paese a cui siamo affezionati.
Marzabotto, (che conta circa 6.800 abitanti) e fa parte della provincia di Bologna, ha una lunga ed interessante storia alle proprie spalle che parte dal Neolitico ed arriva ai nostri giorni.
Il comune è purtroppo famoso per i suoi trascorsi durante la Seconda Guerra Mondiale dove vi è stato l'eccidio di Monte Sole, un insieme di stragi compiute dalle truppe nazi-fasciste tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre del 1944 che ha causato la morte di 770 persone (tra queste 216 bambini, 142 anziani e 316 donne).
L'intenzione del post di oggi non è però quella di riportarvi tutta la storia della cittadina di Marzabotto (anche se a onor del vero meriterebbe un discorso a sé solo per quella) quanto invece quella di mostrarvi alcune delle immagini che sono state scattate durante la gita effettuata al Museo Etrusco e subito dopo quelle in giro nella passeggiata attraverso il percorso natura che parte dal parco della città (parco dedicato a Peppino Impastato che si trova dietro la stazione e ha un bellissimo laghetto per la pesca sportiva oltre che grandi spazi verdi con strade che si diramano e che collegano internamente con bici o a piedi i vari paesi) e arriva fino a quasi al paesino vicino di Lama di Reno (almeno il percorso e la direzione che abbiamo intrapreso noi).
Iniziamo quindi per ordine.
IL MUSEO ETRUSCO:
Per quanto riguarda il Museo, esso si trova sulla strada principale (la Porrettana Sud) e al suo interno raccoglie i reperti che sono stati ritrovati durante gli scavi della città.
Attraverso 4 sale (più una vasta area esterna di scavi archeologici) si ritrova la storia delle origini di Marzabotto che pare risalgano alla metà del VI secolo a.C. e che ha visto la popolazione etrusca passare lungo le sponde del fiume Reno.
Nella prima sala sono illustrate le nozioni generali dell'area e sono esposti i reperti provenienti dalla necropoli etrusca (ci sono vasi, bronzi, segnacoli tombali in pietra e marmo); subito dopo, nella seconda sala, vengono presentati i materiali ritrovati durante gli scavi (numerose statuette votive in bronzo e cimeli che erano usati in luoghi sacri o come simboli votivi).
Nella terza sala vengono esposte le terrecotte architettoniche provenienti dall'Acropoli e dalle case di abitazione che permettono di ricostruire come si viveva ai tempi degli Etruschi.
Infine nella quarta sala ci sono i corredi funebri che sono stati ritrovati nella zona vicina di Sasso Marconi.
Fuori dal Museo invece, nell'area esterna, vi è l'intera area archeologica dove si può ritrovare quella che era la pianta originaria della città al tempo degli etruschi con ancora le testimonianze in pietra di vie, tombe, santuari, pozzi etc...
pietre tombali
Base di Templio
La storia dell'Acropoli
il ponte che conduce ai Templi e all'Agorà
Ovviamente avrete notato che moderno e antico si mescolano comunque nella grande area, ad ogni modo con le foto e le notizie sul Museo termino qui.
Aggiungo solo che ogni anno, durante il periodo estivo, il Museo ospita interessanti eventi tra i quali vanno segnalati il Kainua Festival Occidentale (in cui si racconta della città antica riproducendo il vissuto di quei tempi con attori vestiti degli abiti dell'antichità) e il Festival della Commedia Antica con ripresa e rappresentazione di opere risalenti al teatro greco/romano.
LA PASSEGGIATA LUNGO IL RENO:
Proseguiamo invece ora con le foto della camminata che da Marzabotto porta verso la vicina cittadina di Lama di Reno (che fa sempre parte del comune di Marzabotto e dista circa 5 chilometri).
La parte di pista pedo/ciclabile che attraversa la cittadina è integrata da questo lungo percorso che da quanto leggo in vari dépliant informativi viene conosciuta come "da Porretta al mare".
Sicuramente non è il mare, anche se il nome inganna, ma la passeggiata segue il corso del fiume Reno e forse è per quello che la chiamano così.
Non ho molto da scrivere su questo percorso fatto ma lascio che siano alcune delle foto a parlare al posto mio.
Buon proseguimento di serata.
اسنپ چت
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