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martedì 12 marzo 2013

Film: The Elephant Man.

Ieri sera sul canale del digitale terrestre Iris, verso mezzanotte, è stato mandato in onda un film culto che avevo quasi rimosso dalla mente e che invece merita seriamente di essere visionato e valutato con cura ed attenzione, parlo di: The Elephant Man.
Il film, che venne presentato in anteprima mondiale a New York il 3 ottobre 1980, è stato diretto dal noto regista David Lynch, con protagonisti attori del calibro di Anthony Hopkins, John Hurt ed Anne Bancroft.
Segnalo una breve e veloce curiosità prima di passare alla descrizione della trama: Il film è stato prodotto dal noto Mel Brooks, ma questi non volendo creare idee sbagliate sul genere in cui rientrava la pellicola (genere drammatico, basato su una reale biografia), temendo che la gente si facesse un'idea sbagliata, ha preferito non far comparire mai il proprio nome nei titoli.


LA TRAMA:

Riadattato dai libri "The Elephant Man and Other Reminiscences" (di Sir Frederick Treves) e "The Elephant Man: A Study in Human Dignity" (di Ashley Montagu), il film tratta la storia biografica vera di John Merrick.

Nella Londra di fine '800 (periodo di regno della regina Vittoria), durante uno spettacolo di strada, gestito dal malvagio signor Bytes, il Dottor Frederick Treves (interpretato da Anthony Hopkins) vede il deforme John Merrick (l'attore John Hurt) trattato come fenomeno da baraccone a causa delle innumerevoli deformazioni fisiche del suo corpo (soprattutto la testa enorme e pesante) e attrattiva principale del circo conosciuto come: L'uomo Elefante.
Per non essere deriso, Merrick cammina tra la gente indossando in testa un sacco da bucato, cucito ad un cappello, in modo che possa coprire la deformità del viso e della testa.
Il Dottor Treves vuole aiutare il povero Merrick (che soffre di quella che oggi è conosciuta con il nome di Sindrome di Prometeo, mentre all'epoca dei fatti era ancora una malattia ignota) e paga Bytes (che considera Merrick al pari di un animale e quindi di sua proprietà, tanto che piu' volte usa contro di lui persino la frusta) per poterlo portare via con sè.
Pagato il signor Bytes, Treves accompagna il signor Merrick presso l'ospedale in cui lavora, il London Hospital, di modo che insieme ai suoi colleghi possano trovare delle cure adatte a farlo stare meglio.
In ospedale però, l'aspetto di Merrick spaventa le infermiere (tutte eccetto la capo-infermiera anziana Madre Shead) e così Treves è costretto a trasferirlo in una stanza isolata nel sottotetto.
Per poter fare restare l'uomo lì, il Dr. Treves deve convincere il direttore della struttura Mr. Gomm, che inizialmente appare reticente e che ricorda al giovane medico che le regole interne vietano di tenere sotto osservazione persone incurabili. Dopo un'esitazione iniziale però, una volta conosciuto meglio Merrick, il signor Gumm acconsente affinchè questi rimanga ospite presso l'ospedale.
Con il passare del tempo, Merrick acquista fiducia nel Dr Treves ed inizia ad aprirsi e confidarsi con lui sulla storia della propria provata esistenza.
Inoltre piu' passano i giorni e piu' i medici scoprono in Merrick una persona dal carattere sensibile, gentile ed intelligente.
Il caso dell'Uomo Elefante però diventa notizia da prima pagina presso tutti i quotidiani del regno, tanto che giunge fino alle orecchie della stessa regina Vittoria. Quest'ultima, presa di compassione dalla storia del povero uomo, accetta di aprire un fondo monetario presso l'ospedale affinchè possano essergli fornite cure adeguate.
Essendo diventato notizia principale del regno, Merrick inizia a ricevere visite anche da diversi nobili dell'alta società, incuriositi dal suo aspetto orribile; riceve anche la visita di una famosa attrice del teatro londinese, Miss Kendall (interpretata dalla bellissima Anne Bancroft) che gli dona una propria fotografia ed un libro di Shakespeare (la famosa storia di Romeo e Giulietta).
La capo-infermiera, Madre Shead, si sente però infastidita da tutte quelle visite dei nobili e rimprovera il Dottor Treves accusandolo di trattare anche lui il signor Merrick come un fenomeno da baraccone stavolta dell'alta società.
Turbato dalle parole dell'infermiera, il dottore inizia a chiedersi se stia fecendo del bene oppure no al signor Merrick.
Intanto però il cattivo Bytes rivuole indietro la sua attrazione principale, ovvero Merrick, ed approfittando del fatto che il guardiano dell'ospedale di notte (ad insaputa dei medici e delle infermiere) tira su dei soldi mostrando l'uomo elefante al popolo entra nella sua stanza e non appena la ressa di persone svanisce lo rapisce e lo porta con se nell'Europa continentale dove lo esibisce in circhi e fiere ritrattandolo come un animale in gabbia.
Il Dottor Treves scopre del rapimento di Merrick e dopo aver licenziato il guardiano notturno inizia la disperata ricerca dell'uomo ma senza ottenere risultati positivi.
Saranno gli stessi compagni del circo a liberare Merrick, stanchi e impietositi di vederlo trattare male da Bytes lo aiuteranno a fuggire e a fare ritorno a Londra.
Rientrato a Londra, Merrick con il volto incappuciato per non impaurire la gente, viene preso di mira alla stazione da un gruppo di ragazzini che lo inseguono e che attirano così un intera folla su di lui. Messo alle strette nei bagni pubblici Merrick sfoga tutto il suo dolore urlando contro le persone: Noooo !!!! Non sono un Elefante !!! Non sono un animale !!!! Sono un essere Umano ! >>.
Arriva la polizia che prende Merrick, lo allontana dalla folla e lo riaccompagna presso il London Hospital, dove il Dr Treves felice di rivederlo lo abbraccia.
Ma la felicitò dura solo un lampo poichè i medici e Treves scoprono che Merrick è sul punto di morire a causa di una Broncopneumopatia cronica ostruttiva.
Intanto Merrick viene invitato a teatro dalla signora Kendall (l'attrice che durante la visita gli aveva regalato il libro di Romeo e Giulietta) a vedere una pantomima basata sulla fiaba del Gatto con gli stivali.
Finito lo spettacolo teatrale, Merrick torna in ospedale dove ringrazia il Dottor Treves per tutto quello che ha fatto per lui e per essere diventato suo amico nonostante le sue condizioni fisiche.
Terminato il colloquio con Treves, Merrick si sdraia sul letto in posizione supina (posizione in cui mai era potuto rimanere prima a causa dell'enorme peso della sua testa che lo costringeva a dormire dritto) consapevole del fatto che così morirà per soffocamento.
Deciso, l'uomo muore sereno e in pace e l'ultima scena del film mostrerà Merrick accolto nell'infinito dell'universo dalla madre mentre viene citato il monologo di Tennyson "Niente morirà mai".



