie alla poetessa Catherin Amy Dawson-Scott, le cui intenzioni erano quelle di risvegliare dal torpore letterario gli intellettuali della propria città.
Non a caso la presidenza del Club venne affidata a Jhon Garsworthy (Premio Nobel per la letteratura nel 1932).
Come è scritto sul sito internet http://www.penclub.it/files/magazine/1/Pen_Club_01.pdf :
Nell'immagine acustica della parola pen, che simbolicamente è lo strumento senza il quale gli scrittori non possono creare, vi sono molti significati.
Una persona impugna una penna, la penna racchiude i pensieri e rappresenta la libertà e la galera di ogni scrittore.
E' immaginabile che i fondatori lo sapessero quando battezzarono il sodalizio.
All’inizio del Pen, c’era chi usava la penna come un'arma.
Arma di difesa, si intende: per allargare minimi spazi di libertà o per affermarli quando erano totalmente assenti......
Il Pen guarda al futuro con la stessa convinzione di allora: nessuno è abbastanza libero se non lo è altrettanto chi impugna una penna.
Il Pen Club esiste ancora oggi ed è presente in ben 116 paesi (inclusa l'Italia che fondo' un suo Club nel 1922 affidandone la prima presidenza a Lauro De Bosis).
Il presente post è creato nella speranza di una riflessione piu' profonda sul tema della libertà di espressione ......
martedì 4 ottobre 2011
Terranova fiction
Domanda: Quanti ieri sera hanno visto il primo episodio della nuova serie tv, firmata Spielberg (mica pizza e fichi), dal titolo "Terranova"?
Io un occhio tra una cosa e l'altra l'ho dato (canale 111 di Sky) e devo dire che la trama non mi è dispiaciuta tanto.
Ammetto la mia ignoranza in quanto a conoscenza delle varie specie di Dinosauri esistiti sul nostro pianeta agli albori della civiltà ma fortunatamente a fianco avevo un esperto che mi guidava confermando quali di questi "simpatici" animali è esistito realmente oppure no !!!
Credo che (almeno per me) valga la pena di continuare a seguire ulteriori episodi nella speranza che non perda questa sua freschezza e originalità rimanendo cosi' come è senza cadere nella banalità e nel ripetitivo (esempio di Jurrasik Park, sempre Spielberg come il prezzemolo in mezzo :D ) di tante altre serie televisive.
Festival Verdi a Parma
Per chi si trova in Emilia-Romagna e per gli amanti della musica classica, segnalo un interessante iniziativa culturale quale il Festival Verdi che si tiene a Parma fino al 28 ottobre.
Sono presenti numerosi appuntamenti dedicati al grande maestro (nato proprio il 10 ottobre del 1813) in cui si interpretano sul palcoscenico le migliori composizioni verdiane (giusto per citarne una o due, basti pensare al Falstaff o a Il Trovatore).
Per chi volesse scaricare il programma degli eventi puo' farlo attraverso il sito del Teatro Regio di Parma.
teatro regio parma
Sono presenti numerosi appuntamenti dedicati al grande maestro (nato proprio il 10 ottobre del 1813) in cui si interpretano sul palcoscenico le migliori composizioni verdiane (giusto per citarne una o due, basti pensare al Falstaff o a Il Trovatore).
Per chi volesse scaricare il programma degli eventi puo' farlo attraverso il sito del Teatro Regio di Parma.
teatro regio parma
Iscriviti a:
Post (Atom)