Oggi parlo di un libro letto (prima di quello di Tibor Fischer) poco tempo fa e che è stato scritto da Fabio Volo: Le prime luci del mattino.
Iniziamo pero' prima da una breve biografia, anche se pare che vista la sua notorietà non abbia poi cosi' bisogno di tante presentazioni.
Fabio Bonetti (nome d'arte Fabio Volo) è nato a Calcinate (provincia di Bergamo) nel giugno del 1972.
Abbandona gli studi dopo le scuole medie e inizia a fare dei lavori saltuari qua e la' (aiuta per un periodo anche il padre che è panettiere).
Nel 1996 diventa uno dei personaggi principali di Radio Capital e nel 1998 passa in televisione conducendo per tre anni il noto programma "Le Iene" (su Italia 1) al fianco di Simona Ventura e Andrea Pellizzari.
Dal 2000 al 2008 è presente in televisione con svariati programmi tra cui: Il Volo (canale LA7); Smetto quando voglio e Lo spaccanoci (ancora per Italia1); Italo-Spagnolo (edizione del 2006 su Mtv in diretta dalla Spagna); Italo-Francese (nel 2007 sempre per Mtv e in diretta da Parigi) e Italo Americano Homless edition (stesso canale tv nel 2008 dagli Stati Uniti).
Nel 2000 diventa scrittore e pubblica il suo primo libro "Esco a fare due passi" che diventa subito un successo con ben oltre 300.000 copie vendute.
Nel 2002 debutta al cinema nel film di Alessandro D'Alatri "Casomai" e l'anno seguente esce il suo secondo libro "E' una vita che ti aspetto" (considerato best-seller dell'anno).
Al 2006 risale la pubblicazione del terzo libro "Un posto nel mondo" seguito l'anno successivo da "Il giorno in piu".
Nel 2008 è nuovamente attore per il cinema con il film "Bianco e Nero" (film di interesse culturale che affronta la tematica del razzismo) e doppiatore per il film della Disney "Kung fu Panda".
Nel 2009 è nuovamente scrittore e pubblica il suo quinto libro "Il tempo che vorrei" seguito nell'ottobre 2011 dal romanzo "Le prime luci del mattino".
Per quanto riguarda la biografia mi fermerei qui, nonostante in realtà ci sia molto altro da scrivere perchè Fabio Volo è un personaggio da molti aspetti e da molte professionalita' (attore-conduttore-sceneggiatore-presentatore radiofonico-scrittore etc...).
Ad ogni modo la sua biografia la potete recuperare ovunque (sia in internet che nei suoi libri).
Veniamo invece ora a quello di cui mi interessa scrivere e cioè del romanzo "Le prime luci del mattino".
Questo romanzo (edito da Mondadori nell'ottobre 2011) è stato bene accolto dalla critica letteraria, mentre stavolta a fatto discutere di piu' i lettori che ne hanno avuto pareri alterni.
La trama è la seguente:
Elena non è soddisfatta della sua vita.
Il suo matrimonio si trascina stancamente, senza passione né curiosità e suo marito è diventato ormai come un fratello.
Elena è una donna che ha sempre programmato la sua vita con largo anticipo: la scuola da fare, l’università, l’uomo da sposare... perfino il colore del divano.
È diventata moglie prima di diventare donna.
Un giorno pero' sente che qualcosa inizia a scricchiolare.
La passione e il desiderio si affacciano nella sua quotidianità, costringendola a mettersi in discussione. Elena si rende conto che un altro modo di vivere è possibile.
Forse lei si merita di più, forse anche lei si merita la felicità. Basta solo trovare il coraggio di provare, di buttarsi, magari di sbagliare.
"Per anni ho aspettato che la mia vita cambiasse, invece ora so che era lei ad aspettare che cambiassi io."
Una trama particolare che, anche solo leggendone il trafiletto di introduzione al libro, promette bene.
Eppure devo dire che, a mio avviso, stavolta, se confrontato con i testi precedenti del Volo scrittore, questo romanzo non mi ha colpito in modo cosi' particolare perchè si sente la mancanza di qualcosa tra le righe.
Credo che, nonostante la storia regga, manchi di quella capacità di gioco leggero che leggevi nei romanzi precedenti.
Se prima i suoi protagonisti erano uomini ora si è cimentato con una protagonista femminile e forse è per questo che gli è venuta a mancare quella consapevolezza che invece possedeva prima nel descrivere le situazioni da un punto di vista, che seppur maschile, sorprendevano il lettore.
Sicuramente Fabio Volo è un fenomeno editoriale che vende parecchio ma credo che dovrebbe non discostarsi piu' da quella linea di origine che lo caratterizzava nei suoi lavori precedenti (l'ironia e il senso di avventura profondo e reale).
In conclusione il libro si legge ma non è emozionante come gli altri suoi testi.
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