Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
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venerdì 10 maggio 2013

Non è un paese per Mamme. L'articolo di Sara Ficocelli per Repubblica che mostra una realtà allarmante.

Ieri avevo postato un Augurio a tutte le Mamme per la loro festa che si terrà come ogni anno la seconda domenica di Maggio.
Oggi invece vorrei riportare all'attenzione di chi legge, un articolo interessante ripreso dal sito on-line di Repubblica, scritto da Sara Ficocelli ed intitolato proprio: Non è un paese per Mamme.
Più che di articolo si tratta di una vera e propria Inchiesta che la giornalista effetua evidenziando, come nella nostra cara Italia le donne abbiano ancora un ruolo minoritario, marginale e a volte persino nullo, rispetto agli uomini nella società e mettendo in mostra inoltre le storie raccontate da donne lavoratrici e madri.
La giornalista ha avuto la brillante idea di inviare un questionario, da Nord a Sud, in giro per la nazione intera, dove le madri avrebbero dovuto rispondere con sincerità.
Il risultato è stato allarmante, poichè dal sondaggio che ha visto coinvolte donne di ogni ceto e di ogni posizione lavorativa (dalla donna che lavora nelle imprese di pulizie fino a quella nel ruolo di manager di azienda) è emerso che molte di loro hanno pagato la voglia di maternità venendo tagliate fuori dal contesto lavorativo ed alcune sono state persino licenziate.
Sole o con l'aiuto dei nonni, quello che manca alla fine ad ogni donna è uno Stato che tuteli i loro diritti e che sia dalla loro parte.
Permettetemi di aggiungere un commento personale scrivendo:
Cosa aspettarsi in fondo da quello stesso Stato che permette impunemente anche un così alto numero di femminicidi quotidiano, lasciando così gli assassini liberi e felici ?
Cosa aspettarsi da uno Stato maschilista che non ha leggi severe in proposito e che si ritrova ancora arretrato, rispetto ad altre nazioni, nella vera parità dei sessi ?
Uno Stato quindi sordo e cieco in tal materia e che non comprende quanto ciò non solo danneggi la sua immagine a livello planetario, ma a lungo andare, in termini di risorse, perderà sempre più potere di acquisto, in quanto molte di queste figure femminili decidono di fare figli sempre più tardi (nel peggior caso rinunciano addirittura di metter al mondo una vita) o di emigrare a ltrove, in altre Nazioni, dove sarebbero forse più contente.
Non trovo corretto che una donna debba decidere di andar via da casa propria perchè qui lo Stato risulta assente.
Non proseguo oltre con l'articolo perchè potete andare a leggerlo direttamente da voi al sito internet:
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/05/06/news/non_un_paese_per_mamme_-_principale-58203378/?inchiesta=%2Fit%2Frepubblica%2Frep%2Dit%2F2013%2F05%2F06%2Fnews%2Fnon_un_paese_per_mamme%2D58177460%2F

Vorrei però concludere aggiungendo che se l'Italia non si sveglierà presto attuando regole e leggi serie a favore delle donne e se continuerà ad abbandonare così impunemente le sue figlie, alla fine si ritroverà a pagare un prezzo davvero molto alto, dove come nazione sarà costituita solo da persone anziane (niente più forza lavoro giovanile) e dove perderà maggiormente anche in termini economici (cosa che non giova certo in periodi storici come questo).


immagine ripresa da: http://www.pinkdna.it/disoccupazione-femminile-in-italia-quali-sono-le-cause/

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