Iniziamo

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lunedì 3 dicembre 2012

Il romanzo di esordio di Simonetta Agnello Hornby: La Mennulara.

Ho trovato un libro interessante scritto da una donna alquanto ironica e particolarmente profonda, parlo di: Simonetta Agnello Hornby e del suo primo romanzo intitolato "La Mennulara".
Di questa scrittrice, angloitaliana (con origini siciliane, nata a Palermo nel 1943, anche se vive e si è naturalizzata in Inghilterra) in passato avevo sentito parlare da qualche amica che ne aveva letto i testi e ricordo di aver visto inoltre una intervista in un programma televisivo e che l'impressione che ne avevo avuto era stata positiva già allora.
Cosi' spinta dal buon ricordo ho preso il libro di esordio, pubblicato nel 2002 e considerato come Bestseller tanto da essere tradotto in ben 12 lingue e vincitrice nel giugno del 2003 di due Premi letterari: il premio Fort Village ed il premio Stresa di Narrativa.

LA TRAMA:

Ambientato in un paesino della Sicilia degli anni '60, Roccacolomba, la storia narra la vita e la morte di Rosalia Inzerillo, conosciuta da tutti con il soprannome di "La Mennulara" (che significa la raccoglitrice di Mandorle), serva e "criata" (domestica fidata-balia) della famiglia degli Alfalippe fin dall'età di 13 anni.
Odiata e amata dalla famiglia che serviva, la Inzerillo, nel tempo aveva assunto un ruolo diverso da quello di serva ed era finita, non si sa bene come (in quanto la povera donna era analfabeta, non sapeva ne leggere ne scrivere, ma possedeva un intelligenza sopraffina), a diventare anche amministratrice di tutti i beni economici della stessa famiglia.
Per tale ragione la storia ruota proprio intorno a questa donna e alla famiglia che ha servito fino alla morte.
Figura insolita, misteriosa, di donna che a primo impatto sembrava avida ma che in realtà a consentito a tutta la famiglia di poter continuare a vivere un certo tenore di vita senza che sperperassero del tutto i denari.
Resa severa dal tempo che trascorreva e dagli eventi poco benevoli avvenuti nella sua vita, tutti iniziano a parlare di lei dopo la sua morte, favoleggiando sulle ricchezze nascoste dalla donna che secondo le voci di paese avrebbe acquisito grazie a dei contatti poco chiari con esponenti della mafia.
Il racconto si sviluppa quindi proprio grazie ai racconti degli abitanti del paese che di capitolo in capitolo offrono i loro singolari punti di vista sulla figura della Mennulara.

PERCHE' E' CONSIGLIATO LEGGERE QUESTO LIBRO:

L'impressione che ho raccolto dalla lettura di questo libro si è confermata in positivo come già spinta da curiosita' avevo avuto in precedenza.
Scorrevole come testo, le pagine vengono lette con facilità e in maniera veloce; ironico e amaro, la Hornby ricorda nello stile di questa storia i racconti di un altro scrittore siciliano: Andrea Camilleri.
Lo ricorda non tanto solo per l'ambientazione siciliana quanto per la buona definizione dei personaggi che incuriosiscono il lettore nel voler svelare le loro storie e le loro caratteristiche complesse.
Lettura consigliata a chi ama storie di ambientazione siciliana che ricordano il "ciclo dei vinti" tipico della letteratura degli scrittori di quest'isola.

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