Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
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giovedì 24 settembre 2015

Vacanze 2015 in Salento. Cronache di un viaggio: La Baia dei Turchi ed Otranto.

Proseguiamo oggi con altro post sulla gita estiva in Salento e lo facciamo descrivendo quella che viene definita come la Città più ad Oriente d'Italia e che ogni anno, sia in inverno che in estate, attrae numerosi turisti per visitarla. Parlo di: Otranto.
Insieme ad essa, si scriverà oggi anche di un posto vicino che viene considerato come una delle spiagge più belle del salentino e che possiede un nome tutto esotico: La Baia dei Turchi.
Prima di proseguire oltre, do un piccolo avviso a chi si fosse annoiato di leggere dei post sulle vacanze salentine: Se vi annoiate aspettate e ripassate sul blog verso metà Ottobre quando finalmente riuscirò a scrivere anche di altro :)
Scritto ciò, vediamo come sempre di introdurvi a questi due luoghi orientaleggianti e bizzarri.

UNA SPIAGGIA DAL SAPORE DI FIABA ORIENTALE: LA BAIA DEI TURCHI.

Il nome di questa Baia deriva dal fatto che nel corso XV secolo, la città di Otranto fu presa di assedio dai guerrieri Turchi e che era un punto strategico in quanto dista solo pochi chilometri dall'ingresso alla cittadina stessa.
Oggi la baia appartiene alla rinomata Oasi protetta dei Laghi Almini e nel gennaio 2007, il FAI (Fondo Ambientale Italiano) l'ha inserita tra le prime 100 riserve da tutelare.
Un posto speciale quindi che ancora oggi affascina chi la visita.
Eccovi sotto le foto (come sempre scattate da me).



uno dei dedali di stradine boscose che si fa
per arrivare alla spiaggia





 
Inutile dirvi del notevole affollamento di gente che stava sulla spiaggia dove in sostanza tra una asciugamano mare ed altre ci stavano solo pochi centimetri di spazio vivendo praticamente attaccati tutti l'uno all'altro. Ma questa è una normale condizione durante il periodo estivo, soprattutto in Agosto (provate in Settembre o tra fine Maggio e Giugno e noterete la notevole differenza).
Ad ogni modo è stato divertente perdersi lungo il dedalo di stradine boscose che portavano alla spiaggia ed ancora più bello poi fare il bagno in quella magnifica acqua blu.
Merita veramente una visita questa Baia.
Passiamo ora invece alla vicina Otranto.

OTRANTO: LA PORTA D'ORIENTE:

Situata sul Mare Adriatico e considerata come una delle città marinare più importanti, Otranto possiede un fascino straordinario che merita una grande attenzione da parte del turista che la visita.
Come è ovvio la storia di Otranto è molto ricca ed è difficile riassumerla in poco spazio.
Chiamata nella antichità Hydruntum, per via del fiume Idro che l'attraversava, la città è stata per mille anni circa il principale porto italiano che dava verso l'Oriente e che ha funzionato come polo di collegamento tra Venezia, i Balcani e il Levante.
Molte le leggende che circondano la città, come ad esempio quella del Re Minosse che pare abbia trascorso qualche periodo qui; oppure quella che vede San Pietro che pare abbia celebrato la sua prima messa in cima alla collina (si parla della prima messa della storia d'Occidente).
Esiste poi tutta la lunga storia del XV secolo che vede la città affrontare un periodo difficile e cruento con la tentata conquista e assalti continui da più parti.
Ad ogni modo la storia di Otranto non sto a narrarvela tutta in questo post (respirate pure, tranquilli) perché sono certa che se approfondite anche voi con delle ricerche troverete migliaia di notizie che possono interessarvi.
Limitiamoci invece qui a mostrare cosa si è visto durante l'escursione della città.
Innanzitutto il suo centro storico con Torre Alfonsina e le Mura.
Inseritevi da una delle Porte storiche di ingresso che portano sulla vecchia città e sarete come catapultati in epoca passata.

 
 
Vi ritroverete così lungo svariate stradine intrise di storia e ricche di ogni genere di attività.
Vicino la porta di ingresso ritroverete subito la bellissima Cattedrale.
Costruita dai Normanni nell'XI secolo, possiede una facciata imponente ed al suo interno riserva tante sorprese particolari.
Al suo ingresso subito un pavimento realizzato per mezzo di un mosaico che racconta la storia della cattedrale e che contiene numerosi riferimenti mitologici e storici.
L'interno è fitto di colonne con capitelli intagliati che poggiano su questa principale attrattiva che è il mosaico. Mentre lungo l'abside destro, sono contenute le ossa dei martiri uccisi dai turchi nel 1480.
Il soffitto è fatto di cassettoni ad alveare blu ed oro e guardando la Cattedrale al suo interno ci si meraviglia a pensare a come tali resti siano arrivati a noi oggi considerato che nel periodo in cui i turchi la occuparono la usarono come stalla.
 
 




 
Fuori dalla Cattedrale è bello perdersi lungo le tante stradine con i numerosi negozi e con altrettanti numerosi siti storici.
Seguendo questo dedalo di strade o meglio seguendo le vecchie mura tra il mare e il centro storico, si arriva in su fino al Castello Aragonese.
Costruito per volere di Alfonso D'Aragona su pianta pentagonale e poi divenuta irregolare in seguito alla ricostruzione nel periodo del '500. Bello passeggiare lungo le terrazze e vedere il centro abitato.
 
 




 
Dopo la visita al castello pausa caffè e nuovamente altro giro su e giù per i vicoli e le vie principali della bella Otranto.
Per stasera non mi dilungo oltre (ripeto quanto scritto agli inizi, la storia della città è lunga e le cose da visitare sono tante non è possibile pertanto riassumerle solo nel post di oggi) e vi lascio con le immagini finali del luogo nella speranza che vi invogli a visitarla prima o poi.
 

















 
 
Buona serata e alla prossima con il penultimo post sul Salento :)
 
FONTI ED IMMAGINI:
 
Foto scattate da me.

Materiale come dépliant recuperati presso i vari IAT cittadini (Uffici di informazioni turistiche)
E-state in Salento stampata a Giugno del 2015 da Stampa Grafica di Alezio
Qui Salento. eventi, turismo, cultura, tradizioni ed attualità. Guitar edizioni Lecce.

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