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domenica 27 gennaio 2013

Giornata della Memoria. Irena Sendler, per non dimenticare.

Oggi, nella Giornata della Memoria, voglio riportare la biografia di uno tra migliaia dei tanti personaggi che hanno fatto di tutto, durante la guerra, per tentare di aiutare il prossimo mettendo a rischio la propria esistenza in un tempo di indescrivibili crudeltà e torture, in un tempo che tempo non era. Parlo di: Irena Sendler.



Nata a Varsavia, nel febbraio del 1910, da famiglia di orientamento politico socialista (il padre era medico e morì quando Irena era ancora solo una bambina di 7 anni), pur essendo di credo cattolico si sentì sempre vicina al mondo ebraico.
Laureatasi all'Università di Varsavia (anche se fu inizialmente sospesa per un periodo di tre anni dagli studi per essersi opposta alla ghettizzazione degli studenti ebrei), subito dopo l'università iniziò a lavorare presso le città di Otwoch e Tarczyn.
Nel 1939, quando i nazisti iniziarono a invadere la Polonia, la Sendler entro' clandestinamente a far parte della Resistenza polacca (dove assunse il nome di battaglia di "Jolanta") ed escogitò svariati piani per salvare gli Ebrei dalle persecuzioni (riuscì persino a procurare circa 3.000 passaporti falsi per aiutare alcune famiglie).
Nel ruolo di assistente dei servizi sociali del municipio riuscì a superare sè stessa facendo se possibile ancora di piu'; entro' infatti nel Ghetto alla ricerca di persone con sintomi di tifo (i tedeschi temevano che la malattia si potesse espandere oltre) e con questa scusa portò via con le ambulanze numerosi bambini piccoli, organizzandone così la fuga e mettendoli al sicuro presso famiglie cristiane con delle false nuove identità.
Nell'Ottobre del 1943 però, la donna venne arrestata dalla Gestapo e sottoposta a pesanti torture (le vennero spezzate braccia e gambe) che la lasciarono invalida a vita.
Nonostante le torture subite, Irena, non rivelo' mai nulla ai tedeschi e mantenne i suoi segreti.
Per tale ragione i tedeschi decisero di condannarla a morte, ma miracolosamente venne salvata dai suoi compagni della Resistenza polacca che la nascosero al sicuro facendola credere giustiziata.
Nel 1965, Irena è stata riconosciuta dallo Yad Vashem (il Museo dell'Olocausto ufficiale di Israele, fondato nel 1953) come una dei Giusti tra le nazioni; mentre nell'Ottobre del 2003 ha ricevuto "l'Ordine dell'Aquila Bianca" la piu' alta decorazione civile della Polonia (concessa per merito sia ai civili che ai militari).
Nel 2007 è stato persino proposto, dall'allora presidente della Repubblica polacca, Kaczynski, di proclamare la Sendler quale Eroe Nazionale.
Nel Maggio del 2008 all'età di 98 anni, Irena Sendler è morta nella casa di riposo presso cui era ospite. L'anno seguente alla morte di Irena è stato girato un film in suo onore che la prendeva come fonte e modello di ispirazione.
Irena Sendler è stata una Donna coraggiosa che ha saputo mantenere lucida la propria mente in un'epoca in cui la ragione sembrava persa e grazie a questa sua lucidità e al suo buon cuore molte vite si sono potute cosi' salvare.
Oggi (ed oggi intendiamolo proprio piu' che mai nella sua accezione attuale), la Giornata della Memoria serve a farci ricordare come è facile per l'uomo sbagliare ma come è (grazie a persone come Irena) altrettanto facile per l'uomo (se vuole) fare la cosa giusta per vivere in Pace.


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