CONCLUSIONE:

Come avrete intuito leggendo la trama, questo film risulta essere una storia commovente e strappalacrime in paricolar modo se si pensa che è basato su una storia vera (andatevi a leggere alla voce John Merrick su wikipedia o su altre fonti la vita di questo povero uomo; o meglio ancora andatene a vedere i resti del suo corpo, donati alla scienza, presso il museo del London Hospital, e anche a voi forse scenderà qualche lacrima).
Intenso e vibrante, il film ha ottenuto l'acclamazione della critica (eccetto Robert Ebert che lo ha considerato troppo eccessivo di pathos) ed è stato approvato dal pubblico mondiale, tanto da ricevere ben 8 nomination agli Oscar (anche se alla fine purtroppo non ne vinse neanche uno), tra i quali: Miglior Attore (John Hurt, che per il ruolo di Merrick ha dovuto sottoporsi ad un estenuante continuo trucco e ad un pesante costume ricavato da calchi originali effettuati sul corpo del reale uomo elefante); Miglior Scenografia; Miglior Costume; Miglior Regista (David Lynch); Miglior sceneggiatura non originale ; Miglior Colonna Sonora (piccola curiosità, durante i titoli di testa e nella scena finale del film si sente l'Adagio for Strings di Samuel Barber, tema musicale voluto fortemente da Lynch).
Nessun Oscar dunque per Elephant Man nel 1980 ma in compenso dei premi arrivarono dai BAFTA (British Academy of Film and Television Arts) come: Miglior Film; Miglior Attore Protagonista (John Hurt) e Miglior Scenografia >> ed ancora, l'anno successivo, nel 1981, premi dall'ottava edizione del Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz.
Come ha giustamente scritto nella sua recensione, Lorenzo Davani (reperibile sul sito: http://www.storiadeifilm.it/drammatico/drammatico/david_lynch-the_elephant_man(brooks_film-1980).html ):

Con questo film, siamo spettatori di una delle piu' morbose e tragiche storie che l'uomo abbia mai raccontato: l'inevitabile e tragica parabola di sdoganamento e sfruttamento del piu' famoso caso al mondo di fenomeni di baraccone, i cosidetti freaks...
La storia di John Merrick che ricoverato dal Dottor Trevis presso il reale London Hospital, con la scusa di cure e diagnosi, diverra oggetto della malsana e spesso ipocrita attenzione di persone della nobiltà londinese e dello spettacolo....
Obnubilati e corrotti da terrificanti luoghi comuni sull'esteriorità delle persone, coloro che incuriositi dalle notizie circa il fatto che il povero mostro fosse incredibilmente in realtà un perfetto gentleman inglese, si avvicineranno ad esso, chi con paura, chi con imbarazzo, chi con tenerezza, chi con compassione e chi ancora con malsana curiosità. Essi scopriranno presto quanto l'oscena creatura in realtà sia ben educata, intelligente e persino fin troppo positiva e solare rispetto alla sua miserevole situazione....

Sceneggiatura, regia e interpretazioni memorabili quindi per una storia commovente che porta a riflettere sulla società che fissa solo dei canoni estetici senza andare oltre le reali apparenze, senza guardare a fondo dell'essere umano in sè e senza la voglia reale di scoprire come mai quell'uomo sia diventato così (oltre che per cause naturali della malattia ci sono infatti quelle condizioni psichiche dolorose, quelle ferite dell'anima, che l'uomo ha riportato a causa di una società poco benevola che è stata pronta ad etichettarlo volgarmente con il nomignolo di Uomo Elefante e a trattarlo di conseguenza come qualcosa, quasi un oggetto grottesco, invece che un essere reale in carne ed ossa).
Vivamente consigliato a chi cerca un film emozionante e diverso dalle solite solfe.
 
  immagine di Anne Bancroft (nel film interpreta l'attrice Mrs. Kendall)


immagine di John Hurt (protagonista principale interprete di John Marrick).

Siti consultati e fonti ed immagini riprese da:
 
http://www.cineblog.it/post/33493/the-elephant-man-trailer-originale-e-20-curiosita-sul-film-di-david-lynch

http://www.cineblog.it/galleria/the-elephant-man/3

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