Nato a Lentini nel Dicembre del 1924, diventa famoso per la sua collaborazione con il cantautore Franco Battiato.
Filosofo, scrittore, poeta, paroliere e cantautore, influenzato dalle opere filosofiche di Nietzche, Sgalambro nonostante non abbia mai finito l'università è diventato famoso grazie anche ai suoi libri di filosofia che sono stati tradotti in Europa in diverse lingue.
Nel 1945 ha collaborato con la rivista "Prisma" e poi con il periodico "Incidenze" e la rivista "Tempo Presente".
Alla fine degli anni '70 organizza il suo pensiero filosofico in un'opera sistematica che verrà edito dalla casa editrice Adelphi con il titolo di "La morte del sole", sempre con loro pubblica anche: Trattato dell'empietà; Anatol; Dialogo Teologico; La Consolazione; Trattato dell'età; De Mundo Pessimo e tante altre opere.
Negli anni '90 avvia con alcuni amici una piccola attività editoriale in proprio a Catania, dove al suo interno si occupa di saggistica e pubblica un paio di proprie opere come ad esempio "Dialogo sul Comunismo".
Nel 1993 incontra Franco Battiato con cui stringe subito delle collaborazioni che dureranno quasi fino alla fine.
Nel 2010 pubblica l'opera "L'impiegato di filosofia" e l'anno successivo anche due raccolte di novelle.
La biografia letteraria di Sgalambro è lunga e complessa; tanti i capolavori che quest'uomo ha infatti nel tempo pubblicato (vi consiglio di fare ricerca bibliografica su internet per vedere la grande mole di lavoro) e che hanno suscitato comunque interesse in un certo ambiente culturale e a livello anche internazionale.
Ironico, pungente, profondo suo malgrado, filosofo e scrittore nonostante tutto, con la morte di Sgalambro la Letteratura Italiana Contemporanea e il mondo Filosofico perde un pezzo della sua storia.
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