Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
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mercoledì 9 aprile 2014

In attesa delle vacanze estive il secondo post sulle Isole Eolie. La magia dei paesaggi di Vulcano.

Nel post di lunedì ho iniziato a descrivervi delle bellezze delle Isole Eolie e della loro straordinaria magia (non a caso queste isole siciliane ci sono invidiate in tutto il mondo e rientrano anche nel sito ufficiale del Patrimonio dell'Unesco vista la loro storia millenaria e visti gli splendidi paesaggi naturalistici che essi offrono).
Avevo iniziato con una delle isole maggiori per grandezza, Lipari, per poi man mano che scrivevo rendermi conto che racchiudere in un singolo post tutte e 7 le splendide isole era impossibile e decidere così di allargare la discussione a più post.
Pertanto oggi continuo la descrizione sulle Eolie e vi parlo dell'isola che è praticamente vicinissima a Lipari e che è altrettanto bella e con caratteristiche così differenti che la rendono veramente unica nel suo genere; parlo dell'isola di: Vulcano.
Prima però di iniziare il post vi ricordo velocemente (giusto per chi si fosse perso il precedente articolo) che tutte le isole Eolie sono raggiungibili via mare (con navi o aliscafi) da diversi distretti portuali (il punto di partenza più vicino in assoluto, come già scritto ieri,  è Milazzo. Ci sono poi anche partenze da Palermo, Reggio Calabria e Napoli. Per orari, costi e tempi di percorrenza trovate tutto sui vari siti internet).
Ricordo anche che alla fine del post trovate la voce fonti ed immagini (poiché le foto sono alcune mie mentre altre provengono invece da vari siti internet) dove potrete approfondire gli argomenti che più vi interessano.
Iniziamo scrivendo che l'isola di Vulcano è la più vicina alla costa siciliana e che insieme all'isola di Stromboli possiede un Vulcano ancora attivo e bello fumante.
Nota in antichità con il nome di Hierà (deriva dal greco e significa sacra) è l'unica isola che ad oggi non ha restituito testimonianze storiche di insediamenti umani antichi a causa proprio delle continue attività vulcaniche passate.

Cratere del Vulcano con vista sullo sfondo delle isole vicine
 

Secondo la mitologia greca su Hierà (oggi chiamata Vulcano) aveva la sua attività di fabbro il dio Efesto, dio del fuoco che come aiutanti aveva i Ciclopi (ricordate la storia di Ulisse e Polifemo ? Polifemo era proprio uno dei Ciclopi aiutanti).
Furono poi i Romani a cambiare il nome in Vulcano all'isola.
Come avrete di certo capito la storia dell'isola ruota tutta intorno a questo affascinante e pauroso Vulcano.
Sembra infatti che essa sia stata originata da altri 4 vulcani (Lentia, Vulcano del Piano, La Fossa e Vulcanello) che ne hanno poi dato la forma attuale. Pare ad esempio che Vulcanello non esitesse fino al III secolo a.C. e che lungo la costa nord si aprisse così una ampia insenatura rivolta verso Lipari (le testimonianze sono riportate dagli storici che datano questa insenatura geografica al 218 a.C. dove per circa un mese approdò la flotta cartaginese).
L'ultima eruzione di Vulcano è datata tra il 1888 e il 1890 mentre oggi l'attività è perennemente controllata dalla Protezione Civile e il cratere che è attivo risulta essere quello esposto a nord-ovest (visitabile oggi per i turisti insieme a guide locali).
Sull'isola di Vulcano si arriva nel Porto di Levante dove ad accogliervi troverete subito il grande Faraglione (alto circa 56 metri) ed il piccolo Faraglione (circa 36 metri di altezza) vicino al quale è situata una area termale  naturale (punto di grande interesse turistico) frequentata fin dai tempi antichi per le sue pozze di fanghi nutritivi e per il vicino mare composto da acqua calda (esistono delle ebollizioni sottomarine che rendono questo specchio d'acqua salata così confortevole e rilassante).
Intorno ai Faraglioni si estende una importante area geomineraria che vi consiglio di visitare accompagnati da qualche guida esperta che vi spieghi meglio la storia e la conformazione del terreno vulcanico.
Vicino ai Faraglioni, andando poco oltre, si estende inoltre un tratto di spiaggia presso cui è possibile fare delle escursioni subacquee che vi mostreranno dei fondali con panorami sottomarini da favola.
Questa spiaggia è caratteristica anche per il suo colore. Essa è infatti composta da finissima sabbia nera che quando viene il tramonto gioca con dei riflessi che sono difficili da descrivere e che occorre assolutamente vedere di persona per capire.
Proseguiamo ora con la descrizione delle escursioni o dei giri solitari che potete fare lungo l'isola.
Ricordo prima però (come già scritto nel post precedente) che si consiglia di recarsi sulle isole senza auto propria in quanto potete benissimo noleggiare dei mezzi sul posto ed evitare così grandi intasamenti di traffico su isole che magari sono piccole.
Inoltre, a mio avviso, Vulcano essendo così particolare per la tipologia del suo territorio merita più di essere vissuta a piedi per esplorare meglio ogni singolo angolo di questo selvaggio e bollente paradiso (scarpinate quindi se potete e vedrete che non ve ne pentirete).
Se andate verso nord, partendo dai faraglioni, potete arrivare all'istmo (una sottile linea di terra, bagnata sui lati, che collega tra loro due territori) che collega Vulcano a Vulcanello (se siete fortunati potrete anche vedere dei fantastici animali come ad esempio gli aironi) passeggiando poi attraversate punta dello Scoglietto ed arrivate così al Porto di Ponente, dove le spiagge cambiano colore e forma.
Un consiglio, arrivati a Vulcanello, troverete delle indicazioni di un percorso che vi consiglio assolutamente di fare, si tratta de: La Valle dei Mostri.
Area che si ritrova su un campo di origine lavica con un fondo di sabbia nera dove sarà possibile giocare con la propria fantasia vedendo lo spettacolo che madre natura ha creato dando vita a delle vere e proprie sculture costruite con grandi e nere rocce laviche che hanno assunto appunto la forma di mostri mitologici e non.

