Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
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martedì 14 maggio 2013

Bagheria (città di Ville e di Giganti) e Termini Imerese (dai Cartaginesi ad oggi) mete di turismo sorprendente

Si avvicina l'estate e con essa anche la voglia di vacanze si fa urgente.
Come in diversi post precedenti, pubblicati su questo blog, anche oggi vi suggerisco qualche meta turistica italiana utile da cui potrete prendere spunto per visitarla oppure anche solo per leggere con semplice curiosità.
Le città di cui vi scrivo oggi sono ben due, vicine in linea d'area l'una all'altra, e si trovano nella mia amata Sicilia (in tal caso gioco in casa), esattamente sul litorale che va da Messina e arriva fino a Palermo.
In realtà questo mio viaggio risale all'Agosto del 2008 e quindi nella mia memoria, anche se ancora vive le bellissime immagini dei luoghi visitati, potrebbe esserci qualche piccolo vuoto informativo a cui potete rimediare voi stessi facendo ulteriori ricerche sulla rete.
Come sempre al seguente post e alle sue spiegazioni, allego delle foto che ho scattato di persona gironzolando su e giù per le vie (anche se devo scrivere che stavolta purtroppo le foto sono minori rispetto a quelle visionate in viaggi precedenti).
Per farla breve oggi vi scrivo di: Bagheria e Termini Imerese.
Partiti in mattinata con il treno dalla stazione centrale di Messina, per raggiungere la prima nostra tappa, ovvero Bagheria, ci abbiamo impiegato all'incirca 2 ore e 30 minuti.


Bagheria è un comune appartenente alla provincia di Palermo (dista infatti pochi chilometri, circa una quindicina, dalla grande città ed è anche il più popolato della provincia) il cui nome siciliano è quello che avrete sentito nominare nel film di Tornatore, ovvero "Baaria"; viene inoltre conosciuta con il nome di "Città delle Ville".
Ricca di numerose statue mostruose, conosciute con il nome di Giganti, e di ville storiche che testimoniano l'antica origine e lo sfarzo della Sicilia dei secoli che vanno tra il XVII e il XVIII secolo (molte di esse quindi in stile barocco).


Bagheria possiede un misterioso fascino che mescola sapientemente l'antico al moderno ed è inoltre centro di interesse culturale per questa sua profonda storia.
Immergetevi lungo le sue grandi e lunghe vie e godetevi l'aria solare del luogo magari soffermandovi qualche volta in qualche bar a mangiare una buona granita siciliana.
Tra le numerosissime Ville che ne testimoniano la storia si ritrovano: Villa Trabia, Villa San Cataldo, Villa Ramacca, Villa Serradifalco, Villa Valguarnera, e i più noti Palazzo Cutò (sede della Biblioteca comunale e del Museo del Giocattolo), Palazzo Butera (costruito nel 1658) ed infine Villa Cattolica e Palazzo Palagonia.

 
Di questi sopra citati, Villa Palagonia, è quella maggiormente conosciuta.
Costruita nel 1715 per conto del principe di Palagonia, Francesco Ferdinando Gravina, e opera dell'architetto Tommaso Maria Napoli, la Villa viene conosciuta anche con il nome di Villa dei Mostri per via delle sue strane statue, alcune di forma animalesca, e al suo interno contenente diversi affreschi di pittori importanti dell'epoca.
 


 

 
Altro palazzo storico importante risulta quello di Villa Cattolica, costruita nel 1736 dal principe Cattolica Eraclea e divenuta oggi sede del Museo dedicato a Renato Guttuso (altro noto esponente dell'arte pittorica siciliana).
Il nostro giro a Bagheria è stato rapido e veloce (anche perchè molte delle Ville purtroppo non sono visitabili ed alcune sono persino in stato di abbandono).
Ripreso il treno, dopo pranzo, a mezzora di distanza, abbiamo effettuato la nostra seconda tappa: Termini Imerese.
Anche questa cittadina (composta da circa trentamila abitanti) appartiene alla provincia di Palermo e si divide in due parti: quella Alta, sulla montagna, e quella bassa, che costeggia il mare.
Nonostante la sua forte industrializzazione (a partire dalla fine del 1800) moderna, anche Termini Imerese conosce origini antiche che risalgono addirittura al tempo dei Cartaginesi.
Il nome di origine era infatti quello di "Thermai Imerai", dovuto alla presenza di sorgenti termali situati nella parte bassa della città e di cui ancora oggi restano tracce.
 
 
La storia di Termini Imerese è veramente ricca di eventi che a partire dall'antico Impero Romano ad oggi ha coinvolto non solo l'intero tessuto urbanistico ma anche la vita quotidiana generale.
Testimonianze che rimangono in questa città si ritrovano visitando: il Duomo Centrale (dove nelle vicinanze vi è rimasta qualche casa risalente ai tempi dei Romani); Villa Palmieri (o Municipale) nelle vicinanze di Porta Palermo; l'Anfiteatro greco-romano; l'Acquedotto (il più importante di tutta l'isola siciliana, alle falde del Monte San Calogero).
 
 
Termini Imerese è inoltre famosa per il suo Carnevale Termitano, le cui origini risalgono al 1876, dove nel periodo del Carnevale viene dato al rogo l'antica maschera "du Nonnu" e dove si vedono sfilare e danzare anche maschere tipiche della regione siciliana.
Il nostro giro a Termini Imerese è purtoppo stato troppo breve in quanto abbiam dovuto prendere l'ultimo treno, quello del tardo pomeriggio quasi in serata, per poter tornare alla base (Messina) a cenare. Spero vivamente di tornare al più presto e visitarla meglio.
 

 
In conclusione è stato un viaggio piacevole, in una bellissima giornata di sole, con la scoperta di due posti incantevoli che andrebbero per certi versi valorizzati meglio e non lasciati andare come spesso accade (problema tipico dell'Italia che ricca di patrimonio artistico e culturale soffre di mancanza di intelligenza nel non saper sfruttare, come ben si fa altrove, a suo vantaggio tutte queste risorse e il turismo).
Consiglio vivamente una visita a Bagheria e a Termini Imerese.

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