Ieri sera ho partecipato ad un evento molto originale (a cui in realtà avevo preso parte già qualche anno fa) che si è svolto presso il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e che vedeva una delle tante rappresentazioni singolari delle famose "Interviste Impossibili".
Probabilmente qualcuno si chiederà cosa sono queste "interviste" e perchè sono definte come "impossibili". In realtà l'argomento, seppure originale come sopra scrivevo, non è poi cosi' del tutto nuovo e risale addirittura agli anni '70.
Riassumiamolo un momento:
LE INTERVISTE IMPOSSIBILI:
Quando si sente parlare di esse in genere si fa riferimento ad un programma che veniva trasmesso per il secondo canale RAI (tra il 1973 ed il 1975, con successive repliche, riedizioni e aggiornamenti) dove uomini importanti appartenenti al mondo culturale contmporaneo (ad esempio Italo Calvino, Andrea Camilleri, Umberto Eco, Giorgio Manganelli, Luigi Squarzina e tantissimi altri nomi ancora) fingevano di trovarsi ad intervistare degli altrettanti personaggi di notorietà varia esistiti realmente ma oramai defunti.
In sostanza questi signori fingevano di intervistare i fantasmi di personaggi illustri appartenenti al passato storico (vissuti nelle epoche piu' svariate) instaurando con loro una sorta di dialogo.
Le interviste partivano cosi' dall'uomo di Neanderthal, attraversavano le varie epoche e arrivavano fino a personaggi del ventesimo secolo.
Nacque cosi' l'idea per il titolo delle "Interviste Impossibili", dove persino l'editore Bompiani decise di renderle su carta scritta e pubblicandole nel 1976.
In anni più recenti quindi la formula è stata ripresa, in diversi programmi radiofonici e televisivi, in spettacoli teatrali e negli incontri letterari.
L'INTERVISTA DI IERI E PROSSIMO APPUNTAMENTO:
Ieri quindi ho assistito all'intervista fatta al "piccolo ma grande" Faraone egizio "Tutankhamon" che (interpretato in questo caso da Marco Mengoli, mentre l'intervistatore era Davide Giovannini) come egli stesso dichiara nell'intervista:
Ho avuto una vita breve e intensa, ho combattuto il dio Sole di Ekhnaton e riportato l’Egitto ai suoi vecchi dei, quelli di Tebe.
Ma non ero un teologo, solo un bimbo ubbidiente.
Sono morto a 18 anni, faraone da otto.
Un faraone di dieci anni.
Mi distolsero dai giochi rumorosi dei cortili lungo il Nilo, dalle passeggiate mattutine e dalle gite in barca; mi tolsero di mano le navi in miniatura e mi fecero monarca.
Voi pensate sia stata una responsabilità eccessiva per un ragazzo? Il trauma della regalità?
Non so, ma non direi.
Fare il re era un gioco enorme, massiccio, lussuoso, di pietre gigantesche, obelischi, piramidi e disegni astratti.
Ma non fui mai un sovrano come gli altri. Tutti loro erano stati vivi, supposti vivi, e gli era stato concesso di avere un corpo, febbri infantili, membra mobili, vesti che consentissero la corsa, soffitti che non sembrassero una bara. A me non toccò nulla di tutto ciò.
Per tutta la mia breve vita fui preparato all’unico scopo che fosse degno e congruo a me: la morte. Ed è in grazia di quella mia morte che io ora sono vivo, per quanto sia possibile esserlo in questo luogo.
E' stato presentato cosi' al suo pubblico il faraone, riemerso dal suo passato millenario per raccontare le sue vicende e il suo destino ricco ma crudele.
Un modo quindi nuovo per rievocare il passato e per conoscere meglio i loro protagonisti e le loro azioni.
Voglio concludere scrivendo che questa iniziativa (promossa in tal caso dal Gruppo Archeologico Bolognese, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna ed il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Bologna) vede altri incontri, altre interviste impossibili, ad altri personaggi conosciuti.
Il prossimo appuntamento è infatti questo venerdi' 15 giugno, presso la Mediateca Sala Eventi di San Lazzaro, con il personaggio che negli anni '70 fu intervistato da Italo Calvino e che è niente di meno che: L'uomo di Neanderthal.
Un modo quindi insolito ma divertente di apprezzare la storia e di conoscere e approfondire notizie che magari a volte sfuggono anche ai libri di testo.
Un modo originale di presentare a grandi e piccini la Storia stessa.
Non perdete quindi l'appuntamento a San Lazzaro venerdi' 15 giugno alle ore 21.30 e buon ascolto.
Iniziamo
Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
Percio' Benvenuto a chiunque voglia seguire queste pagine.
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