Il loro film-documentario, dal titolo "Cesare deve morire" è stato valutato con attenzione dalla giuria dei critici ed è stato infine giudicato come un lavoro di buona qualità degno di essere premiato appunto con la statuetta dell'Orso d'Oro.
La notizia rende orgogliosi sopratutto se si considera il fatto che erano piu' di 14 anni che un italiano non vinceva il premio ed ora invece siamo ritornati finalmente al centro dell'attenzione di un Festival di prestigio grazie a questi due fratelli, nostri connazionali.
Il filmato racconta la vita dei detenuti nell'ala di massima sicurezza del carcere di Roma, il Rebibbia, dove sono prese in considerazione le storie personali dei vari carcerati ma intrecciandole con una rappresentazione teatrale di Shakespeare: il dramma "Giulio Cesare".
Il docu-film, girato in gran parte in bianco e nero, porta a riflettere sulla pena che questi uomini stanno scontando.
Attraverso le parole di Shakespeare si arriva per tanto a comprendere che: se pur nella sua vita un uomo commette terribili errori rimane pur sempre alla fine dei giochi un essere umano con la sua dignità in quanto tale.
Il film è in uscita ai primi di marzo nelle sale italiane, non resta altro che aspettare ancora una settimana per poterlo poi finalmente andare a vedere.
Nessun commento:
Posta un commento