Prima di iniziare l'argomento di oggi, voglio ricordare, come sempre, che tutti questi post li potete trovare alla voce Teatro nella sezione a fianco (colonna di sinistra) denominata "Etichette".
Ora, riassumendo per un momento quanto visto fino ad oggi è possibile scrivere che i post sono stati divisi in due parti che hanno racchiuso due precisi momenti del Teatro Inglese Elisabettiano:
il primo periodo va dal 1558 fino alla data del 1640 e ha visto la salita al trono della regina Elisabetta che appassionata di teatro (ricordiamo quanto detto la volta scorsa, che la regina usava il teatro anche come mezzo per i suoi giochi politici di spionaggio) portò stabilità ai teatri ed emanò le prime serie leggi del settore che posero fine al vagabondaggio degli attori e che riconobbe loro finalmente un vero e proprio status di appartenenza sociale.
Si è visto inoltre che i teatri si divisero in due categorie: quelli pubblici e quelli privati>> oltre a parlare di come essi fossero formati fisicamente e di quali aspetti tecnici possedevano (sono stati citati nomi famosi come quelli del Fortune e del Globe).
Il secondo periodo preso in esame, invece, riprendeva la data del 1583 (scelta complessa in quanto ancora molto c'era da scrivere sul teatro di Elisabetta) e si occupava del Testo Drammatico, ponendosi domande fondamentali su quali fossero i tipi di testi rappresentati a teatro durante quell'epoca, quali fossero le reazioni del pubblico ed infine di quale tipo di pubblico, cioè quale ceto sociale, si recasse a teatro.
Il secondo post si concludeva con la biografia di uno dei più grandi autori del teatro e della letteratura inglese di quei tempi: Christhoper Marlowe.
Bene, riassunto finito, non ci resta altro che iniziare e poi concludere il post di oggi parlando di un altro grande esponente della cultura del periodo e di cui avrete di certo sentito parlare almeno una volta nella vostra vita: William Shakespeare.
Per parlare di Shakespeare, cosa anche in tal caso non proprio semplice, tra le tante fonti a cui ho attinto per la documentazione vi è un libro in particolare che mi è stato di grande aiuto e che prenderò poco più avanti come esempio; parlo del: Manualetto Shakespeariano, scritto da Gabriele Baldini.
Iniziamo quindi.
WILLIAM SHAKESPEARE VITA ED OPERE:
Nato a Stratford - upon - Avon (cittadina che si trova lungo il fiume Avon nelle Midlands Occidentali del Regno Unito) il 26 Aprile 1564, da John Shakespeare (amministratore comunale) e Mary Arden (figlia di un ricco proprietario terriero); William fu il terzo di otto figli ed ha studiato presso la King's New School, istituto gratuito per i maschi della città di Stratford, dove ha imparato il latino. Non si hanno invece notizie certe riguardo al fatto se abbia frequentato oppure no l'università.
Nel 1583 si sposa con Anne Hathaway, più grande di lui di otto anni e da cui avrà tre figli: Susanne e due gemelli, Hamnet e Judith.
E' parso curioso a molti studiosi il fatto che William abbia voluto chiamare il figlio maschio con il nome di Hamnet. Secondo alcune teorie sembra che Shakespeare avesse così già in mente di scrivere la sua famosa opera intitolata "Amleto" in quanto Hamnet è una variante ortografica di Hamlet o Hamonet, entrambi di derivazione normanna.
Nel 1589, William, si reca a Londra ed inizia a comporre e pubblicare poemi.
Tra il 1593 e il 1594, i teatri inglesi restarono chiusi per un periodo a causa della peste e gli storici datano a questi due anni altre due sue opere: Venere e Adone e Lucrece.
Chi ha dato un ordine cronologico ad alcune delle opere di William Shakespeare è stato, come scritto poco sopra, lo studioso Gabriele Baldini che nel suo libro "Manualetto Shakespeariano", rifacendosi alla fonte sicura dello Stationer Register (Albo dell'epoca elisabettiana in cui erano riportate le opere teatrali) le ha così suddivise:
Tito Andronico (1592);
Commedy of Errors (1592);
Riccardo III (1593);
Henry V (1594);
La bisbetica domata (1594);
Pene d'Amor Perdute (1595);
Romeo e Giulietta (1596);
Sogno di una notte di mezza estate (1597);
Mercante di Venezia (1597);
Molto rumore per nulla (1598);
Giulio Cesare (1600);
As you like it (1600);
Amleto (1601);
Othello (1604).
Ma Baldini non si limita solo a porre in ordine cronologico le opere di Shakespeare anzi dedica loro, pagina dopo pagina, una attenta, lucida ed accurata analisi che mette in mostra tutto quello che realmente occorre sapere sullo scrittore più famoso del teatro rinascimentale inglese.
Ovviamente qui in un singolo post non è possibile riportare ogni piccola annotazione o ogni singolo testo (magari in futuro potrò prendere in considerazione l'analisi di qualche testo teatrale oltre che le singole biografie e la storia del teatro).
Ma riprendiamo da dove ci eravamo interrotti prima di parlare di Baldini; diciamo che nell'autunno 1594 i teatri riaprirono finalmente al pubblico perché la peste si era spostata via da Londra e Shakespeare in quei mesì potè formare una propria compagnia teatrale chiamata prima con il nome di "The Lord Chamberlain's Men", di cui fecero parte anche Richard Burbage e William Kemp (di cui vi ho già descritto nei post precedenti), e dopo conosciuta invece con il nome di "The King's Men" quando salì al trono Giacomo I che optò per adottarla come compagnia teatrale personale.
Nel 1596, muore l'unico figlio maschio di William, Hamnet, che viene sepolto nella città natale.
Nel Giugno 1607 invece, la figlia di William, Susanne, sposa un noto medico di Stratforf, tale John Hall, da cui nacque Elisabeth che visse senza avere mai dei figli e che fu così l'ultima discendente di Shakespeare.
William Shakespeare è morto il 23 Aprile del 1616 ed è stato sepolto nella Holy Trinity Church (chiesa parrocchiale di Stratford).
Delle opere di Shakespeare sono pervenute ad oggi, secondo gli studiosi e i loro dati raccolti, incluse le collaborazioni, 37 opere teatrali, 154 sonetti, alcuni poemi.
Le sue opere sono tradotte in tutte le lingue del mondo e sono state messe in scena più di qualsiasi altra opera esistente, per tale ragione Shakespeare rimane lo scrittore più citato e conosciuto della storia della letteratura inglese.
Direi proprio che con questo mi ritrovo ad aver descritto tutto quello che ho potuto raccogliere sul Teatro Rinascimentale Inglese e sulla figura di William Shakespeare.
Concludo così il discorso e vi Auguro una Felice Pasqua.
FONTI ED IMMAGINI:
Manualetto Shakespeariano scritto da Gabriele Baldini ed edito da Einaudi nel 2001.
Innocenti, Il teatro Elisabettiano, edizioni Il Mulino, 1994.
Appunti di Storia del Teatro e dello
Spettacolo II dell'Università di Bologna, anno accademico 2000-2001, corso
tenuto dal professor Guarino.Immagini riprese da Wikipedia e da E-Bay.
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