Oggi riprendo quindi a scrivere del Salento (finché la memoria è calda e non creo confusione con le foto e gli itinerari fatti) e delle sue innumerevoli bellezze.
Quello che ho notato durante la vacanza è che esiste un Salento turistico fatto di mare blu, sole, abbuffate, musica e così via ma che vi è anche una parte sconosciuta del Salento, ricca di storia, di monumenti, di luoghi di vario interesse e di vario tipo tutti da scoprire.
Procediamo quindi con il viaggio.
Terzo giorno alla Scoperta del Salento: Nardò, Galatina e Maglie.
Dopo Gallipoli e Rivabella alla sera abbiamo pianificato il nuovo percorso da fare l'indomani, ovvero terzo giorno di vacanza, è abbiamo deciso di partire da Tuglie (ricordo come sempre che era la nostra base di appoggio) e di dirigerci verso Nardò (a circa 18 chilometri di distanza da noi e quindi mezz'ora circa di auto per arrivarci).
Nardò è un comune della provincia di Lecce che conta all'incirca 31.800 abitanti e che ha una storia lunga ed antica alle proprie spalle.
La leggenda narra che anticamente fu un Toro a scegliere il luogo in cui fondare la cittadina, zampando sul terreno e facendone scaturire l'acqua, fonte preziosa per costruire.
Venne abitata poi dai Messapi (antica popolazione italica stanziatasi nella Messapia, territorio corrispondente alla Murgia meridionale e al Salento) e poi dai romani nel III secolo e dai longobardi e da lì la cittadina ha conosciuto un lungo susseguirsi di dominazioni di varie origini quali: i bizantini, i normanni, gli svevi, gli angioini, i veneziani, fino a quando nel 1497 non venne ceduta agli Acquaviva di Conversano che la trasformarono in una capitale dal solido ducato.
Ricca di preziosi edifici e palazzi storici appartenenti al periodo tra il '600 ed il '700, Nardò ha una tra le più belle piazze del Sud Italia: Piazza Salandra.
A far da contorno a questa piazza ci sono gli splendidi balconi, le arcate, i portali e le logge decorati in maniera raffinata, mentre al suo centro si trova la Guglia dell'Immacolata Concezione, un elemento che fa parte di molte città del sud.
Inaugurata nel 1769 ed alta circa 19 metri, si suddivide in cinque ordini sovrapposti e separati da eleganti cornici.
Sempre presenti in questa Piazza, ovvero Piazza Salandra, altri elementi e strutture che ne fanno una bella cornice.
Ne è un esempio quello che viene chiamato il Sedile ovvero un Palazzo storico in cui in epoca antica venivano fatte le discussioni del governo cittadino.
Presente anche la Fontana del Toro, raffigurante appunto lo stemma di Nardò ed elaborato pare al tempo degli aragonesi del XV secolo in un periodo culturale in cui la Spagna dominava.
Vicino c'è invece il Palazzo di Città, costruito nel 1588 e ristrutturato dopo il terremoto del 1743 ed
anche la Cattedrale, nella via che scende lì vicino, che risale al XI secolo e rivisitata in età barocca e rococò con tre navate separate da pilastri e con resti di affreschi risalenti al periodo tra il 1300 e il 1400.
Ultima cosa che noi abbiamo visto nel nostro giro a Nardò è stato il Castello (lo trovate in piazza Cesare Battisti). Voluto da Giovanni Antonio Acquaviva nel XV secolo è un efficace esempio di architettura d'Ottocento con il suo fossato e i suoi torrioni a mandorla.
Associo ora a quanto scritto fino adesso, le immagini, ovvero le foto (ricordo tutte scattate da me) per poi passare all'altra città che abbiamo visitato subito dopo: Galatina.
Piazza Salandra
Guglia dell'Immacolata Concezione
Palazzo Il Sedile
Fontana del Toro
Cartello Teatro Comunale
Teatro Comunale
Cartello Castello Aragonese
Particolare del Castello
Torre Merlata del Castello
Bene, mostrate alcune foto di Nardò, passiamo ora a parlare di Galatina che da Nardò dista circa 17 chilometri e quindi altra mezz'ora di auto circa.
