Rientrati a casa dalle vacanze (con le disavventure narrate già in precedenza grazie a Trenitalia) devo ammettere che quest'anno avrei voluto rimanere di piu' in Sicilia anzichè rientrare così presto (anche se in realtà cosi' presto non è perchè sono stati 16 giorni ben intensi).
Il fatto è che quando torno a casa e mi capita di star bene cosi' il tempo mi vola sempre troppo di corsa. Ad ogni modo non posso comunque lamentarmi perchè come sempre sono stata in viaggio in lungo e largo a scoprire luoghi mozzafiato che neanche avevo idea esistessero.
Quest'anno è stato il turno della parte della
costa meridionale della Sicilia alla ricerca dei luoghi in cui sono state girate le scene della famosa fiction "Il Commissario Montalbano" e risalendo poi in su per il ritorno verso casa.
Partiti con l'auto dalle parti del messinese ci siamo avviati alle volte del Ragusano soffermandoci per i primi due giorni in un campeggio nei pressi di
Punta Braccetto.
Punta Braccetto è una località di mare, situata in linea d'area al di sotto del parallelo di Tunisi e distante 5 chilometri circa dal comune di
Santa Croce Camerina, che vive di solo turismo estivo e che offre panorami naturali di particolare fascino rustico. La sua posizione geografica è inoltre caratteristica in quanto si trova a metà strada da alcuni siti archeologici storici come
Kamarina e
Caucana.
Posta la nostra base si è iniziato poi a gironzolare nei comuni e nei posti vicini scoprendo cosi' che a poca distanza si trova un altro luogo, sempre marittimo, oramai conosciuto a tutti i turisti e ai viaggiatori on the road ovvero:
Punta Secca.
Punta Secca è un caratteristico Borgo di origine preistorica (il nome arabo antico del luogo è infatti "Ayn El Keseb") che conserva ancora oggi una Torre di Guardia (la
Torre degli Scalambri) a base quadrata e risalente all'epoca dei normanni, edificata per avvistare i pirati che scorazzavano nelle acque sicule.
Ma se oggi Punta Secca è famosa non è tanto per la sua storia arcaica quanto invece perchè è stato qui che si è ambientato una parte del set cinematografico della fiction "
Il Commissario Montalbano".
E' nella piazzetta della torre infatti che si trova la oramai famosa "
Casa di Montalbano" (che nella realtà è poi un Bed and Breakfast) e che è diventata meta preferita da chi arriva in questi luoghi.
Risalendo poi di poco verso su si arriva a
Santa Croce Camerina , comune e cittadina appartenente alla provincia di Ragusa, che possiede una lunga storia alle spalle (ricercatevela su wikipedia o altrove se preferite) e che è stata meta per il primo giorno del nostro pranzo in cui abbiamo scoperto un bar (
Bar Pasticceria da Eduardo) che fa delle magnifiche Granite Siciliane e non solo quelle.
Dopo il pranzo ci siamo mossi alla volta di
Ragusa.
Anche su Ragusa e sulla sua storia plurimillenaria (come scritto su wikipedia) ci sarebbe moltissimo da scrivere (come ad esempio che nel 2002 questa città, la terza per estensione di grandezza della Sicilia, è stata catalogata come
patrimonio dell'umanità e come
città d'arte tra le piu' importanti di Italia) ma voglio limitarmi semplicemente a dire che merita veramente una visita la parte vecchia di questa provincia, ovvero
Ragusa Ibla.
Qui infatti sono collocati molte delle opere artistiche inserite nelle liste dell'Unesco e vi si ritrovano inoltre la maggior parte degli edifici in cui sono state girate le scene di Montalbano.
Da Ragusa siamo riscesi verso
Marina di Ragusa, nota località balneare del litorale sud-orientale della Sicilia (al centro della
Val di Noto) e famosa per le sue spiagge bianche libere oltre che per le sue attività notturne di animazione turistica tra pub, ristoranti e discoteche.
