Che sia o no un remake del film girato nel 1959 da Rossellini (con un travolgente e inimitabile protagonista quale Vittorio De Sica), anche il moderno film per la tv, "Il Generale Della Rovere" (tratto dal romanzo di Indro Montanelli), trasmesso in onda su Raiuno in due puntate ( 9-10 ottobre prodotto per Raifiction da Rizzoli), merita la sua attenzione.La storia :
Giovanni Bertone (interpretato da Pierfrancesco Favino) è un truffatore ed un giocatore incallito che nell'Italia in guerra, occupata dai nazisti, nel 1944 fa un patto con un comandante delle SS.
In cambio della sua salvezza, gli viene chiesto di prendere il posto del generale badogliano Fortebraccio Della Rovere ( il vero generale era destinato ad assumere il comando della resistenza Antinazista nel Nord Italia ma viene ucciso per errore proprio dai tedeschi) nel carcere di San Vittore, dove dovrà fare da spia comunicando tutte le informazioni sulla Resistenza che riuscirà a recuperare.
Bertone accetta e viene cosi' rinchiuso nel carcere tra i detenuti politici.
Scopre presto pero' gli orrori commessi da parte dei soldati sui detenuti che nonostante tutte le difficoltà sono comunque disposti a sacrificare la propria vita in nome dell’onore e dell’Italia.
A contatto con questi uomini coraggiosi, Bertone sente nascere dentro di sé un senso mai provato prima, un senso di rivalsa che lo porterà a riscoprire i valori della dignita' e della libertà.
La notte che precede l’esecuzione, il protagonista, identifica Fabrizio (l’uomo a capo dei ribelli che doveva incontrarsi con il vero Della Rovere per fare Resistenza ai nazisti) e pur di non dare il nome al comandante Muller, preferisce avviarsi al muro della fucilazione gridando prima di morire: "Viva l’Italia !".
Come scrivevo all'inizio, cio' che conta (polemiche a parte sul fatto che sia oppure no un remake del film del '59) sono i risultati, che a mio avviso sono stati comunque buoni (basta pensare solo alla notevole presenza di telespettatori, 4.220.000, già alla prima puntata, con il 17,13% di share).
Per concludere, sono sicura che l'intento del regista Carlo Carlei è riuscito a pieni voti : far conoscere una bella storia italiana tratta da un romanzo di Montanelli che sarebbe bene riprendere in mano per una rilettura.
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