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Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
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giovedì 9 febbraio 2012

Erich Maria Remarque e Niente di nuovo sul fronte occidentale

Il libro di cui tratto oggi è un classico conosciuto nel mondo della letteratura.
Vorrei parlare infatti di un testo, non facile da recensire perche' scritto da quello che ritengo un mostro sacro come scrittore: Erich Maria Remarque e il suo capolavoro letterario Niente di nuovo sul fronte occidentale.



BREVE BIOGRAFIA:

Erich Maria Remarque, nome vero all'anagrafe di Erich Paul Remark, nasce a Osnabruck (Sassonia Inferiore) il 22 giugno del 1898.
Dopo aver frequentato la scuola dell'obbligo, non essendo la sua famiglia molto agiata e fortemente credente, si iscrive, nel 1915, al seminario cattolico della città natia, dove si permetteva agli studenti meritevoli di continuare a studiare gratuitamente.
L'anno seguente pero' (quasi diciottenne) a causa dello scoppio della Prima guerra Mondiale, viene costretto ad arruolarsi come volontario.
Venne inviato sul fronte della Francia nordoccidentale, presso Verdun, teatro della "Battaglia delle Fiandre" e viene ferito piu' volte durante i combattimenti.
Dopo la guerra ritorna a casa, segnato e provato fisicamente ma sopratutto nell'anima.
Riprende e termina gli studi che aveva abbandonato prima della guerra consapevole che non sarà mai piu' l'uomo che era prima.
Cambia molti lavori, nel 1919 diventa insegnante ma abbandona presto la professione per diventare poi: rappresentante di tessuti, commerciante, bibliotecaio, giornalista, critico teatrale, critico sportivo.
Remarque soffre in sostanza e vive come tutti gli uomini della sua generazione che hanno combattuto in prima linea: vive come un reduce alla continua ricerca di un senso di vita e di se' stesso.
La carriera di giornalista sarà per lui lo spunto per la sua scrittura letteraria, caratterizzata da uno stile scarno ed essenziale.
Nel 1925 sposa a Berlino l'attrice Jutta Ilse Zambona, dalla quale si separerà pero' poco tempo dopo, nel 1930.
Berlino offre a Remarque l'ispirazione, nel 1927, per il suo capolavoro letterario, il romanzo-diario "Niente di nuovo sul fronte occidentale", ultimato in tempo record (solo sei settimane) ma che dovrà attendere due anni per fare la sua comparsa a puntate su un quotidiano tedesco.
Sono anni pero' molto particolari e il clima che gira non è favorevole allo scrittore che viene accusato di antimilitarismo e antipatriottismo dalla classe politica e dai nazionalsocialisti.
Questi ultimi perseguiteranno Remarque con accuse false (lo dichiarano ebreo e dicono che non ha mai combattuto al fronte) e censurandolo in ogni maniera.
Nel 1933 arrivano persino a bruciare pubblicamente le sue opere e quelle di altri autori anch'essi mal visti.
Nel 1938, gli viene tolta la cittadinanza tedesca e allo scrittore non resta altro che scappare in Svizzera, a Porto Ronco, prima che Hitler prenda il potere in Germania.
Nel 1939, si sposta in America (prima a New York e poi a Los Angeles) dove vi resta per circa 10 anni (tanto che nel 1947 ottiene la cittadinanza americana).
Negli Stati Uniti entra in contatto con altri personaggi famosi in esilio come lui, tra questi: lo scrittore Lion Feuchtwanger, l'attrice Marlene Dietrich, Ernst Lubitsch.
Inizia persino delle collaborazioni come autore per il cinema e nel 1958, su un set di lavorazione, incontra la donna che nel 1958 diverrà la sua seconda moglie: Paulette Goddard.
Alla fine degli anni '60, Remarque ritorna in Svizzera dove riprende a scrivere romanzi.
Remarque muore in una clinica di Locarno nel settembre 1970.
Tra le sue opere le piu' famose restano: Niente di nuovo sul fronte occidentale (Im Westen nichts Neues); Arco di Trionfo (scritto durante il suo soggiorno a Parigi); Tre Camerati; Tempo di vivere, tempo di morire; La notte di Lisbona; La via del ritorno; Ama il prossimo tuo; Il Cielo non ha preferenze; Il nemico.


NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE:

Veniamo ora alla visione generale del libro: Niente di nuovo sul fronte occidentale.
Scritto nel 1929, il titolo originale è Im Westen Nichts Neues, è un romanzo-diario autobiografico in cui viene descritta la crudeltà della guerra attraverso l'esperienza e la visione di un giovanissimo ragazzo di diciannove anni.
L'introduzione al libro permette di comprenderne meglio il contenuto, scrive infatti Remarque:

Questo libro non vuol essere né un atto d'accusa né una confessione.
Esso non è che il tentativo di raffigurare una generazione la quale - anche se sfuggì alle granate venne distrutta dalla guerra.

Protagonisti del libro sono dei giovanissimi soldati che improvvisamente sono costretti a crescere, a diventare uomini, ad abbandonare la loro vita quotidiana e i loro affetti piu' cari perchè chiamati a difendere la propria nazione in guerra.
Paul Baumer, protagonista principale, si ritrova con i suoi giovani amici arruolato nell'esercito tedesco per combattere la "Grande Guerra". Paul è uno scrittore dilettante che descrive nel suo diario tutto quello che vede, che sente, che vive in questa terribile e amara esperienza.
Al suo fianco ci sono gli amici: Albert Kropp (compagno di scuola di Paul), Haje Westhus, Muller, Stanislao Katzins.
Albert verrà ferito alla fine del romanzo, durante una azione di sgombero di un paesino francese, ricoverato d'urgenza gli amputeranno una gamba. Disperato il giovane tenta il suicidio, ma grazie all'aiuto dei compagni viene fermato in tempo e ci ripensa.
Haje è il piu' forte di tutti. Alto con una corporatura rude che lo fa sembrare piu' vecchio dei suoi compagni e con un senso dell'umorismo straordinario. Haje viene ucciso in combattimento ferito alla schiena in grave modo.
La stessa brutta sorte, quella di morire, toccherà anche all'altro compagno di scuola di Paul, Muller che farà la sua fine in maniera atroce.
L'unico personaggio del gruppo piu' anziano è Stanislao KatzinsKat,  quaranta anni, che da civile esercitava la professione di calzolaio e che era sposato con una ragazza da cui aveva avuto un figlio maschio.
Kat è l'unico che esercita su Paul e sugli altri ragazzi una influenza positiva, ponendosi some figura autoritaria di leader ma in maniera del tutto buona.
Lui è infatti quello che si prende cura in qualche maniera dei giovani e che li aiuta nel procurarsi beni di necessità e cosa piu' importante il cibo.
Kat rappresenta già l'essere adulto, sposato con figli e una professione , mentre gli altri sono ancora cosi' giovani che un futuro devono ancora cercarselo e crearselo e che dopo questa esperienza non sono piu' certi di nulla, neanche della vita in sè.
Alla fine anche Kat muore durante un bombardamento e per Paul sarà come perdere una figura paterna oltre che un grande eroe.
L'unico personaggio che sopravviverà alla guerra sarà Tjaden, amico e compagno di scuola di Paul, che diventerà maestro di scuola alla fine del grande conflitto, quando l'ordine tornerà tra i civili, e la cui storia verrà raccontata in "La via del ritorno", altro romanzo di Remarque.

Da questo toccante romanzo (che riporta non solo la tematica della guerra come qualcosa di indimenticabile, ma riporta anche quella che è stata in prima persona una esperienza fatta dallo stesso autore) è stato tratto anche un film alla fine degli anni '70.
E' un romanzo struggente da leggere assolutamente per comprendere come per chi ha affrontato la morte quotidiana sia difficile se non improbabile il ritorno alla quotidianità.

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