Anche se con qualche giorno di ritardo, porgo gli auguri di buon compleanno (ben 80 candeline !!!) al professore Umberto Eco.
Nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932, Umberto Eco è conosciuto e apprezzato nel mondo come saggista, filosofo, scrittore, semiologo, linguista e critico, oltre che essere un accademico e un massmediologo.
Laureatosi in filosofia a soli 22 anni, nel 1954, presso l'università di Torino, con una tesi sull'estetica di San Tommaso D'Aquino, si è poi interessato anche alla cultura medievale e all'indagine critica sullo sperimentalismo letterario e artistico.
Nel 1954 partecipò e vinse un concorso RAI (l'ente era alla ricerca di telecronisti e nuovi funzionari), grazie a questo suo nuovo lavoro entro' in contatto con il retroscena del mondo televisivo e l'esperienza che fece gli ritorno' utile anni dopo nei suoi saggi sui mass media (celebre è l'articolo Fenomenologia di Mike Bongiorno, scritto nel 1962).
Abbandonata la Rai alla fine degli anni '50, entra nel 1959 a far parte della casa editrice Bompiani e dal 1961 inizia la carriera universitaria come professore incaricato in diverse università italiane: Torino, Milano, Firenze, e infine Bologna dove ha insegnato Semiotica (nel 1975) ed è diventato professore ordinario.
Presso l'università bolognese, Eco è stato prima direttore dell'Istituto di Comunicazione e Spettacolo del DAMS poi è passato al Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione.
Nel corso degli anni ha insegnato anche in varie università straniere tra cui: Yale, New York University, Collège de France e l'Ecole Normale Supèrieure.
Nell'ottobre del 2007 si è ritirato dall'insegnamento per limiti di età.
Nel 1968 ha pubblicato il suo primo libro di teoria semiotica: La struttura assente.
A partire dal 1971 fonda "Versus, Quaderni di studi semiotici", una delle maggiori riviste internazionali di semiotica, rimanendone direttore responsabile e membro del comitato scientifico fino a oggi.
Ha collaborato con numerosi ed importanti quotidiani (come l'Espresso e il Corriere della Sera) oltre che a periodici artistici e intellettuali (esempio Il Verri).
Nel 1980, Eco esordisce nella narrativa con il suo primo romanzo: Il nome della rosa.
Fu un grande successo tanto che il libro è diventato un best-seller tradotto in 44 lingue.
Nel 1988 pubblicò il suo secondo romanzo: Il pendolo di Focault, seguito nel 1994 da L'isola del giorno prima.
Altri suoi romanzi sono: Baudolino (dato in stampa nel 2000); La misteriosa fiamma della regina Loana (2004) ed Il cimitero di Praga (2010), tutti editi in italiano da Bompiani.
Molte sono inoltre le sue opere sulle teorie della narrazione e della letteratura, si va da: Il superuomo di massa (1976); le Sei passeggiate nei boschi narrativi (1994); fino a Sulla Letteratura (2002)
Umberto Eco racconta, lungo i suoi testi, storie realmente accadute o leggende che hanno come protagonisti celebri o meno conosciuti personaggi storici attraverso i quali intavola dibattiti filosofici sull'esistenza del vuoto, di Dio o sulle caratteristiche dell'universo.
Lo scrittore è attratto da temi piuttosto misteriosi sui quali prova a far luce (il Sacro Graal o la Sacra Sindone ecc...) e contrasta aspramente chi ne discute senza conoscerne bene i contesti filosofici e storici.
Insomma Umberto Eco è parte del nostro sistema sulturale nazionale ed è giusto avergli dedicato un pezzetto di tempo.
Fonti di riferimento:
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=10&biografia=Umberto+Eco
http://www.wikipedia.org
Il Resto del Carlino on-line.
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