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giovedì 31 maggio 2012

Il personaggio di Julian Beck e il suo Living Theatre.

Avrebbe compiuto oggi 87 anni Julian Beck, un uomo che ha rivoluzionato il concetto di teatro a partire dalla fine degli anni '50 (cavalcando anche l'onda degli anni '60 e '70) facendo delle sue idee innovative un punto di forza centrale che soppiantava il vecchio sistema che in quegli anni vigeva tra le tavole del palcoscenico.



Julian Beck il Rivoluzionario:

Nato a New York il 31 Maggio del 1925 da famiglia ebraica, Julian Beck è stato una figura poliedrica del panorama culturale artistico statunitense.
Dopo aver frequentato l'università di Yale, ha iniziato la sua carriera di pittore astratto diventando persino amico di Jackson Pollock e riscuotendo un certo successo con i suoi dipinti.
Beck è stato anche attore cinematografico per breve tempo in progetti come: Edipo Re, Poltergeist II (l'altra dimensione) e Cotton Club.
A metà degli anni '40, conosce Judith Malina che diventa sua moglie e con la quale condivide un forte amore per il teatro, tanto che da questa loro passione comune decidono, nel 1947, di dare vita a un teatro tutto loro e fondano cosi' il Living Theatre  che dirigeranno insieme fino alla morte di Beck (avvenuta nel 1985, a New York, a causa di un male incurabile allo stomaco).

Il Living Theatre:

Alla fondazione del Living Theatre, marito e moglie, danno sin da subito una impronta particolare che vuol essere di impegno civile e politico.
Molti testi riguardanti la Storia del Teatro, suddividono l'attività del Living attraverso due fasi che si possono riassumere all'incirca cosi':

La Prima fase, ovvero quella che va dalla fondazione della compagnia (1947) fino al 1960, si sviluppa a Brodway, non nei grandi teatri come si potrebbe pensare inizialmente ma bensi' in magazzini e garages, dove vengono messe in scena opere di Artaud, di Brecht, di Cocteau,
di T.S. Eliot e di Goodman.
I loro testi, rivisitati alla loro attualità, raccontavano sopratutto di conflitti con le autorità e di problemi economici per coloro che non si conformavano con un sistema fin troppo borghese.
Opera di maggior successo di questo periodo è la loro "The Connection" (1959) in cui si descrive, attraverso un linguaggio crudo e diretto, la fin troppo drammatica situazione che coinvolge i tossicodipendenti.

La seconda fase:  Avviene a partire dalla fine degli anni '50 (subito dopo la messa in scena dell'opera The Connection) ed è definita dagli studiosi come "Off Brodway" (inteso come "fuori da Brodway"). Nel 1963 Beck e la Malina, accusati di evasione fiscale e condannati a pene detentive che avrebbero scontato più avanti, erano stati costretti a chiudere il loro teatro e a rifugiarsi altrove.
In quegli anni la compagnia inizia cosi' a viaggiare ininterrottamente attraverso il resto del mondo, in particolare in Europa (in Italia sono stati a lungo ospiti), e pone rappresentazioni che non spesso vengono comprese a causa del loro forte impatto (anche se opere di natura pacifista) di visione della vita.
Non si esibivano infatti in classici teatri ma rompevano con una tradizione attoriale lunga secoli preferendo le strade delle città e i cantieri (persino il carcere qualche volta).
L'opera piu' conosciuta che portarono in scena nel 1963 è stata "The Brig", con la quale Julian Beck e sua moglie Judith Malina finirono persino in carcere arrestati anche se solo per breve tempo.
Ed è stato probabilmente dovuto al fatto che l'opera si occupava di aprire gli occhi alle persone sulle condizioni di vita nelle carceri che finirono a loro volta imprigionati.
Ma cio' non bastava per frenare la loro sete di teatro e di espressione.
Subito dopo "The Brig", infatti, il Living Theatre adattò sulle scene altre opere importanti, ad esempio: l'Antigone e persino Frankenstein (di M. Shelley).
Ma fu sopratutto con l'opera "Paradise Now" che la compagnia diede nuovamente scandalo, probabilmente perchè gli attori si esibivano andando contro ogni tabu' sociale, ad esempio spogliandosi in scena direttamente e restando nudi (cio' comportava cosi' l'intervento delle forze dell'ordine che poneva fine alla rappresentazione anche quando non era ancora conclusa).
La loro grande voglia di libertà di espressione, in un periodo in cui la censura era molto forte, furono da esempio ed ispirazione per molte altre compagnie giovani di quel periodo (come per esempio L'Open Theatre e Il Brad and Puppet Theatre) che al Living si ispirarono in seguito.

Conclusione:

In totale il Living Theatre ha rappresentato all'incirca una ottantina di produzioni in tutto il mondo e in piu' lingue. La visione teatrale di Beck fu anche quella della sua compagnia, ovvero una visione improntata sull'improvvisazione e sulla fisicità attoriale che tendeva a coinvolgere lo spettatore.
Niente scene di fondo o grandi costumi di rappresentazione o effetti speciali, la loro era pura e semplice voglia di un teatro libero da censure e semplice da fare che trasmettesse messaggi importanti alla società e che la portasse a riflettere su cio' che accadeva intorno.
Beck è stato un vero e proprio poeta rivoluzionario del fare teatro (oltre che autore nel vero senso della parola con testi scritti di suo pugno come: La Vita, l'artista e la lotta del popolo oppure
Il Testamento artistico del fondatore del Living Theatre).
Beck è stato, per il teatro dell'ultima parte del Novecento, un innovatore del pensare le cose intorno a noi.

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