L'occasione esatta è stata quella relativa al fatto che il mio compagno ed io l'abbiamo scelta come nostra meta finale (tra le tante che ci erano state proposte) per il Viaggio di Nozze.
Non appena abbiamo avvisato parenti ed amici che quella sarebbe stata la nostra meta, solo alcuni hanno capito ed apprezzato, mentre molti altri (a torto alla fine) hanno storto il naso chiedendoci: Ma siete proprio sicuri della scelta ???
Eh già, molte altre coppie di sposi, infatti, avrebbero scelto luoghi caldi ed assolati lungo il mare (standosene in panciolle tutto il giorno con un fresco drink in una mano) oppure mete a loro avviso più romantiche (Parigi, New York ed altre ancora).
Ma chi ci conosce bene è consapevole del fatto che noi siamo tutto meno che uguali alle altre coppie.
A noi piace infatti avere, quando si riesce, l'opportunità di visitare posti nuovi che siano affascinanti in sé sia come luoghi di interesse quanto dal punto di vista delle attrattive culturali generali.
Alla fine avere scelto il tour Scozzese si è rivelato, per quello che ci riguarda, come la scelta più giusta; la Scozia infatti è stata una piacevolissima sorpresa continua alla scoperta di tanti luoghi diversi tra loro e tutti uno più bello dell'altro.
Non potendo descrivere in unico post tutte le esperienze e i luoghi vissuti (o si corre il rischio di farne un romanzo) ho pensato bene di dividere in quattro parti le varie situazioni accorse.
Partirò quindi con un incipit che fornirà prima alcune nozioni generali e scriverò poi delle prime tappe del nostro tour. Gli altri post li rimando invece tra qualche giorno (o magari dopo questo week-end chissà ?) e come ovvio, riguarderanno la fase a pieno del viaggio e i giorni finali prima del rientro.
Come sempre, non mi stancherò mai di scriverlo, eventuali foto corredate ai post sono state scattate di persona da me o dal mio compagno lungo il percorso.
LA PARTENZA:
Prima di descrivervi della partenza voglio solo aprire una brevissima parentesi di avviso: Il tour che abbiamo scelto presso la nostra agenzia viaggi rientrava in un pacchetto vacanze (catalogo Aprile 2013 - Marzo 2014) organizzato con il tour operator Europa World Travel (della Quality Group).
Ed ora proseguo pure con la mia vicenda.
Partiti dall'aeroporto di Bologna, il 23 di Giugno, alle ore 06.10 del mattino (levataccia lo so, ma per prenderlo dalla propria città qualche piccolo sacrificio occorreva pur farlo), scalo ad Amsterdam alle 8.05, cambio di aereo (sempre però delle stessa compagnia, ovvero la KLM) e ripartenza alle 10.00, ed arrivo finalmente ad Edimburgo poco prima dell'ora di pranzo.
Ad attenderci, all'arrivo, la nostra guida scozzese (ma parlante italiano), il signor Francis, che non appena ha riunito tutto il gruppo di persone che dovevano esser presenti ci ha fatto accomodare sull'autobus e ci ha accompagnati fino al nostro alloggio.
Immagino aveste già intuito che trattandosi di un viaggio organizzato si è svolto con altri partecipanti italiani (avevamo comunque, con il mio compagno, svariati momenti lungo i quali eravamo liberi di starcene anche per i fatti nostri se volevamo).
Raggiunti il nostro Hotel in città (Hotel Thistle James King) abbiamo posato e sistemato i nostri trolley e dopo una rinfrescata ed un rapido riposino di un'oretta eravamo nuovamente pronti ed operativi per un primo giro/sopralluogo di Edimburgo da effettuare in solitaria.
Riconosciuta come patrimonio mondiale dell'Unesco, la città di Edimburgo, capitale della Scozia, si divide principalmente in due vaste aree: la Old Town (città vecchia) e la New Town (città nuova). La prima medievale e piena di riferimenti storici, l'altra invece ingranditasi dopo la rivoluzione industriale di fine '800 con case e quartieri moderni.
Non a caso, Edimburgo è la prima città più visitata di tutta la Scozia ed è anche la seconda città che attrae più turisti del Regno Unito, dopo Londra.
