Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
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lunedì 6 febbraio 2012

80° Anniversario della nascita di François Truffaut. Il grande regista dall'animo incompreso

"Mi hai detto: ti amo.
Ti dissi: aspetta.
Stavo per dirti: eccomi.
Tu mi hai detto: vattene..."


Questa è una delle frasi contenute in un bellissimo film del 1961 come "Jules et Jim" di
François Truffaut, a cui google oggi dedica il logo principale per commemorare l'ottantesimo anniversario della nascita del regista.



Nato a Parigi (il 6 febbraio 1932) da una madre giovanissima (non ancora diciottenne) e riconosciuto come figlio, nonostante non ne fosse il genitore biologicamente, dall' architetto e designer Roland Truffaut.
Alla nascita François viene affidato alla nonna materna con la quale passa buona parte dell'infanzia e grazie alla quale si instaureranno in lui, fin da bambino, i germi per quelle che saranno due sue passioni da adulto: la regia e la lettura.
Come si legge sulla biografia del regista ripresa su Wikipedia, lo stesso Truffaut ha dichiarato:

mia madre non sopportava i rumori e m'impediva di muovermi e parlare per ore e ore.
Allora io leggevo: era la sola occupazione a cui potessi dedicarmi senza disturbarla.
Durante l'occupazione tedesca ho letto moltissimo e poiché stavo spesso solo, mi misi a leggere i libri degli adulti. Arrivato a tredici o quattordici anni comprai, a cinquanta centesimi al pezzo, quattrocentocinquanta volumetti grigiastri, Les Classiques Fayard, e mi misi a leggerli in ordine alfabetico, senza saltare un titolo, un volume, una pagina.


Nonostante l'amore per la lettura, i rapporti con le istituzioni scolastiche non furono dei migliori,
a causa della sua condotta venne infatti costretto a cambiare piu' volte scuola.
A 12 anni conosce Robert Lachenay (piu' grande di lui di un anno e mezzo) con il quale stringe una profonda amicizia che li legherà per tutta la loro vita.
Altro incontro fondamentale per il giovane è quello con André Bazin, incontrato dopo che Truffaut era scappato dalla colonia in cui i propri genitori lo avevano messo.
Sempre su Wikipedia si legge infatti:

Dopo essere scappato, mio padre ritrovò le mie tracce e mi consegnò alla polizia.
Sono stato ospite per molto tempo del riformatorio di Villejuif da cui mi fece uscire André Bazin.
Sono stato manovale in un'officina, poi mi sono arruolato per la guerra d'Indocina.
Ho approfittato di una licenza per disertare. Ma, dietro consiglio di Bazin, ho raggiunto il mio reparto. In seguito sono stato riformato per instabilità di carattere.


La figura di Andrè Bazin è stata quindi fondamentale in quanto sostituì l'immagine del padre (che a Truffaut era mancata realmente) e che gli procuro' da vivere (inizialmente presso il servizio cinematografico del Ministero dell'Agricoltura e successivamente come critico cinematografico per la rivista "Cahier du Cinéma").
A partire dalla metà degli anni '50, Truffaut lavora e viaggia con Roberto Rossellini per tre anni e intanto lavora sempre come critico cinematografico anche per altre riviste, come per esempio "Arts" (dal 1954 al 1959).
Nel 1958 produce un breve film "L'Età difficile" incentrato sulle reazioni infantili di un gruppo di ragazzi a contatto con Bernadette, una ragazza piu' grande di loro.
L'anno seguente invece cura e gira a Parigi la regia del suo primo lungometraggio
"I Quattrocento colpi" (Les Quatrecents Coups), film che ha vinto il Premio per la migliore regia al Festival di Cannes.
Questo film è particolare in quanto è il primo di una serie di film in cui il protagonista è sempre lo stesso, Antoine Doinel, (i film successivi della serie sono: Antoine e Colette, del 1962, Baci rubati, nel 1968, Non sdrammatizziamo è solo questione di corna, 1970, e infine L'amore fugge, 1978).
Secondo i critici cinematografici inoltre la figura di Doinel altri non è che l'ater ego dello stesso François Truffaut.
D'altronde basta leggere la trama del film per comprendere che si tratta proprio del regista:

Siamo nella Parigi di fine anni '50 e Antoine, ragazzo di 12 anni, vive con i genitori che non sopportano le sue inquietudini tipiche di adolescente.
La madre e fredda e poco affettuosa nei suoi confronti e il padre (che in realtà lo è solo legalmente)
è superficiale ed interessato solo alle gare automobilistiche.
A scuola Antoine possiede uno scarso rendimento ed è sempre irrequieto e gli adulti non si rendono conto che se si comporta cosi' è solo per avere delle attenzioni.
L'unico conforto lo trova nell'amicizia con René, suo coetaneo, che possiede la stessa situazione familiare difficile e con cui, nei giorni in cui marinano la scuola, ha la stessa passione per il cinema dove si nascondono per pomeriggi interi a vedere film.
Sempre piu' incompreso e deluso, sia in famiglia che a scuola, Antoine scappa e va a vivere in casa di René.
Successivamente Antoine ruba la macchina da scrivere dall'ufficio del padre di René con l'intenzione di rivenderla e pagare, con il ricavato, per sè e per l'amico una gita al mare.
Dopo il furto vengono pero' scoperti dal custode e il padre di René li denuncia alla polizia e fa passare ai due ragazzi una notte in cella insieme a delinquenti e prostitute.
Gli adulti credono  erroneamente che così facendo insegnino ai ragazzi a comportarsi meglio.
Antoine pero', dopo la notte in cella, viene inviato dai propri genitori in una colonia lontana da Parigi, dove vige una rigida disciplina e dove viene messo in contatto con uno psichiatra.
Abbandonato in istituto dai propri familiari, durante una partita di pallone, Antoine ne approfitta della distrazione degli adulti e scappa....

Il film è dedicato alla memoria di André Bazin, morto proprio la sera del giorno in cui iniziarono le riprese.
Il cinema è tutta la vita di François Truffaut e se si vuole apprendere qualcosa della sua vita privata occorre guardare con occhio critico ai suoi film per poterne rintracciare così qualche notizia.
Della sua vita privata infatti si conosce poco, si sa solo cio' che il regista ha rilasciato nelle sue interviste passate o cio' che si ritrova nelle store iniziali dei film con protagonista Antoine Doinel.
Truffaut ha tre figlie, Laura ed Eva, avute con altre relazioni, e l'ultima è Josephine, avuta nel 1983 da una relazione con l'attrice Fanny Ardant.
Il regista è morto giovane, all'età di 52 anni, il 21 ottobre 1984.




Siti di riferimento:

http:www.wikipedia.it

http://www.francoistruffaut.com/

http://www.apav.it/mat/tempolibero/cinemaematematica/dibattitoinformaticaintellartif/truffaut%20biografia.pdf

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