Alcune Statue Naturali della Valle dei Mostri

Dopo la Valle dei Mostri vi consiglio di tornare al Porto di Levante, di trovarvi una buona guida e di fare una escursione proprio in cima al Vulcano.
Vi ritroverete immersi in uno strano paesaggio, quasi dantesco, che salendo lungo stradine naturali a zig-zag vi porterà fin su alla vostra meta: la bocca del cratere.
Affascinante e suggestivo credo che questo sia uno degli spettacoli più interessanti che l'isola di Vulcano riesce ad offrire ai suoi visitatori.
Il giro in questione viene sconsigliato solo a chi non può veramente tollerare il fortissimo odore di zolfo che si ritrova in cima per tutti gli altri invece auguro buon divertimento.
Non appena comunque sarete in cima al Vulcano, vi assicuro che godrete di uno dei panorami più belli ed emozionanti che possa mai esser comparso ai vostri occhi.

Sentiero che porta in cima al cratere

Ritornati alla base godetevi un buon gelato o una buona granita in qualche bar e poi decidete se proseguire o meno con l'avventura.
La definisco avventura perché Vulcano è esattamente questo un'isola piena di magia ed avventura.
Con un mezzo stavolta, se volete, potrete recarvi verso la zona del Piano.
Chiamata così perché è la parte più alta ed antica dell'isola, si tratta di un vasto altipiano che si trova racchiuso tra delle alture sorte durante il periodo del Pleistocene Superiore, dopo il crollo del vulcano primordiale e la formazione della sua caldera.
In questo altipiano potrete vedere diversi elementi paesaggistici naturali che vi sorprenderanno, ad esempio: il Monte Saraceno (481 metri); la Sciara dell'Orso; il timpone del Corvo (391 metri); la Serra dei Pisani (466 m.) ed il monte Luccia (188 m.)>>.
Se invece noleggiate un giro in barca (l'isola dispone di possibilità di gite turistiche anche in questo senso, credo che la maggior parte sia prenotabile lungo gli uffici del porticciolo) avrete l'opportunità di godervi la spiaggia di Gelso, conosciuta ed apprezzata proprio perché essendo difficile da raggiungere è la più riservata e vi permette di trovare della pace rispetto alle altre spiagge affollate.
Con il post sull'isola di Vulcano concludo qui, come vi ho già accennato nel primo post, non è facile descrivere in così poco spazio di luoghi magici come le isole Eolie ma anche se in poche righe si cerca di trasmettere comunque l'amore che provo nei loro confronti.
Vi anticipo comunque già da ora che il prossimo post sarà creato, pensato e riportato sul presente blog dopo le vacanze pasquali e riguarderà l'isola di Salina.
Come sempre buon proseguimento di serata.


FONTI ED IMMAGINI:

Guida sulle Isole Eolie edizioni DeAgostini 2001.

http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Vulcano

http://www.vulcano.me.it/

http://www.vulcanovacanze.it/vulcano.htm

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