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giovedì 14 febbraio 2013

La città di Comacchio, una Piccola Venezia da scoprire.

Se ieri avevo accennato alle varie possibilità di festeggiare il giorno di San Valentino in Emilia Romagna, oggi invece vi consiglio una piccola romantica gita fuori porta dove potervi recare con il vostro partner in qualunque vostra occasione speciale dell'anno.
Parlo di una cittadina che viene definita da molti come "Piccola Venezia" o anche "Venezia in Miniatura" e non appena vedrete le foto che ho scattato e ne leggerete la storia comprenderete benissimo da soli il perchè sia stata soprannominata così.
Parlo quindi di: Comacchio.




Comune che fa parte della provincia di Ferrara (altra maestosa città di cui vi parlerò prima o poi), la città di Comacchio è uno dei centri maggiori del Delta del Po con una ricca storia alle proprie spalle che risale a ben duemila anni fa. Sembra infatti che, il nome della città abbia origini greco-latine e che derivi dal termine "Kuma" (che significherebbe "piccola onda").
La storia della città è alquanto singolare e complessa, poichè essa fu in balia di vari poteri forti provenienti da altre città che tentarono piu' volte di dominarla.
Si legge infatti sul sito http://195.62.166.245/comacchio/common/AmvDocumentoInfo.do?MVVC=amvdocui&ID=66&REV=0&MVPD=0&MVTD=1&MVSZ=6 , sito appartenente al Comune della città di Comacchio (alla voce cenni storici):

La ricchezza e l'autonomia di Comacchio era destinata presto ad attenuarsi in quanto troppi potentati limitrofi erano interessati al dominio sulle grandi risorse naturali: le valli ricchissime di pesce, il mare, le saline.
In seguito alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, Comacchio entrò a far parte dell'Esarcato di Ravenna e poi del Regno Longobardo.
In epoca longobarda, il territorio venne donato ai monaci di San Colombano che vi installarono il loro porto fluviale, oltre che sviluppare lo sfruttamento delle saline...

Dopo il Regno Longobardo, Comacchio visse per un periodo di tempo sotto l'influsso di Ravenna prima e quello di Ferrara poi, con la corte degli Estensi.


Tra il VI e il IX secolo, la città dispose di una delle piu' potenti flotte dell'Adriatico e per tale ragione entrò in concorrenza con la città di Venezia. Quest'ultima non volendo avversari in campo marittimo decise di saccheggiare ed occupare Comacchio la prima volta nell'anno 866 e poi nuovamente nel 1299, anno in cui finalmente la città passa sotto il dominio estense, restandovi fino alla fine del 1500.


A partire dalla fine del '500 arrivando fino al marzo del 1860 invece, la città di Comacchio entrò a far parte dello Stato Pontificio.
Simbolo della città di Comacchio è il complesso architettonico, creato nel 1634 dall'architetto Luca Danesi, denominato Trepponti e costituito da 5 ampie scalinate (tre anteriori e due posteriori) sopra una colonna di questo ponte vi si ritrova una incisione che riporta una definizione della città data dal famoso poeta e letterato Torquato Tasso nella sua celebre "Gerusalemme Liberata" (capitolo VII, rigo 46) e che cita così:

Come il pesce colà dove impaluda / ne i seni di Comacchio il nostro mare, / fugge da l'onda impetuosa e cruda / cercando in placide acque ove ripare, / e vien che da se stesso ei si rinchiuda in paluste prigion nè può tornare, /che quel serraglio e con mirabil uso / sempre a l'entrare aperto, a l'uscir chiuso.


I Ponti sono quindi uno degli elementi piu' incisivi della città di Comacchio.
Le influenze delle varie dominazioni subite si ritrovano anche nei vari Palazzi d'epoca visibili lungo il centro come per esempio il Duomo Centrale, risalente all'VIII secolo d.C, con a fianco una bellissima e imponente Torre Campanaria, oppure l'Ottocentesco Palazzo Bellini che oggi ospita una Galleria d'Arte Contemporanea oltre che la Biblioteca e l'Archivio Storico.




Di interesse storico, nella città di Comacchio, sono anche: il Museo del Carico della Nave Romana (in cui vi si trova una nave commerciale, conservata in buono stato, di Epoca Imperiale, riemersa nel 1989 da alcuni lavori effettuati lungo un canale, che conteneva al suo interno oggetti di importanza storica quali coppe, anfore, piccoli templi in bronzo); i Monasteri di Santa Maria in Padovetere e Santa Maria in Aula Regia; la Torre dell'Orologio (risalente al '300); la Loggia dei Mercanti e tanto altro ancora.

 
 
Comacchio è inoltre famosa per i suoi 7 lidi che si spargono lungo la costa del fiume Reno da Nord a Sud, interessando il Parco Regionale del Delta del Po.
Tra i sette lidi vi sono: il Lido di Volano; il Lido delle Nazioni; il Lido di Pomposa; il Lido degli Scacchi; Porto Garibaldi; il Lido degli Estensi ed infine il Lido di Spina (quest'ultimo è stato insediamento etrusco e ancora oggi vi si ritrovano testimonianze storiche che ne attestano il passaggio).


 

 

Famosa inoltre per la Sagra dell'Anguilla (evento che richiama ogni anno centinaia di visitatori), la città di Comacchio merita di essere visitata (in particolar modo durante il periodo estivo, ma è magica in ogni giorno dell'anno) non solo dagli amanti della natura e del mare (con possibilità di escursioni nel Delta del Po o di prendere il sole e fare il bagno lungo uno dei suoi 7 lidi sopra citati) ma anche per le sue bellezze storiche, i suoi canali con i suoi ponti lungo il quale passeggiare in totale tranquillità e le varie opportunità che la città offre quotidianamente.
Infine concludo dando un consiglio alle coppie (visto che ho iniziato il post dicendo che la città puo' essere meta per una gita romantica fuori porta) e che è quello di soffermarsi in qualche ristorantino lungo il canale a mangiare del buon pesce fresco per poi ritornare infine a passeggiare mano nella mano tra le vie e i ponti che la caratterizzano.

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