Non essendo una città di grandezza metropolitana, si presta inoltre ad essere girata in autobus o anche a piedi.
Partendo quindi da Princes Street, passeggiando tra i mille negozietti e tra la folla scozzese, si può lungo il cammino ammirare sulla parte opposta della strada il profilo, in alto sulla montagna, del Castello di Edimburgo che si staglia in tutta la sua grandezza e che offre un notevole panorama.
Restando sempre su questo corso principale, siamo scesi lungo i Giardini, che poi definirli giardini non sarebbe neanche corretto in quanto è più un vero e proprio Parco come tanti di quelli che si ritrovano sparsi lungo la Scozia.
In questo grande parco è obbligatorio un primo pit stop fotografico al gigantesco e discusso monumento dedicato a Sir Walter Scott (lo conoscerete sicuramente in quanto romanziere famoso ed autore non solo di "Ivanohe" ma anche di altri cicli cavallereschi). Discusso monumento per via della sua strana e bizzarra forma a razzo.
I "giardini" di Prince Street sono un vero e proprio lungo angolo di quiete e polmone verde dove poter sostare, rilassarsi e passeggiare con il proprio compagno o con la propria famiglia.
Nel parco abbiamo inoltre avuto un piacevole incontro con due scoiattoli che recuperavano cibo proprio da una famiglia che era li con i bambini.
Usciti dal parco/giardino, poco sopra, di fronte alla Waverley Road (sopra la stazione) ci siamo imbattuti nel National Scottish Museum (Museo Nazionale Scozzese) che purtroppo, visto che ormai era già tardo pomeriggio era chiuso ma che so per certo possedere al suo interno opere di grande valore artistico nazionale e non.
Ah piccolo promemoria per voi se aveste mai voglia di visitare la Scozia: ovunque i negozi e le strutture varie chiudono presto, intorno alle 18.00 del pomeriggio.
Sorpassando così la Waverley Road, che come scritto sopra è un ponte stradale che passa proprio sulla stazione, siamo ritornati in direzione del nostro hotel.
In realtà non ci siamo fermati ad esso bensì abbiamo proseguito oltre, alle sue spalle, passando di fronte al Balmoral Hotel (l'hotel più raffinato e rinomato di tutta Edimburgo) lungo la Waterloo Place dove a poche centinaia di metri si accede al famoso Calton Hill.
Questa "modesta collina" (così come è stata definita dallo scrittore Robert Louis Stevenson), che sorge su un vulcano spento, offre le vedute e i panorami migliori dell'intera città e del mare aperto, oltre ad ospitare al suo interno il National Monument (che richiama il Partenone greco e che ne voleva fare una sorta di imitazione), l'Osservatorio della città, il Monumento a Nelson e di fronte a Calton Hill il vecchio cimitero in cui è sepolto il filosofo David Hume.
Purtroppo a causa di una improvvisa pioggia (ma non dovete stupirvi il fatto che in Giugno abbia piovuto, non significa nulla, in Scozia infatti il clima è estremamente variabile, si può passare dal sole alla pioggia al vento o a qualsiasi altra condizione climatica in una frazione di secondo, pertanto è consigliabile vestirsi come si suol dire "a cipolla", ovvero per strati, e portare con se almeno un impermeabile con cappuccio perché vi assicuro che gli ombrelli servono poco visto che se si gira vento ve lo spezza in due) e visto che comunque avevamo la cena prenotata presso il nostro hotel, abbiamo optato per un rapido rientro in camera nostra.
Poiché ho appena scritto che ci siamo ritirati per la serata, questo non significa che termino questo post qui, ma che, per chi lo desidera, proseguo anche con il secondo giorno (quello del 24 Giugno) della nostra gita avvenuta tra Edimburgo (visitando il Castello e la Old Town) ed inoltre la vicina cittadina di Rosslyn nota per la sua famigerata "Cappella" (dove hanno girato alcune scene del film il Codice Da Vinci).
