Iniziamo

Arrivo tardi come al solito nel mondo informatico e mi cimento
cosi' per la prima volta con un Blog ....
Ma come dice il famoso detto popolare "Meglio tardi che mai".
Il seguente Blog tratta pertanto svariati argomenti: si va dalla vita personale a Fotografie, dalla Letteratura all'Arte in generale (Musica, Teatro, Cinema), dalla Storia alle Biografie di personaggi famosi, Viaggi, Ricette di Cucina, Eventi e notizie in generale.
Percio' Benvenuto a chiunque voglia seguire queste pagine.

sabato 25 agosto 2012

I Moderni Ulisse siamo noi. Quando viaggiare con TreniItalia diventa una barzelletta.

Se Ulisse, l'eroe mitologico cantato da Omero nell'Iliade e nell'Odissea, fosse realmente esistito ai nostri giorni anzichè compiere un viaggio lungo piu' di dieci anni (esodo che lo ha visto affrontare mille avventure prima di poter fare ritorno alla sua amata terra natia, ovvero Itaca), avrebbe vissuto la propria Odissea personale non piu' solcando le onde del mare ma bensi' viaggiando coi nostri odierni mezzi di trasporto ed in particolare con le Ferrovie dello Stato del nostro amato Paese.
Scrivo cio' perchè nel compiere il viaggio di ritorno dalle vacanze estive mi sono ritrovata a sentirmi esattamente come l'eroe acheo.
Probabilmente a molti sembrero' esagerata ma prima di giudicare provate a leggere le "peripezie" che ho affrontato nella strada del ritorno e poi potrete trarne le vostre considerazioni personali.
La situazione è la seguente:

Alzati di mattina presto, con sentimenti di contrasto che variavano tra l'amareggiato perchè la partenza segna come ogni Agosto la fine delle vacanze in Sicilia e l'euforia del voler rientrare presto a casa a Bologna, il mio compagno di avventure/sventure ed io ci avviamo, con trolley a seguito, alle volte di Messina dove da li'ci attendeva il traghetto che ci avrebbe condotto in Calabria, per l'esatezza a Villa San Giovanni, pronti poi ancora a prendere un ulteriore mezzo di trasporto, ovvero il treno Freccia Argento delle Ferrovie dello Stato delle ore 14.04.
L'euforia del viaggio ancora perdura e felici che fin li' va tutto bene prendiamo il nostro bel trenino che arriva puntuale e ci accomodiamo alle nostre postazioni pronti a proseguire fino a Napoli Centrale dove saremmo scesi e avremmo preso la coincidenza per Bologna (il tanto pubblicizzato treno ultramoderno e veloce Freccia Rossa).
Il treno parte e noi ci rilassiamo tra una lettura, qualche chiacchiera e brevi sms agli amici.
Attraversare la Calabria non è un gioco da ragazzi, chi la conosce e chi ha avuto modo di passare sa perfettamente che il suo territorio è vasto e immenso (di una bellezza particolare aggiungerei che vede questo forte contrasto tra le montagne rocciose giganti e il blu del profondo e morbido mare) e che è lunga di per sè il percorso.
Ebbene alla volta di Lamezia Terme, verso le ore 15.10, dopo il controllo dei biglietti da parte dei controllori, una "gentile" voce alla radio avvisa noi passeggeri che siamo momentaneamente costretti a fermarci in quanto vi è un incendio sulla linea ferroviaria ma di non preoccuparsi poichè i Vigili del fuoco stanno provvedendo a spegnere le fiamme e che quindi si riprendera' al piu' presto il cammino.
Volete sapere il loro concetto di presto a quanto è equivalso di ritardo ?
All'incirca "Un'ora e 60 minuti".
"Okay" pensiamo "Non fasciamoci la testa prima che si rompa" e cosi' chiediamo (noi come tutte le innumerevoli persone che dovevano prendere la coincidenza) a gran voce ai controllori se sanno darci delucidazioni su come avremmo dovuto comportarci dopo.
Il controllore sorride rassicurante e risponde di star tranquilli che quando saremo arrivati nei pressi di Napoli ci avrebbero dato ulteriori delucidazioni.
Morale: Stiamo per entrare in stazione a Napoli e non avendo avuto alcuna risposta reale noi come tutte le persone ci prepariamo a scendere per cercare eventuali altri treni per le nostre destinazioni.
Mentre siamo lì per lì per scendere compare "miracolosamente" la voce del capotreno dell'ultimo secondo che avvisa i cortesi passeggeri pronti con il piede sul primo scalino a toccare il suolo della stazione di Napoli che in realtà chi aveva la coincidenza dovrà proseguire sullo stesso treno alle volte di Roma dove da lì avrebbero trovato altri treni sostitutivi.
E va bhè riarmiamoci di pazienza, ricomponiamoci e riprendiamoci i nostri posti stavolta diretti pero' verso la stazione della Capitale.
Aspettate perchè non finisce qui la storia.
Lungo il percorso che ci porta verso Roma, con ormai un ritardo notevolmente fuori misura, nuovamente compare dagli altoparlanti delle radio la voce del miracolo, quella di quello splendido capotreno (notare che sono ironica nell'uso del termine) che ci avvisa con un nuovo messaggio: I Signori Passeggeri che hanno perso le coincidenze e che erano diretti a Bologna, Firenze e Torino a Roma troveranno il treno delle ore 22.30 che li condurrà ai loro luoghi di destinazione; quelli che invece proseguivano per Milano (e non ricordo ora l'altro posto quale fosse), avrebbero avuto il treno delle ore 23.00; mentre chi doveva andare ad Ancona e Perugia Trenitalia offriva loro l'albergo in quanto non esistenti treni per quella destinazione.
Altro giro altro regalo come si suol dire infatti arriviamo finalmente a Roma che sono le ore 21.20 stanchi e leggermenti provati e ci fermiamo a prendere dei panini e un caffè al bar (che avrei dovuto mettere in conto alle Ferrovie visto che a quell'ora avrei dovuto in realtà essere a solo un'ora di distanza da Bologna e non a Roma).
Alle ore 22.30 ci avviamo verso il binario che ci era stato indicato in precedenza dove scopriamo che (poichè i Freccia Rossa, pur pagandoli cari, non si scomodano di viaggiare oltre le ore 19.00) dobbiamo prendere l'Espresso Notturno che va alle volte di Udine e che quindi avrebbe fermato a Bologna alle ore 3 di notte.
Fin qui, anche se incazzati neri, diciamo ancora rassegnati Okay se non fosse che il capotreno di quell'altro mezzo non era stato avvisato ancora da nessuno e che quindi avvisa noi nuovi passeggeri che si ci fa salire ma che dobbiamo effettuare il viaggio in piedi in quanto tutti i posti sono prenotati.
Come da prevedere la giusta reazione della gente e la nostra è stata "E chi se ne frega ? Anche noi abbiamo pagato e avevamo prenotato posti seppur sull'altro treno che Voi cari di TreniItalia ci avete fatto perdere"
Onde evitare ulteriori casini alla fine il capotreno si convince e guardacaso trova la soluzione, ovvero apre un vagone intero, il numero 2 tutto per i passeggeri che hanno perso le coincidenze (Ma come non dovevano non esserci piu' posti disponibili ????).
Morale e conclusione della Storia arriviamo stremati a Bologna alle 3.00 di notte quando invece avremmo dovuto essere lì alle ore 22 circa.

Allora ??? Alla fine di tutto ciò Che dire ???
Di certo le Comunicazioni di Trenitalia tra loro stessi internamente sono davvero all'avanguardia e precise, cosi' precise che non sono in grado di dare delucidazioni fino all'ultimo secondo.
Per non parlare poi dell'Organizzazione con cui affrontano le situazioni impreviste.
Come non sentirsi un Moderno Ulisse in tutto questo trambusto ????

Sarà pure che viviamo dei tempi di Crisi e che come volete far credere voi alla gente soldi non ce ne sono ma da qui a trattare le persone come imbecilli ne passa davvero tanta di acqua sotto i ponti cara TreniItalia.
Quindi alla fine il mio consiglio è viaggiate con le auto, con i bus, con gli aerei persino a cavallo se vi aggrada ma madate le Ferrovie dello Stato a farsi benedire da soli.

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