Galatina, è comune della provincia di Lecce che conta circa 27.200 abitanti.
Anche Galatina è ricca di storia antica e di origini radicate nel lontano passato.
Secondo quanto si legge su internet infatti: il primo documento storico che parla di Galatina è un atto notarile del 1178 in cui viene citato il casale Sancti Petri in Galatina, in quanto la tradizione vuole che l'apostolo San Pietro si fermasse qui durante il suo viaggio da Antiochia a Roma e solo dopo l'Unità d'Italia la città prese il suo attuale nome.
Ricca di porte che circondavano le mura (si accede al centro infatti là dove un tempo sorgeva Porta Maggiore) e di chiese barocche, a Galatina si mescolano storia e arte, tanto che ogni anno al 29 di giugno si tiene la famosa Pizzica, ballo tipico che si tiene sul sagrato della chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo Apostoli e deriva dalla tradizione che vuole che i tarantolati possano guarire durante la festa dedicata a questi santi.
A Galatina, oltre la chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, ci sono anche altre cose da vedere e tra tutte quella che merita maggior attenzione è sicuramente la Basilica di Santa Caterina.
Nella cornice di Piazza Orsini, questa Basilica è uno dei più famosi monumenti dell'età romanica in Puglia.
Realizzata tra il 1384 e il 1391, si compone di cinque navate completamente affrescate (affreschi pensati da pittori della scuola giottesca che narrano le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento) con tre campate distinte con enormi archi a goccia. Interessante nella navata a sud è il ciclo di 17 affreschi dedicati alla vita di Santa Caterina e a San Francesco.
Perdetevi poi tra le vie di Galatina e godetevi il suo centro e i suoi locali per passare ulteriore tempo riempiendo gli occhi con immagini di Palazzi storici dallo stile inconfondibile.
Basilica di Santa Caterina
Dopo una pausa pranzo (stavolta in giro anche se non ricordo bene dove) e salutata Galatina, ci siamo rimessi in marcia per passare il pomeriggio nel luogo dell'ultima tappa del nostro tour: Maglie.
Anche questa poco distante con l'auto (una ventina di minuti circa) ha riservato piacevoli sorprese tanto quanto le altre due città visitate.
Terra natale di Aldo Moro (qui si trova la casa in cui è nato nel 1916), Maglie con i suoi 15.000 abitanti circa vanta una posizione geografica nodale per il basso Salento in quanto è importante centro stradale e ferroviario che collega tutti i paesi tra loro (dista infatti solo 40 chilometri da Santa Maria di Leuca; 16 chilometri da Otranto e 31 da Gallipoli).
Le sue origini risalgono addirittura all'età del bronzo e anche questa, come tante altre città, ha risentito nel corso della sua storia e del passare delle epoche dell'influenza barocca.
Maglie possiede numerose chiese, le più importanti oltre al Duomo (o Chiesa della Collegiata) sono la Chiesa di Santa Maria della Scala (dalla struttura medioevale) e la Chiesa della Madonna delle Grazie (dal portale Barocco datato 1648).
Da vedere anche Villa Tamborino (XIX secolo) con i suoi cinque ettari di giardino storico e la Piazza centrale (Piazza Aldo Moro) con la statua dedicata a Francesca Capece, feudataria che nel XIX secolo rese possibile l'istituzione del liceo-ginnasio per l'educazione della gioventù.
Se capitate nel periodo di Agosto merita di essere visto anche l'ormai famoso Mercatino del Gusto che giunto alla sua sedicesima edizione porta ogni volta nella città stand gastronomici con prodotti ricercati e tipici ed incontri culturali di livello.
Con le foto di Maglie concludo il post di stasera e vi do appuntamento alla prossima con altri tour salentini che per noi sono stati piacevoli ed interessanti.
FONTI ED IMMAGINI:
Estate in Salento rivista stampata in giugno 2015 ad Alezio.
Immagini tutte scattate da me .
Wikipedia alla voce Galatina.