Dopo una prima colazione tipica scozzese (per gli altri e per chi ha lo stomaco forte, noi abbiam preferito limitarci a yogurt con cereali, succo di frutta e diciamo se così si può definire "caffè") a base di uova, salsiccia, frittelline o medaglioni di Haggis (piatto tipico scozzese fatto con interiora di pecora macinate e impastate) e chi più ne ha più ne metta (guardatevi altri siti utili in tal senso se volete approfondire sul discorso colazione), ci siamo avviati alla volta della Old Town (o come si suol dire parte vecchia e medievale delle città).
Prima tappa, stavolta tutti in gruppo, avvenuta ad est del Royal Mile (o miglio reale, la lunghissima via che parte dal Palazzo reale di Holyrood ed arriva fino al Castello di Edimburgo) che ha visto una veloce visita all'Holyrood Palace, Palazzo Reale appunto, costruito ai tempi del re Giacomo I e sede di residenza di sovrani, oggi chiusa e visibile solo dall'esterno.
Proseguendo poi alla volta del Castello di Edimburgo.
La vera attrazione della città rimane infatti il Castello.
Residenza un tempo della regina Maria Stuarda (conosciuta come la sanguinaria), madre di Giacomo I, il Castello sorge in alto (come è per Calton Hill) su un vulcano spento e si accede attraverso un ponte levatoio sorvegliato da guardie in kilt (la tipica tradizionale gonna scozzese che indossano gli uomini).
Passato il ponte si arriva nella grande area denominata "Esplanade" (sede oggi di svariati festival, tra cui il famosissimo Military Tattoo) per proseguire poi e vedere tantissimi altri palazzi o monumenti, tra questi: la St. Margareth Chapel; il Palazzo Reale o King's Lodgings; L'Argyle Battery; La Crown House; la Great Hall ed il Monumento al famosissimo William Wallace (ricordate il film di Mel Gibson "Braveheart" ?).
Trascorsa l'intera mattinata nella Old Town non potevamo non fermarci a pranzo anche in quelle zone per poter riprendere poi, nel primo pomeriggio, alla volta della cittadina di Rosslyn.
A mezzora di auto da Edimburgo, la città di Rosslyn è diventata famosa grazie a due cose in particolare: la prima è dovuta al fatto che ha dato i natali al primo animale clonato della storia (ricordate la pecora Dolly ?); la seconda è che ha acquistato fama grazie anche al libro di Dan Brown (poi tramutato in Kolossal cinematografico) "Il Codice Da Vinci" dove si citava la Rosslyn Chapel.
Terminata nel 1446, ad opera di Sir William St. Clair, questa Chiesa rievoca delle atmosfere particolarmente cupe (con i suoi spaventosi Gargoylles e le innumerevoli figure allegoriche interne) e si dice nasconda un segreto riguardante i templari e il sacro Graal.
Ad ogni modo Roslyn rimane oggi fonte di attrazione per i migliaia di turisti che la invadono annualmente da dopo che il film le ha donato grande visibilità.
Rientrati nel tardo pomeriggio nell'Hotel di Edimburgo, ci siamo risistemati prima di cena (questa volta in totale libertà, senza persone intorno).
Abbiamo ripercorso Prince Street e voltato su Rose Street alla ricerca di qualche buon locale dove cenare. Questa via possiede infatti numerosi pub e ristorantini dove potersi tranquillamente accomodare e mangiare a prezzi anche ragionevoli (si sa che la Scozia è economicamente cara).
Dopo cena un altro breve tour per le vie del centro (con sosta di saluto finale dovuto alla statua di Sir Arthur Conan Doyle, nato e vissuto ad Edimburgo e padre del famosissimo detective Sherlock Holmes) e poi dritti in camera pronti per la partenza dell'indomani.
Il post quindi finisce qui per oggi. Credo comunque di aver descritto già abbastanza e come ho precedentemente detto Edimburgo è una città veramente stupenda, romantica e allegra che merita di essere visitata.
I successivi giorni di viaggio e le altre mete raggiunte li ritroverete nei prossimi post.
Alla prossima quindi e buona serata !
Fonti utili, oltre che personali acquisite lungo il viaggio, sono state:
- Le Guide Travel di National Geographic;
- I Love Scozia, la guida smart di Tripadvisor;
- Materiale cartaceo vario fornitoci dall'Europa World Travel;
- Materiale vario raccolto presso l'ufficio del turismo di Edimburgo.
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