L'articolo in questione, scritto da Marco Ferrari, si intitola "Cosa pensano loro ?" ed è interamente dedicato ai nostri amici a quattro zampe e più in generale anche al resto degli animali.
Un vero e proprio Dossier che parte da pagina 85 ed arriva fino alla 92.
Ora chi legge qualche post qui ogni tanto sa che da qualche tempo la mia famiglia si è allargata con l'arrivo di Billy (quello che chiamiamo primogenito peloso o a quattro zampe) e il motivo che mi ha spinta a comprare la rivista è stata proprio la copertina con il paginone che intitolava "Che cosa pensano gli animali" e aveva in stampa un mega-cagnolone.
Quindi come potevo dire di no a questa tentazione ? Soprattutto visto che alle volte sono la prima a chiedermi cosa pensa Billy di noi e se potesse parlare cosa ci direbbe.
L'articolo apre così:
Gli animali sono intelligenti ?
Se la risposta a questa domanda è ormai assodata (sì) meno scontati sono i meccanismi e i processi mentali con i quali gli animali arrivano a risolvere i problemi, a memorizzare, a contare.
E anche se anno dopo anno le ricerche aggiungono tasselli nuovi alla conoscenza del "pensiero" animale, i dubbi da chiarire sono superiori alle certezze....
Esiste quindi ancora qualche dubbio che ruota intorno a quello che riguarda il pensiero nel mondo degli animali e che se anche non ha remore sul fatto che gli animali siano intelligenti (ma questo personalmente lo sostengo da sempre) si ferma a domandarsi se questo tipo di intelligenza sia più legata alla logica o all'emotività.
Trovo simpatica l' immagine del Corvo Imperiale che viene posto al lavoro di fronte ad un computer in una stazione di ricerca in Austria e che riesce a risolvere attraverso le immagini alcuni problemi; ancora più significativa l'immagine dello giovane scimpanzé Joya che trasporta un sasso che poi userà come strumento.
Si legge nella pagina seguente:
La verità è che sul nostro pianeta coesistono varie forme di intelligenza, ognuna delle quali affronta in modo diverso la sfida della sopravvivenza.
In buona sostanza ci avvisano che gli animali usano la loro intelligenza per riuscire a sopravvivere e per risolvere in questo modo dei problemi che altrimenti li annienterebbero.
Interessante anche come prosegue l'articolo:
Di primo acchito, se dovessimo pensare a una creatura intelligente, dopo la scimmia metteremmo il cane. Con qualche ragione. I cani infatti, secondo lo psicologo americano Stanley Coren posseggono ben tre tipi di intelligenza: istintiva, adattiva (cioè quella che permette loro di affrontare problemi e concetti nuovi) e di lavoro.
Questa cosa effettivamente l'ho notata anche io osservando Billy quando giochiamo; se dico di portarmi la corda o la palla lui sa distinguere tra i due oggetti (inoltre se dico palla porta tutti gli oggetti rotondi che gli somigliano) quello che lo frega più in là però è poi la pigrizia (ma questo è un discorso a parte, lui ormai sa che tanto riceve lo stesso i premi/cibo alla fine e così spesso ti guarda con l'occhio alzato come a dire "Ma perché vuoi che io faccia questo per te ? metti giù la crocca e lasciami in pace perfavore che oggi non ho voglia di ascoltarti").
Comunque, scusandomi per il breve sfogo personale, andando oltre, sempre nell'articolo, oltre ad essere stilata una hit parade dei 10 cani di razza che sempre secondo lo psicologo americano sopra citato Coren possiedono una marcia in più (al primo posto viene il Border Collie , seguito dal Barbone, mentre al terzo il Pastore Tedesco. Per il resto della parade andate a guardarvi la rivista) viene riportata anche la capacità straordinaria anche di altri animali.
E' il caso del Polpo dove si può leggere:
Non è enorme neppure il cervellino del Polpo, tuttavia questi animali, molluschi senza conchiglia e quindi indifesi, sanno sfruttare quello che vedono attorno a loro come rifugio. Ad esempio una bottiglia rotta o una noce di cocco spezzata, o ancora molta della spazzatura di cui alcuni mari sono pieni. Risolvono in fretta e bene anche problemi molto complessi come aprire il coperchio di un barattolo contenente una preda....
Insomma come si può ben capire l'intelligenza è una caratteristica di qualsiasi specie animale, anche di quelli di cui non sospettiamo (esempio gli insetti sociali come le formiche).
L'unico animale che come sempre viene poco capito alla fine di tutta questa lista è il gatto.
Non fraintendete, gli scienziati affermano che anche loro sono intelligenti solo che a differenza di altri animali nei vari test effettuati hanno dato risultati contraddittori.
Scrive Stefano Moriggi, storico e filosofo della scienza:
La vera intelligenza del gatto è quella di ricordare, nella sua natura, l'indipendenza e la vita selvaggia che lo fa tornare ad essere predatore quando l'uomo scompare.
In pratica se il gatto non vuole fare una cosa non la e basta e conserva di più il suo istinto predatorio.
In conclusione si può affermare che anche gli animali sono esseri intelligenti e che hanno un modo tutto loro di dimostrarlo e comunicarlo.
Consigliata come lettura estiva non ve ne pentirete.
FONTI ED IMMAGINI:
Focus luglio 2015, Dossier "Cosa pensano loro?", di Marco Ferrari, pp. 85-92.
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