Un bel tuffo e poi via dal caos dei turisti alle volte della città di
Pozzallo dove si è tenuta la quarantacinquesima sagra del Pesce (5 giorni di fila dedicati al buonissimo pesce cucinato in mille maniere e a prezzi buoni).
Lasciato il primo campeggio, quello di Punta Braccetto, siamo ripartiti alla volta della seconda parte del nostro tour, risalendo e fermandoci ancora comunque in altri posti ed in particolare a
Porto Empedocle e a
Selinunte.
Selinunte è veramente un luogo magico in cui si respira la storia piu' primitiva e mitologica, quella che ha visto protagonista i grandi Dei dell'Olimpo (almeno una parte di essi).
Essa è infatti una antica città greca (il cui nome in greco antico è
Σελινοῦς mentre in latino assume il nome di
Selinus) in cui si ritrovano ancora i ruderi (ma anche templi interi) della città in un vastissimo terreno, oggi parco archeologico, appartenente al comune di
Castelvetrano nella provincia di Trapani.
Dopo quasi due ore di giro e di visita all'interno del parco archeologico (costo del biglietto se puo' interessarvi è di 6 euro a persona) rieccoci pronti con l'auto a ripartire.
Passata un ora dal tragitto decidiamo di fermarci a
Marsala, città famosa per lo sbarco di Garibaldi in Sicilia con la sua impresa dei Mille (11 Maggio 1860) e per la produzione del suo vino liquoroso.
In realtà a Marsala ci siamo fermati brevemente a sgranchire le gambe (anche perchè non avremmo mai raggiunto l'altro nostro campeggio se ci bloccavamo di continuo) ma per quel poco di centro della città che abbiamo visto (il Duomo e il lungo corso, oltre che alla famosa porta da cui Garibaldi è entrato) devo dire che mi ha fatto una buona impressione e che tornero' qualche altra volta soffermandomi meglio ad osservarla.
Ripartiamo e dall'auto passano di fronte ai nostri occhi luoghi indescrivibili per la loro bellezza come
le Saline di Trapani, i
Mulini a Vento (ma era l'Olanda o era la Sicilia ???) e l'antica
isola di Mothia.
In tarda serata raggiungiamo finalmente il secondo campeggio (chiamato Baia di Guidaloca), meta della breve seconda tappa del tour, sito a
Scopello (nel comune di Castellamare del Golfo) .
La spiaggia di Scopello, anche questo come Punta Braccetto località turistica di villeggiatura, si ritrova a pochissima distanza dalla famosa
Riserva Naturale dello Zingaro (che ovviamente il giorno seguente non ci siamo fatti mancare) e dalle bianchissime spiagge e le acque cristalline di
San Vito Lo Capo.
Ancora tanti altri paesi, tanto altro mare e sole, tantissime altre buonissime granite (ad esclusione pero' e vi consiglio veramente di non andarci al
Bar Dolc'Idea di
Scoglitti, dove fanno pagare molto caro il loro assortimento di granite rispetto a tantissimi altri posti in Sicilia dove spendi meno e hai cibo di qualità) e la nostra vacanza è quasi alla fine.
Dopo alcuni giorni passati in giro ancora tra il trapanese e il palermitano arieccoci pronti al rientro verso casa. Prima pero' c'è l'ultima meta del nostro viaggio, una tappa obbligata per chi viene in queste zone e vuol mangiare davvero bene del buon pesce: a
Sferracavallo (vicino Palermo) alla
trattoria il Delfino (Menu' esclusivamente portato da loro ed esclusivamente a base di pesce fresco, quindi non hai altra scelta se non fidarti, composto da 8 antipasti, tris di primi, due secondi, acqua, vino e sorbetto al solo prezzo di 27 eurini a persona che si puo' volere di piu' ???? Questo ristorante è infatti un must per chi già lo conosce, basta che guardiate le recensioni su tripadvisor, ed è stata una piacevole e graditissima sorpresa per noi che lo abbiamo provato).
Insomma tirate le somme queste vacanze coast to coast sono state davvero piacevoli e rilassanti e consiglierei piu' o meno le stesse tappe a chiunque si voglia avventurare nella mia amata Sicilia.