Iniziamo

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venerdì 15 giugno 2012

Dopo la "Casa del sonno" ecco l'altra opera di Coe: La Banda dei Brocchi.

Il libro di questa settimana è intitolato "La Banda dei Brocchi", titolo tradotto in italiano mentre l'originale in inglese è "The Rotters' Club", scritto da un autore di cui mi ero già occupata il mese scorso, ovvero il britannico Jonathan Coe.
Una breve Biografia dell'autore (se non ricordo male) l'avevo già effettuata in precedenza, pertanto non mi resta altro che descrivervi a grandi somme il libro (scrivo a "grandi somme" perchè come sempre rischio di farmi prendere la mano e magari finisco con il raccontarvelo tutto e per questo è meglio che mi ponga qualche limite o se no "addio sorprese").
Pubblicato nel 2001 (in Italia edito da Feltrinelli) e vincitore in Inghilterra del premio "Bollinger Everyman Wodehouse Prize", il libro è stato subito classificato come miglior opera di Coe (sopratutto nella sua Nazione) tanto che la BBC (il canale televisivo) ne ha voluto trarre un film per la televisione.

LA TRAMA:

La storia vede protagonisti Benjamin Trotter e i suoi amici del liceo privato King William nella città di Birmingham durante gli anni '70.
Trotter, Harding, Chase, Anderton (che come ha ironizzato qualcuno sembra il nome di un prestigioso studio legale) sono quindi un quartetto di amici di cui Coe racconta sapientemente le loro vite e al fianco di esse anche quella delle loro famiglie e dei loro svariati problemi (lavoro, salute, crisi coniugali, relazioni extra amorose e tutti quei problemi che affliggono qualunque benedetto uomo o adolescente sulla faccia della terra).
I genitori dei ragazzi, nella speranza di poter dare ai propri figli un futuro migliore e un livello sociale e culturale piu' elevato del loro, decidono (se pur con tanti sacrifici) di iscriverli presso questo collegio esclusivo della loro città, il King William, che sarà protagonista per un certo senso anch'esso come gli altri di questa loro crescita e che li preparerà alle università piu' esclusive d'Inghilterra quali Oxford o Cambridge, destinandoli a carriere importanti.
Ma la trama del libro non è racchiusa unicamente agli anni '70 e ai soli ragazzi protagonisti, anzi Coe allarga la sua storia anche agli anni '80 e ai tanti fatti storici accaduti prima e dopo, passando dagli attentati terroristici firmati dall'IRA fino alle dure lotte politiche e sindacali per i propri diritti lavorativi; dal governo laburista fino all'ascesa della Thatcher; dalla musica progressive fino al punk e tantissimo altro ancora.
Sono tutti eventi storici realmente accaduti che coinvolgono in qualche maniera e trasformano le vite dei quattro adolescenti (ad esempio la sorella di Benjamin, Lois, che in un pub rimane ferita gravemente da un attentato dell'IRA cambiando cosi' la vita della ragazza e della sua famiglia).
Si puo' concludere quindi affermando che in un certo senso è anche la stessa Inghilterra ad essere protagonista del libro.

CONCLUSIONE:

Questo libro è stato definito dai critici come " Divertente, Pungente, un Diario di Vite degli anni '70 e persino Romantico" e confermo in parte questa versione aggiungendo pero' (come già avevo fatto per l'altro romanzo di Coe, "La Casa del Sonno") che l'autore è sì Ironico ma allo stesso tempo ha stavolta un animo che si potrebbe quasi definire Poetico (probabilmente perchè piu' nostalgico degli anni che ha vissuto).
A differenza dell'altro romanzo, precedentemente portato sul blog (sempre "La Casa del Sonno"), stavolta, con La Banda dei Brocchi, Coe ha voluto essere meno "noir".
Nel senso che se nel precedente romanzo, Coe giocava sul mistero e sulle pagine noir di un luogo sempre inglese, in questo caso invece non insegue piu' l'oscurita' di cose e personaggi ma si concentra invece sulla storicità.
Una sorta di "Diario e Documento" di eventi su cui vuole fare riflettere.
Poco sopra ho definito Coe come Poetico e forse non è del tutto sbagliato pensarlo perchè con "La Banda dei Brocchi" è stato in grado di riportare tra le sue pagine delle sensazioni cosi' precise che sembrava quasi di essere partecipi (sopratutto con descrizioni di colori e immagini ma ancora di piu' con i suoni della musica dei gruppi in voga negli anni '70-'80 giusto per fare due nomi: I Sex Pistols e gli Yes).
Insomma Jonathan Coe si conferma ironico, sapiente e abile maestro della letteratura inglese contemporanea ed ancora una volta restiamo in attesa di altre sue opere da scoprire.

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