Già nell’ottobre del 2011 mi ero occupata di un post che vedeva l’uscita di un film sulla vita di Marilyn (interpretata da Michelle Williams) ed in passato mi ero ben documentata leggendo svariate biografie (tra le tante consiglio “Blondes” della scrittrice statunitense Joyce Carol Oates, edizione Bompiani, anno 2000).
Pertanto riprendo in questo post la biografia di questa adorabile bionda entrata nel mito e nella storia cinematografica, ma non solo, a causa della sua morte che ancora oggi è avvolta dal mistero.
MARILYN MONROE:
Nata a Los Angeles nel giugno del 1926, Norma Jeane Baker (che in seguito si avvarrà del nome d’arte di Marilyn Monroe) ha trascorso un’infanzia difficile, passata per lo più in case-famiglia e in affidamento a parenti vari.
La madre di Marilyn, Gladys Pearl Monroe, lavoratrice alla Consolidate Film Industries, soffriva di forti disturbi mentali e finì così per abbandonare la figlia in balia del suo triste destino.
Ancora sedicenne, nel giugno del 1942, si sposa (matrimonio combinato per non finire in altri orfanotrofi) con un giovane suo coetaneo, tale James Dougherty, con il quale rimane fino al 1946 quando decidono di divorziare.
Mentre lavora per la Radio Plane, Marilyn insieme ad altre sue colleghe, viene fotografata da un professionista della rivista Yank che si trovava in cerca di ragazze che tenessero su il morale dei militari al fronte e che posassero per il giornale.
Fu così che Marilyn venne convinta dal fotografo David Conver ad intraprendere la carriera di modella (dove guadagnava 200 dollari per ogni servizio fotografico).
Le foto della giovane fecero il giro di diverse agenzie pubblicitarie, tra queste anche l’agenzia Blu Book School of Charm and Modeling, che trovarono interesse per il volto di quella giovane e bella ragazza e la trasformarono da castana a bionda, insegnandole come sorridere, muoversi e parlare con la corretta dizione.
Da questa prima trasformazione fisica ottenne, nell’agosto del 1946, un primo contratto cinematografico (della durata di 6 mesi) da cui, grazie al suo agente, ricavò anche il nome d’arte di Marilyn Monroe.
Dopo il film, per migliorare le proprie doti di recitazione, Marilyn decise di studiare presso la Actor’s Lab di Hollywood e in seguito iniziò a fare la comparsa per alcuni registi in altre produzioni.
Nel 1947 non le viene rinnovato il contratto con la Fox ma in compenso viene scritturata dalla Columbia Pictures che la assume per oltre 6 mesi.
Durante una festa di fine anno, organizzata dal produttore Sam Spiegel, Marilyn incontra John Hyde associato dell’agenzia Morris che vedeva in lei una futura star.
Grazie a Morris, Marilyn, viene inserita nel cast del film “Giungla d’asfalto” della Metro Goldwin Mayer, dove la sua interpretazione riceve recensioni contrastanti. Nonostante ciò l’attrice viene chiamata anche nel cast di “Eva contro Eva”.
Non ancora famosa come una grande diva, Marilyn, per potersi pagare l’affitto decide, nel maggio del 1949, di posare nuda per un calendario e quando nel 1952 un ricattatore minaccia di rendere pubbliche le foto osè, la donna su consiglio dei rappresentanti della Fox (da cui intanto era ritornata) rivelò lei stessa la notizia ai media ammettendo il proprio errore e conquistando così le prime simpatie da parte del popolo.
Fino al 1952, Marilyn continuò ad avere ruoli minori in svariati film, come: Il Messicano; Le memorie di un dongiovanni; L’affascinante bugiardo.
Sempre nello stesso anno, in aprile, comparve sulla copertina del settimanale americano “Life” e comparve finalmente come protagonista nella locandina di un film (che se non erro è “La confessione della signora Doyle”).
Dopo il 1952 le vengono attribuiti ruoli migliori che accrescono la sua fama, tra questi ci sono: Matrimoni a sorpresa; La tua bocca brucia; Niagara; Gli uomini preferiscono le bionde; Come sposare un milionario ed ancora Quando la moglie è in vacanza.
Tutti questi film la consacrano a star di Hollywood a soli 27 anni.
Nel 1954, accetta la proposta di matrimonio del famoso giocatore di baseball Joe Di Maggio ed insieme vanno in viaggio di nozze in Giappone. Presto però Marilyn scopre che suo marito è un uomo geloso e a volte violento e così nel marzo dello stesso anno dopo solo 9 mesi di matrimonio i due divorziano.
Nel 1955, si trasferisce a New York per studiare all’Actor’s Studio e per breve tempo diventa amante di Frank Sinatra; l’anno seguente sposa invece Arthur Miller e si trasferisce per un breve periodo a vivere nel ranch del marito nel Connecticut.
Nel 1957 fondò una propria società di produzione, la “Marilyn Monroe Production”, ma l’unico film che produsse fu “ Il principe e la ballerina” con il quale ebbe buone recensioni da parte della critica. In Maggio le venne consegnato il premio “David di Donatello” all’istituto di cultura italiana di New York come miglior attrice straniera.
Nel 1958 gira il film “A qualcuno piace caldo”, con Jack Lemmon e Tony Curtis, successo clamoroso che ottiene ben 6 nomination all’Oscar e che vale alla Monroe anche un Golden Globe come migliore attrice di un film commedia.
In questi anni la Monroe soffre di continui disturbi psicologici e viene persino visitata dallo psichiatra che la riforniva di psicofarmaci, gli stessi che gli furono in seguito fatali.
L’anno seguente divorzia anche da Arthur Miller e inizia tutta una lunga serie di relazioni amorose varie e così mentre finisce quella clandestina con Sinatra inizia quella altrettanto complessa con il presidente degli Stati Uniti D’America John Fitzgerald Kennedy.
Illusasi che l’amore tra loro due potesse essere reale e che potesse continuare la Monroe iniziò ad avere atteggiamenti esagerati e troppo pressivi nei confronti di Kennedy.
Marilyn Monroe viene trovata morte dalla sua governante nella stanza da letto della villa di Los Angeles, il 5 Agosto del 1962, a soli trentasei anni.
Molte le teorie complottiste uscite in seguito a questa sua morte che a prima vista parrebbe suicidio dovuto ad ingerimento di barbiturici che hanno provocato una overdose ma che in seguito hanno ritrovato diverse situazioni contrastanti tra loro, in particolare si pensa ad un omicidio politico a causa della sua relazione coi Kennedy.
Il funerale della diva venne organizzato dall’ex marito Joe Di Maggio e fu una semplice cerimonia intima di sole trenta persone accompagnata dalle note musicali di “Over the Rainbow”. Giace ora sepolta presso il Weestwood Village Memorial Park Cemetery.
CONCLUSIONE:
Ridurre la biografia di Marilyn Monroe a poche righe non è semplice perché seppur breve la sua vita è stata segnata da tanti eventi, felici e meno felici, che l’hanno resa la donna fragile e speciale quale è stata e che le hanno permesso di diventare una icona della cultura popolare oltre che fonte di ispirazione dei più svariati campi artistici.
Cio’ che resta certo è che Marilyn resta e resterà sempre la “Donna Mito”, icona sexy e forse incompresa del XX secolo.
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