Iniziamo

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lunedì 2 aprile 2012

Aung San Suu Kyi : La Donna Simbolo di Pace del popolo Birmano

In questi anni segnati dalle incertezze economiche e da periodi storico-politici altalenanti, notizie come quella proveniente dalla Birmania e riguardante la vittoria di Aung San Suu Kyi alle elezioni portano sempre una ventata di rinnovamento e di contentezza.




Chi è Aung San Suu Kyi e perchè è cosi' importante ?

Aung San Suu Kyi, nata il Birmania il 19 giugno del 1945, figlia del generale Aung San (capo della frazione nazionalista del Partito Comunista della Birmania ed ucciso nel 1947 da alcuni avversari politici) e di Khin Kyi (anche lei in politica è stata ambasciatrice in India nel 1960).
La vita di Aung San Suu Kyi è stata cosi' segnata fin dall'infanzia da esperienze e percorsi alquanto movimentati.
Ha frequentato le migliori scuole indiane e nel 1967 si è laureata prima in Filosofia e poi in Scienza Politiche, presso il Saint Hugh's College di Oxford (in Inghilterra).
Trasferitasi a New York nel 1972, ha iniziato a lavorare per le Nazioni Unite.
In America conosce Michael Aris (studioso di cultura tibetana) con cui si sposa nel 1973 e da cui avrà due figli: Alexander e Kim.
Nel 1988 Aung San torna in Birmania per assistere la madre gravemente malata.
Nello stesso anno, il generale Saw Maung prende il potere ed instaura un regime militare.
Non potendo assistere inerme a cio' che il suo popolo stava vivendo a causa del regime di Maung, la coraggiosa Aung San Suu Kyi decise pacificamente di fondare in settembre, la Lega Nazionale per la Democrazia.
L'anno successivo, nel 1989, le assegnano per questa ragione, cioe' per aver fondato la Lega Nazionale per la Democrazia, gli arresti domiciliari, con la sola concessione che se avesse voluto abbandonare la Birmania e tornare in America sarebbe stata libera di andare.
Lei rifiuto' di lasciare la sua nazione ed evito' di piegarsi a cio' che il regime le chiedeva.
Nel 1990, il regime militare chiama il popolo alle elezioni ed il risultato fu schiacciante con la vittoria della Lega Nazionale per la Democrazia  fondata da Aung San Suu Kyi.
I militari pero' non contenti, come era prevedibile, del risultato decisero di rigettare il voto e presero il potere con la forza annullando cosi' il voto popolare.
Nel 1991 ad Aung San Suu Kyi, prigioniera nella sua nazione, viene consegnato il premio Nobel per la pace (con i soldi del premio, la Kyi, decise di costituire un sistema sanitario e di istruzione a favore del popolo birmano).
Agli arresti domiciliari per oltre 15 anni, non le è mai stato concesso di ricevere o effettuare visite da parte dei propri parenti.
Non potè nemmeno allontanarsi quando al marito venne diagnosticato il cancro, malattia di cui' mori' nel 1999 lasciandola vedova.
Nel 2002, le Nazioni Unite fecero di tutto affinchè le fossero riconosciute maggiori libertà di azione in Myanmar.
Alla fine del mese di maggio del 2003, mentre si trovava a bordo di un convoglio con i suoi supporter, i militari iniziarono a sparare uccidendo cosi' molte persone ma non il loro obiettivo principale: Aung San Suu Kyi che venne cosi' rimessa agli arresti.
Inizia purtroppo nel 2004 a sentirsi male e ad avere bisogno di interventi e ricoveri presso strutture sanitarie.
Dal 2005, il suo "caso" viene preso in attenta disamina da parte degli Stati Uniti d'America e dall'Unione Europea che pongono pressioni sul governo militare del Myanmar affinchè la liberassero.
Nonostante le pressioni pero' il governo militare decide di non accontentare le richieste dall'estero e conferma gli arresti fino al 2007.
Nel maggio 2008, il Congresso degli Stati Uniti le conferisce la massima onoreficenza americana: La Medaglia d'Onore.
Nel giugno dello stesso anno, il regime militare la condanna nuovamente, per altri tre anni ai lavori forzati e poi a 18 mesi di arresti domiciliari.
Viene finalmente liberata nel novembre del 2010 e nell'Aprile del 2012 ottiene finalmente un seggio al parlamento Birmano.

Conclusione:

Aung San Suu Kyi è diventata per il mondo intero un simbolo di pace e di forza per la lotta contro i continui soprusi di un regime militare dittatoriale.
Con la vincita ieri del suo partito, cioè la Lega Nazionale per la Democrazia, si apre per il popolo birmano uno spiraglio di nuova luce, con la speranza che pero' non accada nulla di cio' che è successo negli anni '90 (annullamento delle elezioni e di conseguenza dei diritti di voto espressi da un popolo intero).
Molti credono che il regime militare abbia agito aprendosi finalmente al partito della Kyi per una pura e semplice strategia politica di immagine e quindi per poter ottenere cosi' da parte dell'Occidente la revoca delle pesanti sanzioni economiche che sono ancora in vigore sulla nazione.
Se non si ripeteranno gli stessi errori commessi in passato e si vorrà guardare realmente ad un futuro migliore per la Birmania questo lo dira' solo il tempo e le azioni che saranno commesse da ora in avanti, cioè da queste elezioni in poi.

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